Articolo 9: -quando l'informazione può disinformare-

Written By Redazione on giovedì 27 novembre 2014 | 03:27

27 Novembre 2014
UNICEF: Errata Corrige?
E' compito istituzionale dell'UNICEF avere a cura i minori, tutelarli nutrirli accudirli e non ultimo informarli, cosa che accade in tutto il mondo ove l'Unicef riesce ad intervenire. Va riconosciuto l'apporto determinante che i volontari svolgono in tutto il mondo a favore dei bambini. La premessa è doverosa perchè ci vede al fianco di UNICEF nella tutela dei minori, anche se il nostro compito "si riduce" se così si può dire alla loro tutela dal punto di vista genitoriale.
Da qualche tempo sul sito dell'UNICEF compare un simpatico manualetto illustrato e scaricabile in versione .pdf, dedicato ai bambini che pare non venga aggiornato destando qualche perplessità da più parti per un dettaglio che dettaglio non è.

E' accaduto un fatto preoccupante segnalato da varie persone, che abbiamo segnalato pure noi nella giornata di ieri personalmente al Garante dell'Infanzia (ed ex presidente Unicef) Dott.Vincenzo Spadafora, ed all'attuale presidente UNICEF, Dott.Giacomo Guerrera.
L'oggetto della segnalazione è l'opuscolo che andrebbe diffuso nelle scuole, i diritti dei bambini in parole semplici, edito dall’UNICEF. http://www.unicef.it/Allegati/Diritti_dei_bambini_in_parole_semplici.pdf

Nell' opuscolo però avviene una mutazione sostanziale del testo di legge in merito all'Art.9 che sul documento dell'UNICEF, è evidentemente difforme da quello contenuto nel sito del Garante. http://www.garanteinfanzia.org/diritti

Nel terzo capoverso della rilettura in chiave infantile dell’articolo 9 si legge infatti: Inoltre, se i tuoi genitori decidono di vivere separati, dovrai vivere con uno solo di essi ma hai il diritto di poter contattare facilmente l’altro, dando così la certezza al minore che dovrà avere un genitore comunque primario e uno secondario.

Abbiamo dunque segnalato l'incongruenza di questa interpretazione o trascrizione non fedele che risulta di particolare gravità nel momento in cui ben 11 proposte di legge volte a minimizzare lo status di genitore prevalente giacciono in Parlamento. Oltretutto crediamo che il Garante dovrebbe essere a conoscenza della letteratura scientifica internazionale che ha evidenziato come i migliori tassi di salute psichica e fisica siano propri, tra i figli di coppie separate, di quei minori che vivono tempi equipollenti presso le due figure genitoriali e che i migliori parametri di salute psicofisica sono quelli dei minori che vivono con ambedue i genitori in modo equivalente. Ma non solo, Colibrì è un Coordinamento Interassociativo Europeo che riunisce oltre 30 associazioni fra italiane ed estere tutte a favore della Bigenitorialità, e questo "dettaglio disinformativo" non poteva certo lasciarci insensibili.

Oggi abbiamo saputo di non essere stati i primi a segnalare a Unicef questa svista e che altri avevano segnalato la stessa cosa. Bene, crediamo che qualcosa possa scappare a tutti, ma anche che sia doveroso aggiornare prontamente i documenti di carattere sociale e legale come questi e tenere monitorata l'esattezza e la fondatezza di ogni INFORMAZIONE destinata all'Infanzia o ad OPERATORI dell'Infanzia, anche perchè il file scaricabile è ancora lì come prima, nonostante le precedenti segnalazioni, quindi pronto ad essere ancora frainteso. Ci chiediamo quanto materiale cartaceo sia già stato diffuso e se UNICEF abbia provveduto a bloccarne la diffusione, ma anche in che modo vorrà dare comunicazione dell'errata informazione. Aspetto questo non certo secondario in un ottica di correttezza.

Siamo certi che provvederanno a breve nella sostituzione del dettaglio informativo inesatto sul web per sostituirlo con uno corretto. Dettaglio che, per essere prontamente risolutivi abbiamo integrato di tre possibili modifiche testuali debitamente inoltrate all'attenzione dei due Presidenti e che potrete leggere anche Voi:

A) Non devi venire separato dai tuoi genitori a meno che non sia per il tuo bene. Per esempio; i tuoi genitori potrebbero farti del male o non preoccuparsi di te. Inoltre, se i tuoi genitori decidono di vivere separati, forse dovrai vivere con uno solo di essi ma anche in questo caso hai il diritto di poter contattare facilmente l’altro.

B) Non devi venire separato dai tuoi genitori a meno che non sia per il tuo bene. Per esempio; i tuoi genitori potrebbero farti del male o non preoccuparsi di te. Inoltre, se i tuoi genitori decidono di vivere separati e se per ipotesi dovessi abitare con uno solo di essi anche in questo caso hai il diritto di poter contattare facilmente l’altro.

C
) Non devi venire separato dai tuoi genitori a meno che non sia per il tuo bene. Per esempio; i tuoi genitori potrebbero farti del male o non preoccuparsi di te. Inoltre, se i tuoi genitori decidono di vivere separati e se tu dovessi abitare con uno solo di essi anche in questo caso hai il diritto di poter contattare facilmente l’altro.

Noi ci abbiamo messo la nostra buona volontà, visto che abbiamo una mission comune nei confronti della tutela dell'infanzia. Vedremo i tempi di reazione dell'Unicef nell'aggiornare il file scaricabile e attualizzarlo, dopo questa nostra ulteriore segnalazione.

Un ringraziamento particolare va ai nostri lettori colleghi ed amici sempre attenti e accorti nel segnalarci le incongruenze, con la promessa che vi terremo informati.

Roberto Castelli
Responsabile Pubbliche Relazioni & Comunicazione, Vice-Presidente di "Colibrì",
Coordinamento Interassociativo Libere Iniziative per la Bigenitorialità e le Ragioni dell'Infanzia.
http://www.colibri-italia.it/p/chi-siamo.htmlInfo@colibri-italia.it  -  r.castelli.posta@libero.it

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+ commenti + 4 commenti

11 dicembre 2014 alle ore 00:15

Unicef Risponde ma...
trascriviamo la risposta di Unicef e a seguire i nostri commenti

in merito alla questione da Lei segnalata e di cui la ringrazio, mi preme informarLa che la frase con cui è stato formulato l’articolo 9 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella pubblicazione “I diritti dei bambini in parole semplici” non intende costituire né una interpretazione, né tantomeno una rilettura di quanto effettivamente previsto dall’articolo 9 della Convenzione.
L’opuscolo, realizzato nel 2000, è la traduzione di un lavoro portato avanti dall’UNICEF nel Regno Unito insieme ad un gruppo di bambini che hanno riscritto con parole loro alcuni articoli della Convenzione.
La formulazione dell’articolo 9 così come presente nell’opuscolo, quindi, rappresenta quanto elaborato spontaneamente secondo la sensibilità dei bambini stessi, quattordici anni fa e non costituisce in alcun modo una revisione dell’articolo 9 della Convenzione.
Spiacenti che quanto riportato nell’opuscolo possa aver dato adito a spiacevoli malintesi, in una eventuale nuova edizione terremo senz’altro presenti i Suoi suggerimenti.
Certo che questo chiarimento possa trovare la sua comprensione l’occasione mi è gradita per inviarLe i saluti più cordiali,
Giacomo Guerrera - Presidente Comitato Italiano per l’UNICEF

11 dicembre 2014 alle ore 00:19

Bologna 10/Dicembre 2014

Gentilissimo Presidente Dottor Giacomo Guerrera
e p.c. Ferruccio Cortesi

In seguito alla vostra risposta, ci sentiamo di dissentire dalle motivazioni da Voi rese che purtroppo non tutelano nessuno, men che meno i bambini.
Troviamo ingannevole per il lettore il contenuto e l'eventuale traduzione dell’Art.9 ed anche sostanziare che sono parole di bambini, il nome del file non è: LA CONVENZIONE COME LA VEDONO I BAMBINI INGLESI, e nemmeno viene pubblicato come un lavoro di Fantasia, poichè riporta precisi riferimenti giuridici.
A pagina 2, poi la presentazione dell'allora presidente Spadafora evidenzia che è Unicef a parlare ai bambini, e nessun altro.

Il nome del file: Diritti_dei_bambini_in_parole_semplici.pdf ha una sua autorevolezza e non consente fraintendimenti, ne dovrete convenire, né tantomeno da alcuna sua parte lascia intendere che siano parole di bambini rivolte ad altri bambini come Voi sostenete, mentre evidenziamo invece parte del testo introduttivo ivi contenuto che recita:

...Più la gente capisce che i bambini e i ragazzi hanno diritti, più sarà disposta ad aiutarli e fare avere loro ciò che serve per crescere sani sicuri e liberi…
aspetto questo di fatto tradito in partenza nella traduzione (?) o interpretazione di articoli della Convenzione stessa. Dunque o li si espone correttamente questi diritti o si fa un azione distorsiva dell' informazione.
Non si spiega perché un gruppo di bambini inglesi (quali bambini poi?) spieghino a bambini italiani la convenzione secondo i loro occhi, per giunta sbagliando.
Anzi, privandoli addirittura di un loro diritto! Quello di poter vivere in modo equivalente presso entrambi i propri genitori, aspetto non marginale né fraintendibile.
E’ compito dell’adulto (nonché dell’Unicef ci permettiamo di aggiungere) sovrintendere alle espressioni dei fanciulli soprattutto se questi dicono cose improprie, è compito dell’adulto sovrintendere e certamente non lo ha fatto chi ha scritto quel documento, interpretandone erroneamente le parole in maniera così evidente, documento che permane e permarrà dal momento che il file non viene corretto e rimane aperto alla consultazione così come è ora. E’ compito di chiunque tratti i diritti dell’infanzia riferirli in ogni luogo e pubblicazione, correttamente sosteniamo noi, e senza indugi.
SEGUE

11 dicembre 2014 alle ore 00:20

SEGUE da precedente

Fare riferimento, come sostenuto dal Sig. Ferruccio Cortesi a pagina 28 del documento che ci ha inviato: “25 anni di progressi per l’infanzia e l’adolescenza”, a guisa della vostra integrità nulla toglie o aggiunge ad una informazione errata, chiunque infatti leggesse il file, oggetto del contendere:
-Diritti_dei_bambini_in_parole_semplici.pdf-
solo a quel documento si fermerà e con quello farà i conti ovvero con una indicazione propriamente errata e che nessuno in quel preciso momento potrà giustificare o fornire scuse al lettore. Chiunque non informato, assumerebbe un informazione impropria, errata.

Siamo certi che sia compito di tutte le organizzazioni e associazioni che operano per la tutela dei minori e dell’infanzia di avere a cuore la coerenza fra forma e sostanza soprattutto nel porre la massima attenzione a ciò che si pubblica, solo così crediamo si contribuisca ad essere “uniti per i bambini” e a far davvero il loro interesse e nello specifico da parte vostra, ammettendo e rimediando all'inesattezza.

Il file in discussione ha 14 anni e fa riferimento alla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia di New York ancora più vecchia, del 1989. Dobbiamo dunque prendere atto che Unicef dall’anno 2000 ad oggi l’Art.9 fa riferimento a quella Convenzione raccontandola ai bambini in maniera distorsiva, come ci viene segnalato da più parti, senza volervi porre immediato rimedio?
Non avremmo alcun dubbio su come comportarci se dipendesse da noi, quale onesto contributo col mondo dei bambini e dei ragazzi ma soprattutto per …fare avere loro ciò che serve per crescere sani sicuri e liberi ma anche correttamente informati mi permetto di aggiungere io.

Siamo certi che avete colto il senso del nostro messaggio. Questa lettera verrà pubblicata per massima trasparenza insieme alla vostra risposta come da vostra richiesta, aggiungendo un ottimistico invito a sostituire il file con questo allegato, già corretto, (file consegnato) come segno della nostra disponibilità e nell' ipotesi della sostituzione da parte vostra, di darcene cortesemente informazione.

Distinti saluti
Roberto Castelli, Responsabile Pubbliche Relazioni & Comunicazione, Vice-Presidente di "Colibrì",
Coordinamento Interassociativo Libere Iniziative per la Bigenitorialità e le Ragioni dell'Infanzia.

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