tag:blogger.com,1999:blog-55374844291993589602024-03-19T01:48:34.371-07:00colibri-italiaCoordinamento Interassociativo Libere Iniziative per la Bigenitorialità e le Ragioni dell'InfanziaGiorgio Ghttp://www.blogger.com/profile/12301017300575041691noreply@blogger.comBlogger100125tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-65491536531932389922023-09-13T02:53:00.004-07:002023-09-13T03:06:12.876-07:00"femminicidio" e incongruenze<p><b style="font-family: Georgia;">Colibrì</b><span style="font-family: Georgia;"> il coordinamento costituito associazioni di genitori separati e Centri Antiviolenza, rappresenta una interfaccia che in molteplici occasioni si è espressa con le istituzioni. </span></p><p><span style="font-family: Georgia;">Colibrì dispone di un osservatorio sugli omicidi femminili, basato sulle notizie pervenute sui media, TV, Giornali, ISTAT. E' nel massimo rispetto di ogni vittima di violenza riteniamo doveroso esporre questi dati e considerazioni affinché possa risultare più chiara la narrazione sull'omicidio femminile.</span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><b><span style="font-family: Georgia;">Femminicidio<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: Georgia;">Definizione inesistente nel nostro impianto normativo, “femminicidio” è un termine esclusivamente mediatico che non esiste nel Codice Penale come fattispecie autonoma di reato, ne’ come aggravante.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: Georgia;">La Commissione sul Femminicidio presieduta dalla Senatrice Valente (PD) non ha mai voluto o saputo dare una definizione ufficiale di “femminicidio”, non ha voluto o saputo definire i criteri ai quali un determinato episodio debba conformarsi per essere catalogato come “femminicidio”, ne’ ha mai voluto o saputo pubblicare un elenco istituzionale fatti di sangue che a tali criteri corrispondono. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="font-family: Georgia;">Gli elenchi ufficiosi si susseguono con dati discordanti fra loro e sempre orientati al sensazionalismo, finalizzati quindi a gonfiare i numeri creando allarme per un fenomeno dai contorni enormemente diversi rispetto a quelli reali. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><b><span style="font-family: Georgia;">Demistificazione - dati 2020<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 18.75pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">Nell’analizzare i femminicidi o presunti tali, anche per il 2020 riscontriamo gli stessi problemi degli anni precedenti: non esiste un criterio di rilevazione unico, non esiste un database ufficiale di fonte ministeriale, diverse voci ufficiose divulgano dati discordanti tra loro, la maggioranza delle fonti – anche autorevoli – che citano dati sul femminicidio non pubblicano i casi concreti ai quali tali dati farebbero riferimento. È quindi estremamente complessa, come sempre, un’analisi dettagliata. A ridosso del 25 novembre vengono solitamente pubblicati i report Eures, Polizia, Carabinieri ed altri ancora, sempre però con una casistica non verificabile, priva sia dei nominativi delle presunte vittime di femminicidio, sia dei link alle relative notizie di cronaca. Quindi si tratta sempre di dati non verificabili.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">Tuttavia, come nelle occasioni precedenti, analizziamo gli elenchi pubblicati da femminicidioitalia.info e inquantodonna.it, due siti che i nominativi li pubblicano. Il primo dato che emerge è la già citata discordanza dei dati: 74 vittime in un elenco, 72 nell’altro. Alcuni casi poi compaiono in un elenco ma non nell’altro e viceversa, tanto che il computo dei due elenchi incrociati dà un totale di 85 episodi da gennaio a dicembre, giusto per comprendere la confusione che regna tra chi alimenta l’allarme femminicidio. Infine, prima di entrare nei dettagli, salta agli occhi la rilevanza numerica sensibilmente inferiore a quella propagandata come <i>emergenza femminicidio </i>dalle fonti istituzionali. Negli anni i numeri sono cambiati (140/150 femminicidi nei dodici mesi) e anche gli slogan sono cambiati, passando da “un femminicidio ogni 36 ore” a “uno ogni due giorni”, poi “uno ogni tre giorni” e infine il trend propagandistico si è assestato su “un femminicidio ogni 72 ore”, allarme riportato ossessivamente nel 2019 per poi tornare ad “un femminicidio ogni due giorni durante il lockdown”.<o:p></o:p></span></p><p style="background-color: white; font-family: "Times New Roman"; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">Un allarme fittizio viene costruito ed alimentato dalla teoria secondo la quale i femminicidi sarebbero in costante aumento da anni. Non è vero ma la narrazione omette sempre, va ricordato, di documentare i numeri della mattanza. Dall’analisi dei casi elencati come “femminicidi” emerge con preoccupante continuità l’errore di considerare un delitto di genere ciò che di genere non è. È importante analizzare nei dettagli tutti gli aspetti di un evento delittuoso, in quanto ciò che identifica un femminicidio e lo rende diverso dall’uccisione di una donna per qualsiasi altra ragione, è proprio il movente. Esclusivamente il movente. Nella </span><a href="https://www.lafionda.com/i-femminicidi-demistificazione-dati-anno-2020" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">tabella interattiva visualizzabile a questo link</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;"> abbiamo analizzato caso per caso gli elenchi pubblicati, incrociando i nominativi presenti sui due diversi siti. La tabella riporta i singoli casi numerati progressivamente, con il nome della vittima, la data e il luogo del delitto, in quale elenco appare e un link alla notizia di riferimento. Dove indispensabile è inserito un commento, visualizzabile su pop up semplicemente cliccando.<o:p></o:p></span></p><p style="background-color: white; font-family: "Times New Roman"; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">L’allarme per la presunta emergenza femminicidio viene utilizzato per sostenere che l’Italia sarebbe un Paese inquinato dalla <em>toxic masculinity</em>, quindi intriso di sovrastrutture culturali maschiliste tali da portare gli uomini italiani a considerare la donna una proprietà esclusiva, della quale disporre a piacimento anche togliendole la vita. Per cui, a conclusione della teoria “emergenza femminicidio”, gli uomini italiani andrebbero rieducati. L’elemento dell’oppressione maschilista deve comparire come movente di ogni “donna uccisa inquantodonna”, che è lo slogan all’origine della corrente di pensiero che ha lanciato il termine <em>femminicidio</em>, inesistente sia come fattispecie autonoma di reato che come circostanza aggravante, ma entrato a far parte del lessico comune, soprattutto mediatico, grazie alla incessante campagna di vittimizzazione. I dati reali dicono tutt’altro, vediamoli in sintesi, traendoli dalla classificazione che abbiamo fatto.<o:p></o:p></span></p><h2 style="background-color: white; break-after: avoid-page; font-family: Calibri; font-size: 14pt; font-style: italic; line-height: 18pt; margin: 12pt 0cm 3pt; text-align: justify;"><span style="color: #101010; font-family: Suwannaphum, serif; font-size: 16pt;">L’Italia sarebbe un Paese patriarcale.</span><span style="color: #101010; font-family: Suwannaphum, serif; font-size: 21pt; font-style: normal;"><o:p></o:p></span></h2><p style="background-color: white; font-family: "Times New Roman"; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 18.75pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">In totale i casi risultano 86, la maggior parte dei quali sono presenti in entrambi gli elenchi femminicidioitalia o inquantodonna, mentre alcuni compaiono solo in uno dei due. Sugli 86 casi si contano 2 omicidi preterintenzionali e 15 omicidi commessi da stranieri originari di: Marocco (4), Romania (3), Serbia, Bangladesh, Ucraina, Albania, Pakistan, Danimarca, Tunisia, Ghana. I femminicidi “propriamente detti”, definizione della Polizia di Stato per distinguere le donne uccise con movente passionale o di genere dalle donne uccise per qualsiasi altro motivo, sono in tutto 44. Gli altri 42 casi non possono essere definiti femminicidi, perché non hanno nulla a che vedere con la gelosia morbosa, il possesso, la mancata accettazione di un rifiuto, il patriarcato, l’uccisione in quanto donna, bensì con altri moventi, evidenziati nei commenti in pop-up che trovate sulla tabella. Sul piano statistico vale poi la pena rilevare che tra i “non-femminicidi” si trovano: 1 caso in cui l’assassino è donna; 9 casi in cui il movente è economico, 11 delitti tra anziani, con vittima gravemente malata, casi di solitudine e disperazione; 15 casi in cui l’assassino è un non italiano; 3 madri uccise dal figlio in genere con gravi problemi psichiatrici; 13 casi di depressione, tossicodipendenza o disturbo mentale conclamato dell’assassino, in cura presso diversi centri di igiene mentale o anche con TSO richiesti ma non eseguiti.<o:p></o:p></span></p><p style="background-color: white; font-family: "Times New Roman"; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">I delitti fra anziani si trovano tra i femminicidi ad ogni verifica. Episodi in cui il marito 80enne uccide la moglie malata terminale per non farla più soffrire e poi si toglie la vita o tenta di farlo. Delitti </span><a href="https://www.avvenire.it/attualita/pagine/quei-drammi-della-solitudine" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">unanimemente definiti della disperazione</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">, della <em>pietas</em>, della solitudine, della depressione e della sofferenza. Si registrano casi in cui la decisione di farla finita è di entrambi, casi in cui lasciano scritto di essere sepolti insieme, casi in cui dicono di non voler essere più un peso per i figli, ma che vengono comunque spacciati per delitti dell’oppressione di genere, del patriarcato, del maschilismo tossico, etc. </span><a href="https://www.lafionda.com/wp-content/uploads/2021/01/varie_omicidiosaltrio.jpg" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">In un caso</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;"> il genitore 74enne malato terminale si suicida insieme alla figlia disabile, che non poteva lasciare sola dopo la sua morte. Però è conteggiato come femminicidio. Occorre poi una ricorrente precisazione, che compare ad ogni analisi dei dati sul femminicidio: lo scorporo dei delitti compiuti da cittadini stranieri. Non è una <em>diminutio</em> della gravità del gesto, né tantomeno una sottovalutazione della vita di una donna ucraina o tunisina rispetto alla vita di una donna italiana. Ciò che va rilevato è che i delitti maturati in contesti socioculturali estremamente diversi da quello italiano vengono utilizzati per sostenere che l’Italia sarebbe un Paese patriarcale, oppressivo, maschilista e saturo di sovrastrutture culturali misogine, un Paese che dovrebbe essere bonificato rieducando gli uomini italiani. Tutti, non il criminale che uccide una donna. Quindi quando il marito pakistano uccide la moglie o il padre bengalese uccide la figlia, le notizie vengono inserite nel conteggio per sostenere che andrebbero rieducati il Carabiniere casertano che li arresta, il PM fiorentino che li incrimina e il Giudice bolognese che li condanna.<o:p></o:p></span></p><h2 style="background-color: white; break-after: avoid-page; font-family: Calibri; font-size: 14pt; font-style: italic; line-height: 18pt; margin: 12pt 0cm 3pt;"><span style="color: #101010; font-family: Suwannaphum, serif; font-size: 16pt;">Un Paese che odia le donne…</span><span style="color: #101010; font-family: Suwannaphum, serif; font-size: 16pt; font-style: normal;"><o:p></o:p></span></h2><p style="background-color: white; font-family: "Times New Roman"; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">La strumentalizzazione dei delitti compiuti da cittadini stranieri emerge anche dall’ultimo triste episodio del 2020, la morte di Agitu Ideo Gudeta, esule etiope divenuta piccola imprenditrice di successo in Italia. I social si riempiono di condanne per la società italiana, i media insistono nel citare una denuncia del 2018 sporta dalla donna contro un 50enne italiano per stalking, lesioni e minacce a sfondo razzista. </span><a href="https://www.fanpage.it/attualita/storia-di-agitu-gudeta-dai-successi-allodio-questo-non-e-il-tuo-posto-brutta-negra/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">“Una vittima di discriminazione razziale e stalking”, testuale</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">. Salvo poi dover riconoscere che si trattava di una lite come tante tra vicini, l’uomo era stato condannato per essere venuto alle mani con un dipendente di Agita originario del Mali, non con Agita stessa, e assolto sia dal reato di stalking che dall’aggravante razzista. Però come capita spesso gli accertamenti giudiziari non hanno peso, ciò che conta è solo scrivere che era stata presentata denuncia per reati che automaticamente diventano acclarati, certi ed indiscutibili a prescindere dalle istruttorie dei magistrati inquirenti. C’è persino chi ha scritto che nel condannare il 50enne per il diverbio col casaro maliano </span><a href="https://www.quotidianpost.it/trentino-uccisa-la-pastora-etiope-agitu-gudeta-simbolo-di-integrazione-arrestato-lassassino/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">i giudici lo avevano assolto</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;"> dallo stalking verso Agita poiché il reato era </span><a href="https://www.lafionda.com/wp-content/uploads/2021/01/varie_dimenticatoiogudeta.jpg" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">“caduto nel dimenticatoio”, testuale</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">.<o:p></o:p></span></p><p style="background-color: white; font-family: "Times New Roman"; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">Quindi una distrazione, una svista, non l’accertamento in sede giudiziaria dell’insussistenza delle accuse. Le accuse sono fondate per il solo fatto di essere state formulate, se non arriva la condanna la colpa è per forza dei giudici che non hanno capito niente, o si sono dimenticati, o hanno valutato male, o forse sono più razzisti del razzista che dovevano obbligatoriamente giudicare colpevole. Ecco che la persona condannata nel 2018 per una lite col dipendente diventa il principale indiziato per l’omicidio due anni dopo della datrice di lavoro. Indiziato per gli inquirenti ma soprattutto per i media ed i social, che hanno già trovato il colpevole. Femminicidio, bisogna rieducare gli uomini italiani. Poi confessa l’assassino ma non è il 50enne di cui sopra e non è nemmeno italiano, inoltre il movente è economico: l’aggressione nasce </span><a href="https://www.lafionda.com/wp-content/uploads/2021/01/varie_notiziagudeta.jpg" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">per rivendicare uno stipendio non pagato</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">. Ma non cambia nulla, i pregiudizi ideologici sono profondamente radicati, lo stigma sul carattere ossessivamente nazionale dell’oppressione di genere è inamovibile. Gli italiani devono essere rieducati perché il nostro è proprio un Paese che odia le donne (un esempio tra i tanti, </span><a href="https://www.lafionda.com/wp-content/uploads/2021/01/varie_commentosocialgudeta.jpg" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">questo commento trovato sul web</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">).<o:p></o:p></span></p><h2 style="background-color: white; break-after: avoid-page; font-family: Calibri; font-size: 14pt; font-style: italic; line-height: 18pt; margin: 12pt 0cm 3pt;"><span style="color: #101010; font-family: Suwannaphum, serif; font-size: 16pt;">Anche una sola vita persa a causa della gelosia morbosa è intollerabile.</span><span style="color: #101010; font-family: Suwannaphum, serif; font-size: 16pt; font-style: normal;"><o:p></o:p></span></h2><p style="background-color: white; font-family: "Times New Roman"; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 18.75pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">Sorprendente è poi la forzatura operata sistematicamente quando dallo stesso episodio scaturiscono vittime ambosessi. Tale forzatura si verifica in 5 episodi del 2020: l’assassino è lo stesso, il movente è lo stesso, l’arma è la stessa, è lo stesso anche il contesto familiare e socioeconomico nel quale il dramma matura, però la motivazione del dramma si sdoppia in base al genere delle vittime: gli uomini possono essere uccisi per motivi economici, per un disturbo mentale dell’assassino, per un delirante desiderio di rimanere uniti ai figli anche oltre la morte… per le donne invece la pulsione omicida prescinde dai fatti ed è sempre l’uccisione inquantodonna. Il padre assassino uccide il figlio perché lo ama di un amore insano e vuole portarlo con sé, invece uccide la figlia perché odia le donne. In conclusione ripetiamo lo stesso principio espresso negli anni precedenti: il lavoro di approfondimento non significa negare gli omicidi di donne definiti “femminicidi” dalle forze dell’ordine, ma stornare i falsi femminicidi, le letture ideologiche, le forzature, le strumentalizzazioni, il che è cosa molto diversa. Anche una sola vita persa a causa della gelosia morbosa è intollerabile, ma dobbiamo chiederci per quale motivo nel calderone del femminicidio finisca di tutto ed i casi reali vengano raddoppiati.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><a href="https://www.lafionda.com/conti-di-fine-anno-lusuale-falsificazione-sui-femminicidi/" style="color: purple;"><span style="font-family: Georgia;">https://www.lafionda.com/conti-di-fine-anno-lusuale-falsificazione-sui-femminicidi/</span></a><span style="font-family: Georgia;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><b><span style="font-family: Georgia;">Demistificazione - dati 2021<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">Michela Murgia, recentemente venuta a mancare, è stata la maggiore idologa del femminicidio. </span><a href="https://youtu.be/XDJ3LJKSL2Y" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">Nel video di presentazione dell’Osservatorio di Repubblica</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;"> fa una lunga dissertazione sul femminicidio che secondo lei sarebbe tutto e il contrario di tutto: «<i>il femminicidio è anche la morte professionale, la negazione della parità di salario, la quantità di rinunce lavorative legate alla gravidanza; è un termine che identifica il processo di mortificazione delle donne; è femminicida lo Stato che non cerca di rimuovere gli ostacoli alla piena realizzazione delle donne; è femminicida il giudizio estetico o morale sui corpi e sulle scelte delle donne perché condiziona la qualità della vita di tutte noi; il femminicidio è colpa delle famiglie italiane che attribuiscono ruoli patriarcali di genere</i>». Quindi, secondo la scrittrice-opinionista-attivista gender oriented-conduttrice radiofonica, una commessa che guadagna poco è vittima di femminicdio, una donna che sceglie la carriera invece della maternità è vittima di femminicidio o lo favorisce, una famiglia che educa normalmente i propri figli secondo è fomentatrice di femminicidio. Concetti fin troppo stiracchiati, ma funzionali al fanatismo ideologico: «<i>il femminicidio è la mortificazione civile, cioè tutte quelle negazioni di dignità fisica, psichica e morale che sono rivolte sia alle singole donne in quanto tali, sia a tutte le donne nella loro appartenenza di genere</i>».<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">Ecco l’architrave della narrazione ideologica: “<i>donne in quanto tali</i>”. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 18.75pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">Cercando di restare più aderente al concetto di femminicidio come uccisione di una donna, la Murgia sempre nel video dice che si tratta di «<i>donne uccise per possessività, radice culturale del fenomeno, cultura maschilista e patriarcale</i>». Infatti individua come autori di femminicidio, nell’ordine: «<i>uomini, mariti, compagni, ex mariti, padri, fidanzati lasciati o mai voluti</i>». Non cita figli, fratelli e cugini tra i parenti, né altri soggetti maschili che possono uccidere una donna come rapinatori, spacciatori, usurai, malavitosi in genere o squilibrati con vari gradi di disturbo psichiatrico conclamato. Ma soprattutto non cita madri che uccidono figlie o figlie che uccidono madri, eppure tutta questa casistica di assassini (figli, cugini, rapinatori, spacciatori, squilibrati, madri, figlie e nipotine) viene inserita nell’osservatorio di Repubblica che la Murgia stessa presenta e pubblicizza. Forse non se n’è accorta, diciamo che probabilmente si è distratta, non vogliamo dire che lo faccia di proposito altrimenti è un attacco a «tutte le donne nella loro appartenenza di genere». Al di là delle prese di posizione della maggiore sponsor dell’Osservatorio Femminicidio di Repubblica, pubblichiamo l’analisi caso per caso dei femminicidi, o presunti tali, inseriti nell’elenco pubblicato dall’Osservatorio stesso.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 12.75pt;"><b><span style="color: #101010; font-family: Georgia;">L’osservatorio di Repubblica sui “femminicidi”: un deposito di falsità </span></b><b><span style="color: red; font-family: Georgia;">(1)</span></b><b><span style="color: #101010; font-family: Georgia;"><o:p></o:p></span></b></p><table border="1" cellpadding="0" cellspacing="0" class="MsoNormalTable" style="border-collapse: collapse; border: none; color: black; width: 499px;"><tbody><tr><td style="border: 1pt solid rgb(241, 241, 241); padding: 3.75pt; width: 124.5pt;" width="125"><p align="center" class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: center;"><a href="https://www.lafionda.com/losservatorio-di-repubblica-sui-femminicidi-un-deposito-di-falsita-1/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10.5pt; text-decoration: none;">Puntata 1</span></a><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 10.5pt;"><o:p></o:p></span></p></td><td style="border-bottom-color: rgb(241, 241, 241); border-bottom-width: 1pt; border-right-color: rgb(241, 241, 241); border-right-width: 1pt; border-style: solid solid solid none; border-top-color: rgb(241, 241, 241); border-top-width: 1pt; padding: 3.75pt; width: 124.5pt;" width="125"><p align="center" class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: center;"><a href="https://www.lafionda.com/losservatorio-di-repubblica-sui-femminicidi-un-deposito-di-falsita-2/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10.5pt; text-decoration: none;">Puntata 2</span></a><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 10.5pt;"><o:p></o:p></span></p></td><td style="border-bottom-color: rgb(241, 241, 241); border-bottom-width: 1pt; border-right-color: rgb(241, 241, 241); border-right-width: 1pt; border-style: solid solid solid none; border-top-color: rgb(241, 241, 241); border-top-width: 1pt; padding: 3.75pt; width: 124.5pt;" width="125"><p align="center" class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: center;"><a href="https://www.lafionda.com/losservatorio-di-repubblica-sui-femminicidi-un-deposito-di-falsita-3/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10.5pt; text-decoration: none;">Puntata 3</span></a><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 10.5pt;"><o:p></o:p></span></p></td><td style="border-bottom-color: rgb(241, 241, 241); border-bottom-width: 1pt; border-right-color: rgb(241, 241, 241); border-right-width: 1pt; border-style: solid solid solid none; border-top-color: rgb(241, 241, 241); border-top-width: 1pt; padding: 3.75pt; width: 124.5pt;" width="125"><p align="center" class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: center;"><a href="https://www.lafionda.com/losservatorio-di-repubblica-sui-femminicidi-un-deposito-di-falsita-4/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10.5pt; text-decoration: none;">Puntata 4</span></a><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 10.5pt;"><o:p></o:p></span></p></td></tr></tbody></table><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">A gennaio 2022 è stata annunciata la nascita dell’Osservatorio sul Femminicidio targato Repubblica, che esordisce annunciando la catalogazione di 112 femminicidi nel 2020. Noi il debunking lo facciamo da anni, analizzando caso per caso e stornando gli episodi con moventi diversi dall’uccisione di una donna <i>inquantodonna</i>, che quindi non hanno nulla a che vedere con oppressione di genere, patriarcato, sovrastrutture culturali misogine, toxic masculinity, possesso, mancata accettazione di un rifiuto, gelosia morbosa, etc. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">La </span><a href="https://www.lafionda.com/conti-di-fine-anno-lusuale-falsificazione-sui-femminicidi" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">nostra analisi del 2020</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;"> registrava 44 casi come femminicidio “propriamente detto”, per usare una definizione della Polizia di Stato. Ma Repubblica dice 112 ed è lecito chiedersi da cosa derivi un divario così macroscopico.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">Abbiamo salvato l’intero elenco di 10 pagine quindi abbiamo cercato ed analizzato diverse fonti mediatiche per ognuno dei singoli casi citati. È un lavoro lungo e noioso, ma andava fatto. Probabilmente qualcuno si stupirà (o si indignerà?) nel vedere cosa si riesce ad inserire tra i femminicidi pur di far salire i numeri, ma molti lettori troveranno il lavoro dell’Osservatorio di Repubblica perfettamente in linea con quanto già emerso in merito al gruppo GEDI (</span><a href="https://www.lafionda.com/il-gruppo-gedi-e-la-velina-di-regime-sui-femminicidi/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">qui</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;"> e </span><a href="https://www.lafionda.com/alla-scuola-del-femminicidio-la-maestra-insegna-a-scrivere-di-morte/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">qui</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">). L’Osservatorio è il frutto di un accurato lavoro di ricerca, dicono. Bene, vediamo cosa sia scaturito da tale accurato lavoro. Entriamo nel merito: 112 femminicidi catalogati come tali ma l’elenco pubblicato contiene 120 nominativi: 37 sono gli episodi inediti rispetto agli elenchi già analizzati: files, analisi e tabelle </span><a href="https://www.lafionda.com/conti-di-fine-anno-lusuale-falsificazione-sui-femminicidi/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">pubblicate sul nostro portale</span></a><span style="color: #232323; font-family: Georgia;">. Suddividiamo l’analisi dei casi inediti in quattro successive fasi, 7 casi oggi e 10 nelle tre fasi successive.<o:p></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOr5i-kejWubEB_GUWtFkOJBnC01wVqj9Iub4iMjmwEh5m0MLVkwjS2HlMJOeOe6ewKNvgSrzZTchi5HQDfsy-dci4HzjJD-BgjRUT19DxiCSWL64Qcv9oZdhLNg5dxFrZqSaN3Ufwh3rtaEm04HSDS-4oKtfopHM3SdapkONLe53mr8wzmAGT9PdgwJw/s695/Repu.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="188" data-original-width="695" height="136" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOr5i-kejWubEB_GUWtFkOJBnC01wVqj9Iub4iMjmwEh5m0MLVkwjS2HlMJOeOe6ewKNvgSrzZTchi5HQDfsy-dci4HzjJD-BgjRUT19DxiCSWL64Qcv9oZdhLNg5dxFrZqSaN3Ufwh3rtaEm04HSDS-4oKtfopHM3SdapkONLe53mr8wzmAGT9PdgwJw/w500-h136/Repu.png" width="500" /></a></div><br /><p align="center" class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: center;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><b><i><span style="color: #101010; font-family: Suwannaphum, serif; font-size: 16pt;">Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Rosa Santucci – </span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">88 anni, uccisa dal nipote Alessio per quello che risulta difficile definire solo un movente economico: </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.fanpage.it/attualita/uccide-la-nonna-a-riccione-il-movente-lei-gli-aveva-negato-un-euro-per-una-brioche" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">aveva rifiutato di consegnargli una moneta per la brioche</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">. “<i>Uccisa per un euro</i>“ titolano i giornali, che riferiscono gravi e conclamati disturbi psichiatrici del nipote assassino: “<i>in cura per una schizofrenia che lo ha reso invalido al 100%, con tanto di pensione di accompagnamento</i>“. Il movente economico sembra essere ininfluente. Rosa la sera dell’omicidio aveva ancora una volta imposto al nipote di prendere i medicinali per la terapia che doveva seguire e già questo aveva suscitato il risentimento di Alessio, di solito recalcitrante alle cure. Poi il rifiuto della moneta ha costituito nella mente malata l’elemento scatenate di una rabbia omicida. Un pretesto qualsiasi lo avrebbe fatto esplodere.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">In questa vicenda non c’è la gelosia morbosa, non c’è patriarcato, non c’è maschilità tossica, c’è solo la malattia psichiatrica di una persona che da apparentemente innocua può trasformarsi in omicida senza alcun motivo. Alessio avrebbe potuto dare sfogo alla sua follia pestando a morte il nonno, un bambino, un sacerdote, chiunque avesse individuato al momento come causa del suo malessere a prescindere da qualsiasi caratteristica quale età, ruolo, genere. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Rosa sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa della cultura patriarcale del suo assassino. Così nascono 112 femminicidi<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Jennifer Francesca Krasniqi</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – bambina di 6 anni morta, come sembra inizialmente, nel rogo dell’abitazione nella quale vive con la madre Pavlina Mitkova. Le indagini e l’autopsia </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://femminicidioitalia.info/notizia/3296/servigliano-svolta-nel-caso-della-piccola-jennifer-morta-3-ore-prima-dell-incendio-la-madre-accusata-di-omicidio-volontario" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">rivelano un’altra verità</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">: è stata uccisa dalla madre, la bimba è deceduta tre ore prima dell’incendio appiccato dalla madre stessa, che è in carcere per omicidio volontario ed incendio doloso. “D<i>a escludere cause riconducibili a una morte naturale. La procura ha disposto una perizia sulla donna, in carcere dallo scorso 21 gennaio, i cui esiti potranno chiarire se era in grado di intendere e di volere al momento della tragedia…</i>”. Del tutto assente sulla scena del crimine la figura maschile, tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi, quindi Jennifer sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione di genere, gelosia morbosa, etc. Così nascono 112 femminicidi<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Elsa Giribone – </span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">95 anni, viene uccisa dal figlio che poi si toglie la vita. Mauro Torterolo, 72 anni, </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.ilsecoloxix.it/savona/2020/01/20/news/sparatoria-a-carcare-indagine-per-omicidio-suicidio-deceduti-una-madre-e-un-figlio-1.38356022" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">non sopporta più le sofferenze della madre</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> malata di Alzheimer, che non è in grado di alleviare. Anche le sue condizioni di salute peggiorano e decide di porre fine alle sofferenze di entrambi. Ha lasciato un biglietto alla figlia Monica. «<i>Con la nonna non ce la faccio più, ho il cuore a pezzi, non voglio finire su una sedia a rotelle anch’io, la nonna la porto via con me</i>». “<i>Un omicidio-suicidio frutto della malattia e della depressione</i>”, dichiarano gli inquirenti ai cronisti. Ogni anno elenchiamo diversi episodi che definiamo delitti eutanasici, quelli cioè scaturiti dalla consapevolezza di non poter alleviare il dolore di un congiunto e dal conseguente desiderio di porre fine alle sue sofferenze. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi, quindi Elsa sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa della gelosia morbosa, della misoginia, eccetera. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Maricica Taran</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – lite feroce, Maricica e tale Gheorghe Nechita </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.brindisireport.it/cronaca/indagini-movente-omicidi-rumeni-accoltellati-ceglie-messapica.html" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">si accoltellano vicendevolmente</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> a morte. Gli inquirenti non hanno chiarito del tutto il movente, sicuramente è di natura economica ma potrebbero esserci anche delle implicazioni passionali: Maricica era sposata ma saltuariamente lei e il marito, entrambi rumeni, ospitavano il connazionale Gheorghe, che è divenuto contemporanea mente vittima ed assassino. Indagini concluse, senza poter stabilire una ipotetica relazione extraconiugale ne’ la dinamica dell’episodio, non è possibile sapere chi abbia aggredito l’altro per primo. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Maricica sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa del patriarcato, della misoginia, eccetera. Così nascono 112 femminicidi<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Agnese Mazzan</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – uccisa dal marito con un mix di farmaci, </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/omicidio_spinea_iniezione_letale_agnese_mazzan_gianfranco_pasco-5100356.html" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">doppio suicidio pianificato insieme</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">. “Una scelta condivisa e consapevole che la coppia ha voluto esternare in una lettera firmata lasciata in bella vista sul tavolo”. Lui tenta di iniettarsi lo stesso mix ma non trova la vena e dopo diversi tentativi prova a suicidarsi con un sacchetto di plastica, senza riuscirvi. “Tra i motivi della scelta la volontà di andarsene insieme, essendo entrambi gravemente malati, e il desiderio di non essere un peso per i propri figli, come spiegato in una lettera. Con l’avanzare dell’età i problemi di salute non hanno risparmiato la coppia, e Agnese ultimamente era malata e non usciva più di casa. Così </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://necrologie.nuovavenezia.gelocal.it/news/102375" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">insieme al marito ha deciso di farla finita</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">”. Una volontà comune, tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi, quindi Agnese sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa della gelosia morbosa, del possesso maschilista, eccetera. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Elisa Fidanza</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – 90 anni, </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://necrologie.iltirreno.gelocal.it/news/102331" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">morta nell’auto della figlia</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">, anche lei ritrovata in stato di incoscienza. Probabile tentativo di omicidio-suicidio, nell’auto sono stati rinvenuti flaconi di farmaci vuoti. “Al momento i militari della stazione di Portoferraio non tralasciano alcuna ipotesi: da un eventuale malore capitato alla madre all’assunzione di farmaci. Il medico legale, giunto sul posto la mattina di ieri, ha escluso la presenza di segni evidenti di violenza sul corpo dell’anziana. Ma saranno l’autopsia e gli esami tossicologici che nelle prossime ore saranno disposti dalla Procura di Livorno a chiarire quanto accaduto”. Nel caso precedente un tentativo di omicidio-suicidio non riuscito, nonostante la volontà espressa per iscritto da entrambi, è femminicidio. In questo caso un episodio analogo, ma con due donne coinvolte, è sempre femminicidio quindi Elisa sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa della prevaricazione di genere. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Fiorella Scarponi</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – omicidio che non è nemmeno possibile classificare come tentata rapina, sembra solo </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.anconatoday.it/cronaca/omicidio-oggi-jesi-fiorella-scarponi.html" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">il gesto sconsiderato di un pazzo</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">. L’omicida è uno psicolabile che “sente le voci del diavolo” e irrompe senza motivo a casa Scarponi, sfonda una finestra, raccoglie una scheggia di vetro e si avventa sui coniugi: 4 pugnalate al marito e una sola, fatale, alla moglie. Il marito viene ricoverato in prognosi riservata ma si salva, Fiorella purtroppo no. Non esiste alcun motivo di risentimento verso le sue vittime o verso quella casa in particolare, l’assassino aveva già tentato di fare irruzione in altre case. Non ci sono rancori di vicinato, non c’è stata una lite, non ha chiesto soldi, non ha rubato oggetti… ha pugnalato ed è fuggito perché il diavolo gli aveva ordinato di fare così. La violenza del folle, per quanto immotivata e tragicamente random, era diretta verso entrambi i coniugi e ha infierito con maggiore accanimento sull’uomo. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Fiorella sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione patriarcale. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 18.75pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Già così la modalità di compilazione di tale Osservatorio non può essere definita né informazione né diritto di cronaca; sembra piuttosto propaganda ideologica per classificare come delitti dell’odio misogino episodi che, pur tragici, con l’odio misogino non hanno nulla a che fare. E non è finita qui, la demistificazione dettagliata continua.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 12.75pt;"><b><span style="color: #101010; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">L’osservatorio di Repubblica sui “femminicidi”: un deposito di falsità </span></b><b><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">(2)</span></b><b><span style="color: #101010; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 18.75pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> Seconda tranche dei femminicidi, o presunti tali, inseriti nell’elenco pubblicato dall’Osservatorio di Repubblica.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Giulia Giacomini</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – 94 anni, </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.varesenews.it/2020/06/jerago-orago-anziana-morta-casa-ferite-alla-testa-indagano-carabinieri/934420/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">uccisa dalla figlia nel corso di una lite</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">. «Mia madre ha ucciso la nonna», una donna 44enne di Carnago si è rivolta ai carabinieri di Albizzate per segnalare che la madre 72enne, Gianna Guglielmetti residente a Jerago con Orago, durante la notte ed a seguito di un diverbio, aveva colpito la nonna 94enne al capo con un oggetto contundente, causandone il decesso. La figlia uccide l’anziana madre, non esiste alcuna figura maschile sulla scena del crimine, comunque la colpa è sempre dell’odio maschile verso le donne. L’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Giulia sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione patriarcale. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Sonia Nacci</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – tossicodipendente </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.fanpage.it/attualita/massacrata-per-un-debito-gli-assassini-di-sonia-nacci-presi-grazie-al-figlio-sedicenne/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">uccisa per debiti accumulati</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> non avendo pagato gli stupefacenti che assumeva. Movente economico, delitto esecrabile ma maturato nell’ambito dello spaccio di stupefacenti e non dell’oppressione patriarcale. Nell’ottica criminale Sonia non è stata uccisa inquantodonna ma inquantoladra; qualsiasi spacciatore di droga ha tutto l’interesse a garantirsi clienti che pagano regolarmente e costituiscono una costante fonte di guadagno. Il debito non pagato va invece sanzionato duramente, anche come lezione ad altri tossici. Il pestaggio, anche con esiti mortali, ha riguardato, riguarda e riguarderà prevalentemente tossicodipendenti maschi, il genere del debitore da punire non c’entra nulla. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Sonia sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa della gelosia morbosa o sovrastrutture culturali maschiliste. Così nascono 112 femminicidi<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Maria Angela Corona</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.fanpage.it/attualita/omicidio-maria-angela-corona-in-manette-la-nipote-lha-fatta-strangolare-da-due-killer/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">delitto su commissione architettato dalla nipote</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">, Francesca Castronovo, che assolda due balordi per uccidere la zia e nasconderne il corpo. Vecchie ruggini ed attriti continui il movente dell’omicidio: «Sin dalle prime battute l’inchiesta si era orientata sulla pista familiare. Le testimonianze, infatti, avevano confermato che Maria Angela aveva litigato più volte con i suoi familiari e che le tensioni erano costanti, al punto da ipotizzare un disegno criminoso in seno alla famiglia. In manette è finita la nipote della donna e i due autori materiali del delitto. Sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere in concorso». </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.fanpage.it/attualita/omicidio-maria-angela-corona-la-nipote-confessa-ho-dato-100mila-euro-ai-due-sicari/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">Dall’interrogatorio in carcere</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">: «Voglio chiarire che ho consegnato 100 mila euro in contanti per l’omicidio di mia zia. Erano soldi che avevo messo da parte per comprare un appartamento. Sono davvero pentita per avere dissipato questa somma di denaro in questo modo».<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Quindi il pentimento arriva non tanto per l’omicidio della zia, quanto per il costo che ha avuto. Immediatamente dopo il ritrovamento del cadavere l’episodio </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://stalkersaraitu.com/la-sen-cinzia-leone-ha-fatto-il-compitino/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">è stato classificato come femminicidio dalla Senatrice Cinzia Leone</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">, che si è affrettata ad esprimere alla stampa le sue certezze. Poi le indagini hanno rivelato che la mente che ha architettato il disegno criminale è quella della nipote, era lei a volere la morte della zia. Sono uomini gli esecutori materiali ma per loro il movente è esclusivamente economico: dietro compenso avrebbero eseguito le direttive della mandante a prescindere dal genere della vittima, con la quale peraltro non avevano alcun motivo di risentimento e che nemmeno conoscevano. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Maria Angela sarebbe stata uccisa inquantodonna, a causa dell’oppressione di genere. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Rosina Cassetti</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – Secondo gli inquirenti la figlia di Rosina, Arianna Orazi, architetta l’omicidio della madre. </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.cronachemaceratesi.it/2021/02/15/omicidio-di-montecassiano-lordinanza-le-liti-in-famiglia-e-le-paure-di-rosina-arianna-le-disse-sai-quanto-sono-cattiva/1496975/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">Il movente è economico</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> ed Arianna spinge ad eseguire l’omicidio il figlio Enea, nipote della vittima. Ma è femminicidio. La mente assassina è quella di Arianna, che si preoccupa anche di architettare un piano per depistare le indagini, inventa un ladro misterioso, prova a costruire un alibi per sé e per l’esecutore materiale del suo piano criminoso. Ma è femminicidio. L’aberrazione di questa madre è tale da spingere il nipote a strangolare la nonna. Ma è femminicidio. Episodio che mostra un’avidità assassina, totale mancanza di scrupoli nei confronti sia di Rosina che di Enea, premeditazione, pianificazione dell’omicidio e del depistaggio. Ma viene inserito nel calderone delle donne morte a causa del patriarcato, dell’oppressione di genere, delle sovrastrutture culturali misogine, della toxic masculinity, della gelosia morbosa, eccetera. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Maria Chiara Previtali</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – tossicodipendente </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.ilmessaggero.it/umbria/maria_chiara_morta_overdose_parla_fidanzato_lettera_instagram_oggi_ultime_notizie-5621833.html" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">morta per overdose</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">, il fidanzato Francesco Gnucci iscritto nel registro degli indagati per aver procurato a Maria Chiara l’eroina. Si sono “fatti” insieme, l’eroina era il regalo di Francesco per il compleanno della sua amata che avrebbe compiuto 18 anni. Lui si è risvegliato, Maria Chiara no. </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.fanpage.it/attualita/terni-grave-causa-overdose-il-giovane-indagato-per-la-morte-della-fidanzata-di-18-anni/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">Dopo due mesi</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">: «in overdose il giovane indagato per la morte della fidanzata Maria Chiara Previtali. Francesco Gnucci, il 21enne di Amelia indagato per la morte della fidanzata di 18 anni Maria Chiara Previtali avvenuta a causa dell’assunzione di droga lo scorso 10 ottobre, è stato abbandonato nella notte tra venerdì e sabato in overdose davanti all’ospedale della cittadina umbra in gravi condizioni». Una tristissima storia di tossicodipendenza, non certo di violenza maschilista. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Maria Chiara sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione di genere. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Giuseppina Valetti</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.sardegnalive.net/news/in-italia/49903/uccide-i-genitori-e-scappa-i-carabinieri-lo-trovano-in-strada-con-le-mani-ancora-sporche-di-sangue" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">Padre e madre uccisi a coltellate dal figlio</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">. «Il giovane ha confessato di aver ucciso i genitori, rispettivamente di 69 e 60 anni, in casa, nel quartiere Mirafiori a Torino. Dai primi accertamenti dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, nel pomeriggio di ieri il giovane al culmine di un litigio per futili motivi, avrebbe accoltellato a morte i genitori che si erano recati nella sua abitazione per fargli visita». Duplice delitto apparentemente senza spiegazione, non risultano disturbi psichiatrici conclamati a carico dell’assassino. È comunque difficile comprendere come mai il ragazzo avrebbe ucciso il padre perché è impazzito e la madre perché odia le donne. Le due vittime sono state uccise dalla stessa persona, nello stesso momento, con le stesse modalità, però l’uomo è vittima della follia, la donna è vittima del patriarcato. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Giuseppina sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa delle discriminazioni di genere. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Loredana Stupazzoni</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.fanpage.it/attualita/genova-fatta-a-pezzi-dalla-figlia-la-accusava-della-morte-del-nipotino/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">Fatta a pezzi dalla figlia</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">, l’accusava della morte del nipotino. La confessione: «Non so perchè l’ho fatto, mi rendo conto che ho fatto una cosa orribile e mi dispiace molto perchè volevo bene alla mamma». La donna si è autodenunciata lo scorso 24 aprile, quando è andata in questura per raccontare di aver trovato la madre impiccata e di averne fatto a pezzi il corpo, perché presa dal panico. Secondo quanto accertato dalla Procura, che ora indaga per omicidio volontario, tra madre e figlia ci sarebbe stato un insanabile conflitto dovuto al fatto che Loredana Stupazzoni accusava la figlia di avere la colpa della morte del nipotino, avvenuta a soli tre anni. Il bimbo è deceduto per un arresto cardiocircolatorio seguito a una crisi respiratoria, tuttavia la Stupazzoni accusava la figlia di esserne responsabile. La donna è in carcere per distruzione di cadavere ed è indagata per omicidio volontario. O la versione della figlia è vera e Loredana si è suicidata impiccandosi, oppure è falsa e ha ucciso la madre prima di smembrarne il corpo. In ogni caso non esiste il coinvolgimento di nessuna figura maschile, ma è femminicidio lo stesso: l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Loredana sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione maschilista, del patriarcato, eccetera. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 18.75pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">È difficile definire la modalità di compilazione di tale Osservatorio come l’intento genuino di fornire delle statistiche imparziali; sembra piuttosto un modo di manipolarle, le statistiche. Propaganda ideologica per classificare come delitti dell’odio misogino degli episodi che, pur tragici, con l’odio misogino non hanno nulla a che fare. Femminicidio è qualsiasi episodio nel quale perda la vita una donna, non conta il movente, la modalità e nemmeno il genere dell’assassina: nipoti che uccidono zie, regolamenti di conti tra spacciatori e tossicodipendenti, madri che uccidono figlie e figlie che uccidono madri. Basta che la vittima sia una donna, è femminicidio.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 18.75pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #101010; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">L’osservatorio di Repubblica sui “femminicidi”: un deposito di falsità </span></b><b><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">(3)</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Aneliya Dimova</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – Uccisa </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/18/cosenza-fermato-il-presunto-assassino-di-aneliya-dimova-ammazzata-per-una-rapina-di-scarso-valore-incastrato-dalle-telecamere/5936092/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">nel corso di una rapina</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">. «Andrea Renda, 32 anni, ha fatto irruzione nella notte tra il 29 e il 30 agosto nell’abitazione di Belvedere Marittimo, dove ha ucciso la 55enne bulgara colpendola alla testa con una bottiglia di whisky per poi portare via alcuni oggetti di valore. Per gli inquirenti si è trattato di una rapina di scarso valore degenerata in un episodio estremamente grave». Il maldestro ladruncolo trasformatosi in assassino ha venduto la refurtiva a un compro oro dello stesso paesino in cui ha commesso l’omicidio, Belvedere Marittimo in provincia di Cosenza, il tutto immortalato dalle immagini delle telecamere del negozio. Una rapina finita nel sangue, il movente è ovviamente economico poiché il ladro-assassino non ha cercato di simulare la rapina per nascondere qualche forma di vendetta, non aveva alcun motivo di risentimento nei confronti della vittima, non era la sua ex moglie, non era uno spasimante respinto, nemmeno la conosceva. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Aneliya sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione patriarcale. Così nascono 112 femminicidi<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Brunella Cerbasi</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://internapoli.it/omicidio-di-torre-del-greco-fabio-aveva-gia-aggredito-e-picchiato-mamma-brunella/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">Uccisa dal figlio</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> con disturbi psichiatrici conclamati, in cura al CIM. Fabio, 33 anni, uccide la madre a colpi di cacciavite in uno dei frequenti eccessi di furia violenta che non sa spiegare agli inquirenti. Le forze dell’ordine venivano chiamate spesso dai vicini, allarmati da urla e rumori di oggetti distrutti nel corso dei continui litigi tra Brunella ed il figlio. Fabio dopo l’omicidio non è in grado di percepire la gravità del gesto compiuto, il mattino successivo passeggia per Torre del Greco ed incontrando la nonna le dice tranquillamente «ho ucciso la mamma». È la nonna, terrorizzata, ad avvisare gli inquirenti. C’è un disturbo evidente, che le strutture sanitarie – pur avendolo diagnosticato – non hanno saputo né curare né arginare. I vicini parlano di tragedia annunciata, Brunella non poteva essere lasciata sola ad occuparsi di un pazzo che non era in grado di contenere. Non c’è maschilismo, possesso, gelosia morbosa o altro, tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Brunella sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione patriarcale. Così nascono 112 femminicidi<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Luciana Torri</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/cronaca/omicidio-mercato-saraceno-killer-1.5234535" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">Uccisa dal figlio</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> Federico, psicolabile. «Diceva a sua madre che aveva le allucinazioni. Era taciturno e gentile», un ragazzo con seri problemi psichiatrici, tanto introverso e taciturno all’esterno quanto violento in casa. Dava spesso in escandescenze a causa delle sue allucinazioni, solo la madre riusciva a calmarlo. «Lei riusciva a calmarlo. La sera si stendeva a letto vicino a lui, parlavano e lui si placava. Luciana viveva per suo figlio Federico», dice chi conosceva Luciana e Federico. Non c’è oppressione patriarcale, gelosia morbosa o altro, tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Luciana sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa del maschilismo tossico. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Francesca Musolino</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="http://www.cn24tv.it/news/217013/omicidio-calanna-giuseppe-cotroneo-francesca-musolino-arresto.html" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia; text-decoration: none;">Uccisa insieme al marito</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> nel campo in cui raccoglievano le olive, duplice omicidio rimasto senza colpevole per un mese. Poi gli inquirenti individuano l’assassino in Francesco Barillà, cugino delle vittime. Il movente è legato ad interessi economici, aspri e prolungati dissidi per la proprietà del terreno che Francesca e il marito coltivavano. A prescindere dagli esisti delle indagini, risulta difficile comprendere come in un duplice omicidio, compiuto lo stesso giorno, dallo stesso autore e con le stesse modalità, si possa stabilire uno sdoppiamento ideologico in base al genere delle vittime. La donna viene uccisa «per possessività, radice culturale del fenomeno, cultura maschilista e patriarcale» (cit. Murgia): se fosse vero, per quale motivo l’uomo non è stato risparmiato? Per quale motivo la cultura maschilista ha ucciso anche il marito? Oppure qualcuno vuole sostenere che l’assassino avesse obbiettivi sdoppiati, ha ucciso la moglie perché odia le donne, solo il marito è morto per un movente economico. Resta il fatto che l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Francesca sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione patriarcale. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 30pt; margin: 0cm 0cm 12.75pt;"><b><span style="color: #101010; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">L’osservatorio di Repubblica sui “femminicidi”: un deposito di falsità </span></b><b><span style="color: red; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">(4)</span></b><b><span style="color: #101010; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Eleonora Manta</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – Uccisa insieme al fidanzato, Daniele De Santis. Duplice delitto apparentemente inspiegabile. Nella vita delle due vittime non vi sono lati oscuri, debiti, nemici. </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://movieplayer.it/news/eleonora-manta-daniele-de-santis-omicidio-piano-antonio-de-marco_87943/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">Le indagini portano all’arresto di Antonio De Marco</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">, ex coinquilino della coppia, che confessa di avere ucciso i due ragazzi perché «erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia», dichiarazione testuale riferita dagli inquirenti. «La fortissima premeditazione è confermata sia dalle attività d’ispezione che il soggetto ha fatto nei giorni precedenti e anche durante la giornata dell’episodio, sia dall’esame del bigliettino perso dal soggetto, ove non soltanto vi è uno studio dell’itinerario da seguire per evitare le telecamere, ma anche la programmazione dell’azione omicida preceduta da una attività preliminare prodromica all’omicidio». Quando viene arrestato, De Marco si consegna alle forze dell’ordine ridendo. Dall’interrogatorio: «Volevo farli a pezzi e bollirli, farli sparire». Sui bigliettini trovati dai RIS il piano di Antonio era: cogliere di sorpresa i due fidanzati, immobilizzarli e seviziarli. Ha pianificato tutto nei minimi dettagli: «10/15 minuti di tortura», «30 minuti di pulizia» da eseguire con la candeggina e la soda che aveva portato con sé. L’ultimo passo è «15 minuti di controllo generale» e un’eventuale scritta sui muri, un messaggio alla città.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Un ragazzo apparentemente normale, trasformatosi in criminale mitomane capace di un duplice delitto con 60 coltellate per poi lanciare un messaggio alla città. Eleonora non era la sua ex, non c’era un rapporto interrotto né delle avances rifiutate. Nella sua maniacale pianificazione De Marco fa sempre riferimento ad entrambi i fidanzati senza mostrare alcun accanimento particolare nei confronti della ragazza. Come già osservato per altri delitti plurimi, l’episodio matura per mano della stessa persona, nello stesso momento, con le stesse modalità e con lo stesso movente (erano troppo felici), ma la narrazione si sdoppia in base al genere della vittima: l’uomo viene ucciso da un pazzo, la donna da un <i>femminicida</i> patriarcale. L’episodio infatti figura nell’elenco dei femminicidi, quindi Eleonora sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa della persecuzione maschilista. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Angela Tufano</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.lettoquotidiano.it/neonata-morta-a-salerno-era-viva-lanciata-autopsia/70174/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">Neonata uccisa subito dopo il parto in casa</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">, gettata dalla finestra e trovata morta in una aiuola. All’inizio entrambi i genitori vengono iscritti nel registro degli indagati, dopo le prime indagini la madre, Margherita Galasso, viene arrestata e il padre, Massimo Tufano, resta indagato a piede libero. «Infanticidio commesso dalla madre, dicono gli inquirenti, che è in carcere per omicidio volontario. Poi, a causa delle patologie psichiatriche per le quali era già in cura da anni, va agli arresti domiciliari presso la casa di cura Villa Chiarugi a Nocera Inferiore. Nella stessa inchiesta è indagato, ma a piede libero, anche il marito della donna. Su di lui, il gip non ha ravvisato indizi ed elementi tali da ritenerlo coinvolto nel delitto». Infanticidio causato dai disturbi psichiatrici della madre, patologia tanto grave da rendere Margherita incompatibile col regime carcerario. Tuttavia, anche se l’infanticidio fosse stato commesso in concorso da entrambi i genitori, resta da capire come si possa sostenere che padre e madre uccidono una figlia <i>inquantodonna</i> mentre avrebbero risparmiato il neonato se fosse stato maschio.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Né il disturbo mentale, né la percezione insana di una figlia impossibile da mantenere e della quale bisogna liberarsi, possono portare ad un crimine selettivo: infanticidio se nasce una femmina, salvezza se nasce un maschio. Da qualunque lato la si osservi, la vicenda non può essere catalogata come prevaricazione di genere. Distrutti i proclami della Murgia: «il femminicidio è la mortificazione civile, cioè tutte quelle negazioni di dignità fisica, psichica e morale che sono rivolte sia alle singole donne in quanto tali, sia a tutte le donne nella loro appartenenza di genere». Una madre psicolabile che uccide la figlia viene utilizzata per sostenere che la toxic masculinity negherebbe la dignità a tutte le donne nella loro appartenenza di genere. Infatti l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Angela sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione patriarcale. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Giovanna Gilberto</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – «Il marito uccide l’anziana moglie, malata da tempo, e poi si toglie la vita, lasciando una lettera d’addio ai suoi due figli e motivando l’insano gesto». Un altro dei tanti </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.studio93.it/marito-e-moglie-trovati-morti-in-casa-ad-ariccia-i-vicini-avrebbero-udito-degli-spari/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">delitti tra ultraottantenni</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> che vengono infilati a forza tra i femminicidi e che da anni definiamo delitti eutanasici, scaturiti cioè dal desiderio del marito di porre fine alle sofferenze della moglie anziana e malata di una patologia irreversibile e degenerativa. Nel 90% dei casi l’autore del gesto poi si toglie la vita, col proposito di non voler sopravvivere alla moglie. Altro elemento comune è una lettera con le spiegazioni del gesto: per non essere di peso ai figli, per non far più soffrire lei, per non soffrire più insieme, per una vita senza più dignità, per l’avanzare della malattia che non consente più di occuparsi l’uno dell’altra, per la solitudine, il dolore, la povertà, la disperazione. Non sono rari i casi in cui nella lettera compare anche la richiesta di essere sepolti insieme, dopo una vita trascorsa l’uno a fianco dell’altra.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Sono episodi riconosciuti come estremi gesti d’amore nel tentativo di restituire un briciolo di dignità, almeno nella morte, a una persona che la sta definitivamente perdendo a causa di patologie incurabili. Sarebbe limitato definire certe patologie solo invalidanti, dolorose e degenerative: più di tutto sono patologie umilianti per chi ne è affetto, e quando i pazienti smettono di avere percezione del mondo esterno diventano deprimenti per chi di loro si occupa. Va compreso il gesto di chi non ce la fa più ad ascoltare il lamento per dolori che nessuno è in grado di affievolire, non ce la fa a veder soffrire la persona amata che vegeta in un letto, non riconosce più nemmeno i parenti, non capisce cosa accade intorno a lei, non è più autosufficiente, ha perso il controllo degli sfinteri, deve essere accudita h24 perché è compito di altri nutrirla, somministrarle farmaci, lavarla, sollevarla a sedere sul letto o spingerla su una carrozzina. L’omicidio di un coniuge malato terminale non va mai giustificato né tantomeno legittimato, ma compreso sì. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Giovanna sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa della persecuzione maschilista. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Giovanna Gamba</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – 60 anni «</span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://primabergamo.it/cronaca/la-ricostruzione-del-terribile-omicidio-di-giovanna-gamba-uccisa-a-coltellate-dal-figlio/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">vittima di un raptus del figlio</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> 33enne, con problemi psichiatrici e uscito da un tunnel di droga e alcol». L’assassino ha indirizzato la sua rabbia verso chiunque, la pulsione criminale non si placa nemmeno dopo aver ucciso la madre: ha aggredito due anziani incontrati sul pianerottolo, poi medicati dal 118, altri vicini si sono chiusi in casa per fuggire al raptus del giovane, altri ancora sono scappati in cortile. Ha seminato il terrore nell’intero condominio, poi ha aggredito anche i quattro agenti arrivati ad arrestarlo. Un evidente raptus di follia diretto contro chiunque, in prevalenza uomini… ma non si può dire, </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.lafionda.com/alla-scuola-del-femminicidio-la-maestra-insegna-a-scrivere-di-morte/" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">la Murgia non vuole</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Giovanna sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa della persecuzione maschilista. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Germana Maranini</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – 87enne </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/morta-sulle-scale-indagato-figlio-1.5738030" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">deceduta per cause naturali</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">, il figlio 62enne iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto, con l’imputazione di abbandono di persona incapace. «Madre e figlio vivono in due appartamenti nello stesso stabile, il figlio ha chiamato i soccorsi giovedì mattina quando si è accorto che la madre, riversa sulle scale che collegano i due appartamenti, non respirava più. A poliziotti e soccorritori avrebbe detto che l’anziana non voleva andare in ospedale per paura del covid e che avrebbe chiesto di essere curata in casa. Il decesso, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe riconducibile a cause naturali». Il corpo di Germana non rivela alcun segno di violenza, neanche riconducibile a una eventuale caduta dalle scale; dovrebbe quindi essersi accasciata per un malore, probabilmente intendeva chiedere aiuto al figlio nell’appartamento sottostante, ma non ce l’ha fatta. L’eventuale responsabilità del figlio è quella di non essere stato presente a fianco della madre – che pure viveva da sola – nel momento del malore, nonché di non essersi accorto immediatamente di Germana riversa sulle scale ed aver chiamato i soccorsi solo il mattino successivo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Un rimorso, forse, un femminicidio è un’altra cosa. L’autopsia doveva stabilire l’ora la natura del malore e l’ora esatta del decesso, per comprendere se il figlio avrebbe potuto salvare Germana chiamando i soccorsi prima. Tuttavia non è stato possibile trovare notizie sull’esito dell’autopsia, né sugli sviluppi della vicenda giudiziaria, pur avendo reperito e consultato 11 diverse fonti giornalistiche. Probabilmente la vicenda si è conclusa con un nulla di fatto e, non essendoci alcun mostro da sbattere in prima pagina, i media non si sono più interessati alla vicenda. Ci pensa l’Osservatorio di Repubblica: l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Germana sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa dell’oppressione di genere. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Luana Antonazzo</span></b><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"> – Omicidio-suicidio: </span><span style="font-size: 11pt;"><a href="https://www.ilmessaggero.it/italia/figlia_uccide_madre_torino_luana_antonazzo_chiara_rollo_news-5332111.html" style="color: purple;"><span style="color: #d92c26; font-family: Georgia;">Luana uccisa a coltellate dalla figlia</span></a></span><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">, che poi si toglie la vita gettandosi dal nono piano. «Il lavoro perso da qualche giorno, l’intenzione della mamma di riportarla a Lecce, un tentativo di fuga andato male. Questi i presupposti della tragedia nella quale Luana Antonazzo ha trovato la morte per mano della figlia, Chiara Rollo, che si è poi suicidata. Il disperato messaggio al fidanzato della figlia: “Chiara mi sembra scompensata. È diventata aggressiva, non riesco a trattenerla. Torna qui”. Un appello che il fidanzato di Chiara, però, legge troppo tardi, quando ormai la tragedia si è già consumata». I cronisti riferiscono un precedente ricovero in ospedale di Chiara, i farmaci che doveva prendere per “i suoi disturbi” non meglio identificati, un paio di fughe da Torino, la reazione aggressiva quando Luana la raggiunse dalla Puglia per poterla aiutare, le continue liti fra madre e figlia. Una persona con evidenti difficoltà note sia al fidanzato che alla madre, la quale insisteva per riportare Chiara a Lecce poiché la riteneva in pericolo se fosse rimasta lontana, in quanto non in grado di vivere da sola. Non è dato di sapere se i timori di Luana fossero motivati o se siano state proprio le sue pressioni ad esasperare Chiara che rivendicava la propria autonomia; in ogni caso abbiamo una figlia da che uccide la madre della quale rifiutava i consigli, gli aiuti, la stessa presenza. Tuttavia l’episodio figura nell’elenco dei femminicidi quindi Luana sarebbe stata uccisa <i>inquantodonna</i>, a causa della prevaricazione maschilista. Così nascono 112 femminicidi.<o:p></o:p></span></p><div align="center" class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: center;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;"><hr align="center" size="0" width="99%" /></span></div><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">La relazione è un lungo e faticoso excursus nel terreno sconfinato della mistificazione ideologica a mezzo stampa. Questa di demistificare manipolazioni così palesi è un’attività che portiamo avanti da molto tempo e che pure non trova alcun varco nella comunicazione <i>mainstream, </i>ma nemmeno nella narrazione diffusa attraverso canali più semplici come i social. Il motivo è probabilmente nella complessità della materia. Per questo motivo, al termine della carrellata di quattro giorni, abbiamo ritenuto utile produrre un’infografica sintetica, da contrapporre a chi parli di femminicidi come di una carneficina dilagante citando i media mainstream come fonte autorevole ed affidabile.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #232323; font-family: Georgia; font-size: 11pt;">Gli omicidi di donne per mano maschile e con movente passionale sono sempre esistiti, continuano a esistere e, purtroppo, esisteranno sempre. Negli ultimi anni sono stati molto pochi, per fortuna, una media di 40 all’anno. Per quanto si tratti di fatti orribili e tragici, non hanno i requisiti dimensionali per un’emergenza nazionale, ed è uno dei motivi per cui l’Italia è riconosciuta a livello europeo come uno dei paesi più sicuri in generale, e in particolare per le donne. Nonostante ciò, sul fenomeno si concentra una straordinaria potenza di fuoco mediatica espressa dal marketing ideologico femminista con l’indispensabile supporto dei media, stretti in un patto di ferro finalizzato, come si è visto, a sovradimensionare il fenomeno, includendo in esso <i>qualunque</i> evento che abbia comportato la morte di una donna.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;"><span style="color: #232323; font-family: Georgia;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrM3Mg3TxterZcKbUyKmdtiTn1_r5V_BiZxJdSmgY1FbMD3fYS_ZcoB7RfAuqoB06y3tx9Gypt1gZzJk8iVs9VrnRlr0NKvtcU5tIpa82Y06PKYNMIVukUxwRUTppGuXFlqv8PG1zh7lGTZ90TFyHMZ1WORoDnHzwyxjgFFz8I-mim2MFjN0RBF0iT38U/s752/DATI.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="752" data-original-width="531" height="722" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrM3Mg3TxterZcKbUyKmdtiTn1_r5V_BiZxJdSmgY1FbMD3fYS_ZcoB7RfAuqoB06y3tx9Gypt1gZzJk8iVs9VrnRlr0NKvtcU5tIpa82Y06PKYNMIVukUxwRUTppGuXFlqv8PG1zh7lGTZ90TFyHMZ1WORoDnHzwyxjgFFz8I-mim2MFjN0RBF0iT38U/w510-h722/DATI.png" width="510" /></a></div><br /><br /></div><p align="center" class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: center;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; line-height: 18pt; margin: 0cm 0cm 10pt;"><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; color: #232323; font-family: Georgia;"><i><span style="font-size: x-small;">Colibrì ringrazia il Dott. Fabio Nestola, Centro Studi Applicati - Roma, per la sua collaborazione.</span><br /></i><br /><o:p style="font-size: 11pt;"></o:p></span></p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-13796314873744818312023-02-03T00:36:00.005-08:002023-02-03T01:04:19.894-08:00 Minori fuori famiglia, quale orizzonte?<p></p><div class="separator" style="clear: both; font-family: Helvetica; font-size: 12px; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4e7Rezu1synOA3t_cu6HYFaC8aZd-Uq7_qMeCWCwcY0zSKWR5XkZkJyaUaQucbSKtqfYwA_sZdrCzotfPM3Bad1y6zZpR2B-lmmXYBVzW_GjJOW-pRAfWdHVGWVsq-v4z8N6r7jMM2dxPO38SqFDfMGkL1Jd6emrFnTbA-cgpR9h22BftweU5jtcY/s340/PHminorifuorifam.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="340" data-original-width="332" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4e7Rezu1synOA3t_cu6HYFaC8aZd-Uq7_qMeCWCwcY0zSKWR5XkZkJyaUaQucbSKtqfYwA_sZdrCzotfPM3Bad1y6zZpR2B-lmmXYBVzW_GjJOW-pRAfWdHVGWVsq-v4z8N6r7jMM2dxPO38SqFDfMGkL1Jd6emrFnTbA-cgpR9h22BftweU5jtcY/w185-h190/PHminorifuorifam.jpg" width="185" /></a></div><span style="font-family: times;">In tutto il paese le politiche sociali rivolte alle famiglie con evidenti disagi, si occupano di tutelare l’infanzia. <br />E’ questo che ci aspettiamo da un paese evoluto, la tutela dei più deboli, i bambini.</span><span class="Apple-converted-space"><span style="font-family: times;"> </span></span><p></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;">Leggiamo, attraverso i media, di vari eventi “sottrattivi”, e subito immaginiamo il dolore che in quella famiglia avviene. Bambini e genitori divisi non sono un immagine che quieta la mente, ma è innegabile che il fenomeno prende spunto dalla necessità di voler dare risposte al disagio sociale.</span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;">E’ inimmaginabile che non vengano più tolti bambini a genitori vittime di droga o patologie psichiatriche, allo stesso tempo si parla di un numero fluttuante fra i 25 e 35 mila bambini che lasciano la casa familiare in seguito ad interventi dei servizi sociali.</span></p><p class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;">Questo cappello introduttivo è indispensabile per porre le basi.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></p><p class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;"><i>Colibrì</i> occupandosi di genitorialità e diritti dell’infanzia, rappresenta un’ interfaccia fra la società e le istituzioni. Le testimonianze di genitori disperati che sostengono di essere vittime di ingiustizia, sono frequenti. Difficile poter valutare il lavoro di quel grande parco di tecnici che decidono lo strappo affettivo, ma talvolta ci chiediamo se le cose non avessero potuto prendere un’altra direzione e se per davvero non ci si poteva comportare in un alto modo.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></p><p class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;">E’ chiaro che le linee guida che ogni regione pone in essere in ambito <i>famiglia e minori</i>, rappresentano un know how condiviso in tutto il paese, perché dal nord al sud le vicende legate alle cronache si assomigliano molto, talvolta emergono pure le criticità di un sistema così complesso.</span></p><p class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;"><u>La domanda che dobbiamo porci tutti è una sola, è un sistema perfettibile l’attuale?</u> Possiamo affrontare la realtà da un altro punto di vista, possiamo aggiornare i ragionamenti e tutelare maggiormente la famiglia cercando di produrre meno drammi possibili? Noi crediamo di si!<br /><br /></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;">A tal proposito è nostra intenzione produrre un evento e convocare i Consiglieri regionali dell’Emilia Romagna col mandato del settore sociale <i>famiglia e minori</i>, intercettare le loro sensibilità e rivolgere loro la domanda.<span class="Apple-converted-space"> </span></span></p><p class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;">Desideriamo incontrarli in una unica sede per cercare di cogliere le diverse visioni e verificare tutti insieme se “ripensare soluzioni” possa essere il tratto caratteristico di una classe dirigente che accetta la possibilità di rivedere la realtà in un altra chiave, offrendo soluzioni intelligenti e sensibili al medesimo tempo.</span></p><p class="p2" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;">Questo proporremo ai Consiglieri regionali con l’auspicio che ciò accada con la disponibilità e trasversalità più completa dei rappresentanti di ogni partito, perché la società che rappresentiamo è naturalmente eterogenea e i bambini sono il futuro di tutti. </span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;"><i>Colibrì</i> non è un associazione politica ma sociale e in linea col proprio mandato, ha il dovere di rivolgersi a tutti i partiti di maggioranza e opposizione, con medesimo slancio, cercando di intercettare le diverse sensibilità all’unico scopo di essere di sostegno alle famiglie e contribuire al futuro di una società migliore.<span class="Apple-converted-space"> </span></span><span style="font-family: times;">Un’ ambizione che rappresenta lo stimolo più radicato e una sfida certamente positiva .</span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;">La redazione</span></p><p class="p2" style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p><p class="p2" style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p><p class="p2" style="font-family: Helvetica; font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px;"><br /></p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-80374618396077291472022-11-20T00:51:00.010-08:002022-11-20T00:57:27.620-08:00Processo Bibbiano: Lettera al neo Ministro Carlo Nordio.<p></p><div style="text-align: justify;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO6Kjf4VUnznQ6fM9pMOAlz1yvhK_2nz8vJkBkl94JxS0XZui1DNTmrqAO5gYpysJPyKbOv1cBHAUwF1hxjD3O9KFsFu_Eo5Yc0O4at2Q3nLRhdGwudhziGQtPq-0TRjUnBsUkM4KxXLPTdf_U3F7Rtmywdz-Cy8iyaXzs-x_IFrenRfw6cCr3KtIe/s891/fintalettera.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="891" data-original-width="630" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO6Kjf4VUnznQ6fM9pMOAlz1yvhK_2nz8vJkBkl94JxS0XZui1DNTmrqAO5gYpysJPyKbOv1cBHAUwF1hxjD3O9KFsFu_Eo5Yc0O4at2Q3nLRhdGwudhziGQtPq-0TRjUnBsUkM4KxXLPTdf_U3F7Rtmywdz-Cy8iyaXzs-x_IFrenRfw6cCr3KtIe/s320/fintalettera.jpg" width="226" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><i>Oggi, 20 Novembre, nella giornata dell'Infanzia e dell'adolescenza, abbiamo ritenuto opportuno inoltrare al neo Ministro Nordio un appello, affinché il processo tenuto nella città di Bibbiano, possa seguire il suo corso in maniera lineare. Condividiamo col nostro pubblico il testo del documento a memoria e a testimonianza della necessaria sensibilità che questo merita.</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><i><br /></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;"><b>Ill.mo Ministro della Giustizia Sen. Carlo Nordio</b></div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">La presente in occasione della “Giornata dei diritti dell’Infanzia e dell'adolescenza”, quale Presidente dell’Associazione Colibrì, unica associazione presente come parte civile nel processo di Bibbiano (detto anche "angeli e demoni") pendente presso il Tribunale Penale di Reggio Emilia.</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Ci rivolgiamo alla S V. ed al Governo che rappresenta affinché possa evitare che incomba la prescrizione su reati gravi come quelli del suddetto processo a grave pregiudizio dei più deboli, in questo caso i minori.</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">In veste di Associazione che tutela la minore età e la bigenitorialita' ci teniamo affinché si giunga ad un epilogo processuale in tempi congrui, consapevoli delle esigenze del diritto di difesa irrinunciabile e del contraddittorio, principi fondamentali della Carta Costituzionale.</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">L'intervenuta modifica della composizione del Collegio non ci fa certo sperare sulla volontà di fare luce e chiarezza su questa raccapricciante pagina degli affidi e dei servizi sociali, bensì la volontà di fare cadere tutto in prescrizione, come spesso accade su questioni su cui si preferisce tacere. </div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Per quanto sopra, auspichiamo la sua attenzione sul caso Bibbiano anche con provvedimenti che garantiscano il sollecito corso della giustizia, contro strumentalizzazioni ed artifizi volti a far piombare una volta per tutte il silenzio su un caso che tanto ci affrante.</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Il Presidente, Mauro Lami</div></div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-4364008807500739152022-07-01T02:54:00.022-07:002022-07-01T03:02:26.756-07:00Bibbiano, Terzo Anno.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg5GhzQqEfQI-IpONC0vcx9inVHEV8pMotJjYwlLS-iBAwZpel4kViiZl1psdO7Dtn1GnlOhvAy_Mtuwr7_8BUFfHKjRo55s6EaL_it2FJ9IiS6f8VihX9vcskCxivsFRZklj8RaDSg0lm9LR5PUo5elSR1zSXFI8Pztnlk2jx6xksy5G092iLCIJUT" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" data-original-height="340" data-original-width="353" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg5GhzQqEfQI-IpONC0vcx9inVHEV8pMotJjYwlLS-iBAwZpel4kViiZl1psdO7Dtn1GnlOhvAy_Mtuwr7_8BUFfHKjRo55s6EaL_it2FJ9IiS6f8VihX9vcskCxivsFRZklj8RaDSg0lm9LR5PUo5elSR1zSXFI8Pztnlk2jx6xksy5G092iLCIJUT" width="249" /></a></div><p><span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt; font-style: italic; font-weight: 700;"></span></p><p><span style="font-family: Cambria; font-size: 16pt; font-style: italic; font-weight: 700;">“Il 16 luglio 2022 a Bibbiano per non dimenticare.”</span></p><div class="page" title="Page 1"><div class="layoutArea"><div class="column">
<p><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;">È questo è il terzo anno che torniamo in quella cittadina in cui la maggior parte della
popolazione non è assolutamente responsabile dei fatti collegati alle vicende giudiziarie che lì
sono nate.
</span></p>
<p><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;">Anzi, crediamo sia difficile convivere con questa responsabilità impropria, perché la colpa di
un sistema, diffuso in tutto il paese, non è ascrivibile a Bibbiano, bensì ad un rodato insieme di
procedure, i cui esponenti di spicco ed altre figure periferiche sono comunque state rinviate a
giudizio innanzi al tribunale penale di Reggio Emilia. Anche </span><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: 700;">Colibrì</span><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;">, (il Coordinamento
interassociativo per la Bigenitorialità e le Ragioni dell’Infanzia), è in quel tribunale come parte
civile, per rimarcare la responsabilità di quegli operatori, per il dolore inflitto ai bambini
strappati alle loro famiglie.
</span></p>
<p><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt; font-style: italic;">“</span><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: 700;">Colibrì</span><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt; font-style: italic;">” e “</span><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt; font-style: italic; font-weight: 700;">Ancore</span><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt; font-style: italic;">” </span><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;">hanno promosso questa giornata per rappresentare le famiglie vittime di
sottrazione, </span><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt; font-style: italic;">invitando ad essere presenti </span><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;">tutte le persone sensibili, nonché le associazioni ed i
movimenti civili, a nome di coloro che ambiscono alla giustizia, e che vogliono che non si
spenga l’attenzione su una causa che segna le coscienze di coloro che hanno a cuore la
famiglia. Siamo tutti schierati per proteggere la famiglia da pesanti intrusioni, funzionali a far
girare denaro e interessi, che vedono alcuni accusati di reati sui minori, compreso operatori
dei servizi sociali di Bibbiano.
</span></p>
<p><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;">Queste persone hanno dato vita ad un film distopico, fedeli ad una linea di pensiero che trova
coesione in molteplici città italiane. Tale sistema “malato” ha lavorato stilando linee guida
precise per gli operatori del sociale ma anche istruendo la magistratura nei corsi per
operatori di giustizia. Parliamo dunque di un’attività a largo raggio e della necessità di
cambiare quella visione che hai istruito a lungo personale adibito a tutelare la popolazione e
non a creare angosce improprie, al cui centro risiede un’ideologia che reputiamo sia
radicalmente da rivedere.
</span></p>
<p><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;">Tolto il coperchio si è visto cosa bolliva in pentola e, in questi giorni, assistiamo ad un giudizio
che speriamo conduca alla verità e laddove le fattispecie di reato oggi contestate venissero
dimostrate, ci auguriamo che la Magistratura non vorrà essere clemente con pene risibili e per
nulla educative.
</span></p>
<p><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;">Eliminiamo questo sistema sottrattivo perché non tutela le famiglie né tantomeno i bambini.
Spacchiamo il velo di omertà politica che lo protegge. Vogliamo pene severe a chi ha speculato
sulla pelle dei bambini, perché noi non dimentichiamo, i bambini e le loro famiglie nemmeno.
Ma soprattutto CHE NON SI RIPETA MAI PIU’ QUESTO ORRORE.</span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgcwFFYVxxXD-4x5qbZfPIrm1wi66ZvI602FGLcq9boQwEAmQKZy9sDbOz2nwT-zaBCPSCKsx37lP6G-GbzyDHHPrWLn3TnmX16yNkFCJg8pSAdqZRlKbCROAL5R4NPZ3Xnxyyh4G98q7QK57gpBuUFg_DUo0Utz7GZ9iEKt6-zPVb_lQMQMSXFbwM7" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="275" data-original-width="355" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgcwFFYVxxXD-4x5qbZfPIrm1wi66ZvI602FGLcq9boQwEAmQKZy9sDbOz2nwT-zaBCPSCKsx37lP6G-GbzyDHHPrWLn3TnmX16yNkFCJg8pSAdqZRlKbCROAL5R4NPZ3Xnxyyh4G98q7QK57gpBuUFg_DUo0Utz7GZ9iEKt6-zPVb_lQMQMSXFbwM7" width="310" /></a></div><br /><br /><p></p><p>Torniamo a Bibbiano per rammentare inoltre, che il Consiglio Europeo ha invitato tutti gli stati membri ad adottare <b>la risoluzione 2079/2015</b>, dove, <b>al punto</b> <b>10</b> recita: <i>"di vigilare sulla formazione di tutti i professionisti che entrano in cntatto con i minorenni, in caso di procedure giudiziarie familiari, affinchè abbiano ricevuto una adeguata formazione interdisciplinare, necessaria per trattare i diritti e i bisogni specifici dei minorenni di varie categorie d'età, in conformità con le linee direttive del Consiglio Europeo"</i>. <br />Inoltre, <b>al punto 6</b> recita: <i>"di rispettare il diritto di ogni bambino ad essere ascoltato in tutti i contesti ce lo riguardan dal momento in cui risulti capace di discernimento".<br /><br />Bibbiano ha scatenato una violenta campagna di critiche reciproche ed oggi ci auguriamo che la Politica responsabilmente s'impegni ad attualizzare la risoluzione </i><b>2079/2015</b>, mentre il paese è ancora in balía di tesi ed ideologie che nulla c'entrano col diritto dei figli a convivere coi propri genitori, affiancati da servizi ed istituzioni inadeguati per comprenderli ed aiutarli.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj7oxZkrCrUC7orrQ6LlZEvnpoPQ-odO1D-OXeNuhP4A-_08HH96privo7cg0ZN-0CXuhAB-MWR4JyzIsgdejLWnG14jXqmQhOEJ-CAna7WMG7FL6UBcfSLC3o9uCEnwt6QRQ3RN9rOr8d3QR73U8t6g_ZmNW_XKTDgyVX7Z3rilQrVSMhCwS8IQKgc" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="424" data-original-width="429" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj7oxZkrCrUC7orrQ6LlZEvnpoPQ-odO1D-OXeNuhP4A-_08HH96privo7cg0ZN-0CXuhAB-MWR4JyzIsgdejLWnG14jXqmQhOEJ-CAna7WMG7FL6UBcfSLC3o9uCEnwt6QRQ3RN9rOr8d3QR73U8t6g_ZmNW_XKTDgyVX7Z3rilQrVSMhCwS8IQKgc=w310-h306" width="310" /></a></div><br /><br /><p></p><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br /><p></p><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiguGtrINqMFoUdYj7a65o0k6fdNy8dZILCn35UcvxRDJ_A0Q3gG6zSCJFKl6AuMZd9hKauDPdczoutDqZ0qAG4SZHpCy7EIGXB-MDyB32YiGz_QoXNT_T6XiF3UcsAo9TOuGbEcMCBaxhMV8Qib9AOd2xxlhgcsN9iPnWVxlrSoBg9wzjd28kTDQ4N" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><br /><img alt="" data-original-height="137" data-original-width="2272" height="19" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiguGtrINqMFoUdYj7a65o0k6fdNy8dZILCn35UcvxRDJ_A0Q3gG6zSCJFKl6AuMZd9hKauDPdczoutDqZ0qAG4SZHpCy7EIGXB-MDyB32YiGz_QoXNT_T6XiF3UcsAo9TOuGbEcMCBaxhMV8Qib9AOd2xxlhgcsN9iPnWVxlrSoBg9wzjd28kTDQ4N" width="320" /></a></i><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;"><br /><br /></span><p></p><p><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;"><br /></span></p><p><span style="font-family: 'Cambria'; font-size: 12pt;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj6i0paZktGhvmUnakT5iHiB_LMHxByjLZmQdoiBMvQqu1u6RGgO1mWvXRVf-hsC6CYTQmQnwxfPshF6ZDlxeA5hYwOzsHHYZ68culXoBsz7l3m6uvilbfuW11_XXuVtdXGheCBtsTrlCUsKUNJ0BnpfMTHY2O34QzJLLbhUSP_R-l4lBfj3Y7C8LBq" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="137" data-original-width="2272" height="19" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj6i0paZktGhvmUnakT5iHiB_LMHxByjLZmQdoiBMvQqu1u6RGgO1mWvXRVf-hsC6CYTQmQnwxfPshF6ZDlxeA5hYwOzsHHYZ68culXoBsz7l3m6uvilbfuW11_XXuVtdXGheCBtsTrlCUsKUNJ0BnpfMTHY2O34QzJLLbhUSP_R-l4lBfj3Y7C8LBq" width="320" /></a></div><br /><br /><p></p>
</div>
</div>
</div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-24002050245583168762022-02-13T22:53:00.002-08:002022-02-13T22:53:19.569-08:00Processo Bibbiano: Comunicato Stampa<p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhXiRcp0SlYQ9sw2YikxNfg72Zv_ONxOGe7ZlNEYKDvREBel16HLQHzvFW4oaCMjKf4AZKjWLK_TOPLFHDanPrjBfojzm3FtVoDAKSDwHt4Y_IK8zjE02qmtDtg58irvR2MSegydVLrh240uQZDe4qJhNo6kXE9biak-Pi4RVWSxuCk9mmAgFJBXo_h" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="356" data-original-width="356" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhXiRcp0SlYQ9sw2YikxNfg72Zv_ONxOGe7ZlNEYKDvREBel16HLQHzvFW4oaCMjKf4AZKjWLK_TOPLFHDanPrjBfojzm3FtVoDAKSDwHt4Y_IK8zjE02qmtDtg58irvR2MSegydVLrh240uQZDe4qJhNo6kXE9biak-Pi4RVWSxuCk9mmAgFJBXo_h" width="240" /></a></div><p></p><p style="text-align: center;"><span style="background-color: white; color: #050505; font-family: inherit; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">COMUNICATO STAMPA </span></p><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Il 9 febbraio 2022, nel processo "<b>Angeli e Demoni</b>" (detto anche "<b>processo Bibbiano</b>"), ove <b>Colibrì</b> è parte civile con l'<b>Avv. Valeria Passeri</b> del Foro di Perugia, è stata depositata la sentenza, che vede condannato, con rito processuale abbreviato, lo psicoterapeuta, dott. <b>Foti Claudio</b>, per abuso d'ufficio e lesioni gravi, in concorso con altri imputati. Foti, in qualità di terapeuta della <b>Hansel e Gretel</b>, avrebbe, tra l'altro, provocato un disturbo della personalità di una adolescente, di tipo "bordenline"e "disturbo depressivo con ansia". Da qui il reato al medesimo ascritto di <b><i>lesioni personali, aggravato dall'abuso di autorità</i></b> per essere stato, unitamente alla dott.ssa <b>Bonaretti Imelda</b>, lo psicoterapeuta della minore.</span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Foti è stato dunque condannato alla pena di quattro anni di reclusione, con condanna alle spese processuali a favore delle parti civili. Lo stesso è stato altresì condannato alle pene accessorie dell'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e alla sospensione dalla professione di psicologo e psicoterapeuta per due anni.</span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">In particolare, il delitto di lesioni personali sulla minore costituisce un fatto di una gravità inaudita. </span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Tale sentenza deve avere un effetto dissuasivo per tutti gli operatori del settore minorile, giudici, assistenti sociali, servizi sanitari. Non possiamo tollerare, che, dietro un'apparente funziona formativa ed educativa, si nasconda la più pericolosa delle insidie, quella di arrivare ad alterare la capacità mnemonica di una minore di anni diciassette ed ingenerare nella stessa il convincimento di essere stata abusata dal padre, provocando così, nella sua mente, il netto rifiuto di ogni incontro con il genitore, disegnatole come il "mostro", e la conseguente prolungata assenza della figura paterna per tutto il periodo adolescenziale. Questo è quanto sarebbe accaduto e si legge dalle carte del processo a carico di Foti. </span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Lo psicoterapeuta è accusato, nella specie, di aver utilizzato la tecnica dell'EMDR in difformità ai protocolli e facendo credere falsamente alla giovane paziente che si trattasse di una tecnica necessaria al recupero dei ricordi, quando l'effetto era l'opposto.</span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><i>I minori non si toccano, è giunto il momento d'incentivare i controlli sul sistema dei servizi sociali e specialistici, lungi da ogni forma di speculazione sperimentale e sanitaria sull'equilibrio, più precario e vulnerabile, delle giovanissime generazioni, risorsa unica e futura della nostra società.</i></span></div><div dir="auto"><i style="font-family: times;"><br /></i></div><div dir="auto"><i style="font-family: times;">Roberto Castelli, Ufficio Stampa</i></div><div dir="auto"><span style="font-family: times;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br /></div><br /><i><br /></i></span></div></div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-71846127406117452782022-02-01T10:08:00.008-08:002022-02-13T22:58:06.492-08:00DDL Allontanamenti Zero: Comunicato Stampa<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: center;">In riferimento a ddl regionale “Allontanamenti Zero”</p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><br /></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">Le Associazioni di Genitori Separati del territorio italiano desiderano esprimere la massima vicinanza al disegno di legge “<b>Allontanamenti Zero</b>” di <i>Chiara Caucino</i>. Un disegno di legge di grande sensibilità, che creerebbe una svolta determinante. </p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><br /></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">Non ci meraviglia che i <b>Servizi Sociali</b> avversino il progetto. E’ comprensibile, dal loro punto di vista, il desiderio di non interrompere il rodato modello di intervento - quello attuale - che li vede protagonisti assoluti e decisori esclusivi del destino di bambini e genitori, che per mala sorte o preciso disegno industriale finiscono nella loro rete insieme. Risulta invece incomprensibile la posizione dei sindacati <b>Cgil Cisl e Uil</b>, sempre attenti in ogni vicenda sociale tranne in quelle di cui davvero dovrebbero occuparsi.</p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><br /></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">Poco e sempre meno importa loro delle morti bianche - quasi 1.200 solo nello scorso anno - del precariato pubblico e privato, dei contratti di lavoro privi dei diritti più elementari per i lavoratori, delle condizioni imposte delle multinazionali ai propri addetti alle consegne – questi ultimi spesso costretti ad espletare i bisogni corporali in bottiglie di plastica per non sottrarre tempo al lavoro giornaliero – dei c.d. raiders pagati a cottimo, ed in generali dell’esercito di veri e propri “servi” sottopagati e privati della propria dignità di persone e lavoratori. </p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><br /></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">Ebbene, queste organizzazioni sempre più affamate di consensi e sempre meno attente ai diritti dei lavoratori, hanno espresso parere negativo su un disegno di legge che regola gli affidi extra familiari attribuendo maggiori garanzie di continuità affettiva alle famiglie e minore potere proprio ai <b>Servizi Sociali</b>, rei troppo spesso di alimentare il diffuso business delle comunità per minori, le quali costano allo Stato miliardi di euro ogni anno. </p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><br /></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">Ci chiediamo, <b>Cgil Cisl e Uil</b>, oggi così attenti alle istanze dei servizi sociali contro il disegno di legge Caucino, sono a conoscenza che la retta giornaliera pagata dagli enti locali alle comunità e case famiglia può costare anche 250 euro al giorno e più di 7.000 euro al mese per un solo bambino “ricoverato” presso queste strutture? <b>Questi sindacati</b> sanno che i c.d. “allontanamenti facili” di bambini vengono perpetrati sempre più spesso per motivi di indigenza economica dei loro genitori, e che basterebbe concedere un contributo economico mensile pari ad un decimo di quello sopportato dalle casse di comuni e regioni per risollevare una intera famiglia dall’indigenza? </p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><br /></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;">I firmatari di questa lettera ritengono di sì. Eppure, i massimi esponenti appartenenti a quelle sigle sindacali, come in un talk show opinionista, si pronunciano oggi su questa materia così delicata all’evidente scopo di ricevere visibilità e distrarre i loro naturali interlocutori - i lavoratori - dalle loro manchevolezze.</p><p style="text-align: justify;">
</p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><b>Le associazioni firmatarie</b> del presente comunicato rappresentano il tessuto sociale Italiano delle famiglie separate e disagiate, che ben conoscono il tema <b>“affidi extra familiari”</b> e si battono ogni giorno per un futuro fatto di regole e procedure in grado di evitare le enormi sofferenze, spesso assolutamente gratuite e irrisarcibili, patite da famiglie e bambini, che sono vittime, invece che utenti, della “tutela” prestata dai <b>Servizi Sociali</b>. Tra i principali firmatari di questo comunicato c’è anche chi, con senso del dovere, partecipa ai tavoli governativi ed è parte civile nel processo giudiziario in corso sugli <u>allontanamenti dei minori</u> nel comune di <b>Bibbiano</b>.</p><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjcTJU5iKkjv9ojL4VLSNYj_T-JParebM0m8XXvfWt4jqyBIgF9sLsdkqHYDPWT7nHSKJozIZwKhhGr73RDnunDGuDOomV3lAiSX99gM0ceSxvCQ5CsoBmQTLt5lUamG4zIAl2g2xOvd-Ho6bP9OqNgtTajpIAv_2S5AGJ5A7RXJVLeF2OQBFJbH_dp=s1242" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="307" data-original-width="1242" height="163" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjcTJU5iKkjv9ojL4VLSNYj_T-JParebM0m8XXvfWt4jqyBIgF9sLsdkqHYDPWT7nHSKJozIZwKhhGr73RDnunDGuDOomV3lAiSX99gM0ceSxvCQ5CsoBmQTLt5lUamG4zIAl2g2xOvd-Ho6bP9OqNgtTajpIAv_2S5AGJ5A7RXJVLeF2OQBFJbH_dp=w660-h163" width="660" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><br /></div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-65380789253677821962022-01-12T03:11:00.000-08:002022-01-12T03:11:01.344-08:00Genitori oltre la separazione, oltre ogni dissidio: Bigenitorialità (video).<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxLj-t5MBBz1kE-ndNj6ruCL6hYVyYmY3--MdpAIbiPFdiqsJQrgjWOFd_myfuX06qpi3EG3xLe1xjMzopdBw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /> <p></p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-78822095099721665022021-08-01T11:49:00.004-07:002021-08-02T01:00:55.284-07:00COLPO DI MANO DELLA COMMISSIONE FEMMINICIDIO SULLA L. 54/2006 E SULLA BIGENITORIALITA’<div class="kvgmc6g5 cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-l0Lt50P1nb8/YQbslPLKUTI/AAAAAAAADpA/chjWNBwrU30ExLrmPh8xetyX4XFRvkCGwCLcBGAsYHQ/s720/picture1662.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="576" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-l0Lt50P1nb8/YQbslPLKUTI/AAAAAAAADpA/chjWNBwrU30ExLrmPh8xetyX4XFRvkCGwCLcBGAsYHQ/s320/picture1662.png" width="256" /></a></div><br /><span class="pq6dq46d tbxw36s4 knj5qynh kvgmc6g5 ditlmg2l oygrvhab nvdbi5me sf5mxxl7 gl3lb2sf hhz5lgdu" style="display: inline-flex; font-family: inherit; height: 16px; margin: 0px 1px; vertical-align: middle; width: 16px;"><img alt="🛑" height="16" referrerpolicy="origin-when-cross-origin" src="https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t9b/1/16/1f6d1.png" style="border: 0px;" width="16" /></span><span class="pq6dq46d tbxw36s4 knj5qynh kvgmc6g5 ditlmg2l oygrvhab nvdbi5me sf5mxxl7 gl3lb2sf hhz5lgdu" style="display: inline-flex; font-family: inherit; height: 16px; margin: 0px 1px; vertical-align: middle; width: 16px;"><img alt="‼️" height="16" referrerpolicy="origin-when-cross-origin" src="https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t77/1/16/203c.png" style="border: 0px;" width="16" /></span><span class="pq6dq46d tbxw36s4 knj5qynh kvgmc6g5 ditlmg2l oygrvhab nvdbi5me sf5mxxl7 gl3lb2sf hhz5lgdu" style="display: inline-flex; height: 16px; margin: 0px 1px; vertical-align: middle; width: 16px;"><br /><br /><img alt="🚸" height="16" referrerpolicy="origin-when-cross-origin" src="https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/te4/1/16/1f6b8.png" style="border: 0px; font-family: inherit;" width="16" /></span></div><div><span class="pq6dq46d tbxw36s4 knj5qynh kvgmc6g5 ditlmg2l oygrvhab nvdbi5me sf5mxxl7 gl3lb2sf hhz5lgdu" style="display: inline-flex; height: 16px; margin: 0px 1px; vertical-align: middle; width: 16px;"><br /></span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">IN GRAVE PERICOLO I PAPÀ SEPARATI E IN CORSO DI SEPARAZIONE, CON FIGLI ANCORA PICCOLI. LEGGERE CON ATTENZIONE - ISTRUZIONI PER TRASMETTERE LETTERA DI PROTESTA. </div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">E’ sempre stato chiaro a tutti che, fin dalla sua costituzione, la Commissione parlamentare sul femminicidio fosse una creatura nata per essere al servizio dei centri antiviolenza – vera e propria lobby politica ed economica che vive di copiosi finanziamenti governativi – ma fino ad oggi il sistema giudiziario, sia pure con tempi spesso vergognosi per uno stato democratico e “occidentale”, aveva fatto da argine istituzionale contro il dilagare di false denunce (oltre l’80%) che molte donne senza scrupoli lanciano ogni anno contro gli ex mariti allo scopo di interrompere la relazione affettiva con i figli ed assicurarsi il durevole mantenimento previsto per il c.d. genitore collocatario. Soprattutto, il sistema di garanzie democratiche a beneficio sia della presunta vittima di violenza che del presunto reo si è sempre fondato su una sana SEPARAZIONE tra il processo civile e quello penale, in modo da garantire a tutti i genitori l’accertamento della verità e il mantenimento del diritto alla Bigenitorialità per i figli anche in presenza di false denunce.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Ebbene, <b>oggi è in atto un colpo di mano della Commissione sul femminicidio</b> - e, in particolare, della senatrice Valeria Valente - con il quale si vorrebbe modificare il testo della Riforma del processo civile inserendo un emendamento strumentale a rendere legittimamente efficaci TUTTE le denunce di violenza, anche quelle false, che in questo modo verrebbero “lette” anche nel processo civile, dove fino ad oggi non è permesso di assumerle quale mezzo di prova se non quando esse siano esitate in una formale condanna.</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Sono anni che alcune parlamentari come la senatrice <b>Valeria Valente</b> e la deputata <b>Veronica Giannone</b> (quella di “<b>maledetta Bigenitorialità</b>” e “<b>maledetta Legge 54</b>”), con la collaborazione apparentemente saltuaria ma autorevole dell’ex presidente della Camera <b>Laura Boldrini</b>, chiedono a gran voce di “accertare le situazioni di violenza domestica nelle separazioni civili con affido”, ma adesso aggiungono che è necessario “…garantire che il diritto alla ‘bigenitorialità non schiacci mai il ‘prevalente interesse’ delle bambine e dei bambini, escludere la possibilità di ricorrere alla sindrome di alienazione parentale (Pas) nelle consulenze tecniche d’ufficio, SPECIE SE <b>SI TRATTA DI DECIDERE LA DECADENZA DELLA POTESTÀ GENITORIALE</b>, assicurare che i minori siano ascoltati nelle cause per separazione, anche gli under 12. E, una volta per tutte, escludere la conciliazione tra i coniugi quando c’è violenza, come già prescrive la Convenzione di Istanbul …”. </div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Sullo sfondo, manco a dirlo, la vicenda di Laura Massaro, sparita da qualche settimana insieme al figlio dopo l’ennesima pronuncia di un tribunale che ne annullava la responsabilità genitoriale e ordinava il ricovero del figlio presso una comunità, allo scopo di essere riavvicinato al papà, precedentemente pluri-denunciato per violenza e sempre archiviato per evidente infondatezza delle accuse.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">In sintesi, Alla “27ma Ora” – organo di stampa tra i più attivi nella diffusione del principio della maternal preference – la Valente non si fa tema di chiarire come si voglia arrivare a comprimere il diritto alla Bigenitorialità, dichiarando che “…nella maggior parte dei tribunali (civili) la violenza contro le donne spesso non viene riconosciuta; avvocati, psicologi e magistrati non sono adeguatamente formati; le consulenze tecniche d’ufficio utilizzano troppo spesso la sindrome di alienazione parentale (…..), le cause civili di separazione e quelle penali per violenza sessuale o domestica procedono in parallelo e sono mondi separati. Per cui può capitare che il giudice che stabilisce di affidare il/la figlio/a a entrambi i genitori non sappia o non tenga conto del fatto che il padre in questione è anche un marito violento (….) gli emendamenti servono proprio a cercare di cambiare questa situazione….”. L’auspicio della Valente e della Commissione sul femminicidio è dichiaratamente quello “…di stabilire la maggiore centralità e responsabilità, nelle cause di separazione con affido, del giudice, che deve utilizzare di più e meglio i poteri già a sua disposizione e intervenire direttamente, ACCERTANDO EVENTUALMENTE IN MODO INCIDENTALE E TEMPORANEO SE C’È VIOLENZA DIETRO QUELLA SEPARAZIONE, ANCHE CON PROVVEDIMENTI D’URGENZA e evitando di emettere sentenze sulla potestà genitoriale incentrate solo sulle consulenze tecniche d’ufficio….”.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Chiarissimo, signori padri. Ecco l’obiettivo degli emendamenti della senatrice Valente: siccome con la Riforma del processo civile il giudice avrà più poteri, accentrando diverse fasi del rito civile oggi frammentate tra vari procedimenti, si vuol fare in modo che venga chiamato a prendere PROVVEDIMENTI TEMPORANEI E URGENTI in merito a tutte le denunce di violenza presentate dalle ex mogli; e poco importa che l’85% di queste denunce siano false, l’importante è fare in modo che le madri che ostacolano la relazione affettiva dei papà con i figli – come acclarato processualmente, per esempio, in capo alla signora Massaro, ma non solo – siano lasciate indisturbate.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Per ultimo, ma non meno importante, la chiosa sulla indispensabile “rieducazione” degli operatori, da formare ad immagine a somiglianza della Commissione sul femminicidio: “…Puntiamo anche a introdurre più formazione per tutti gli operatori: magistrati, avvocati, psicologi, forze di polizia, e che i consulenti tecnici d’ufficio siano più competenti”.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Se non è un colpo di mano questo, non si saprebbe come definirlo. Del resto, non si può abrogare una legge di civiltà come la L. 54/2006 – obiettivo dichiarato da molte sostenitrici della Valente e della Giannone – ma secondo le autrici di questa mossa priva di qualunque scrupolo politico si può sempre cercare di svuotarla del tutto, più di quanto da anni non venga già fatto da moltissimi tribunali di merito colpevoli, però, di fare troppo spesso da argine contro le frequenti calunnie. </div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;"><b>Pertanto, chiediamo a tutti i genitori consapevoli del pericolo che stanno correndo, di scrivere la propria protesta a TUTTI gli indirizzi di posta elettronica dei membri della Commissione Giustizia del Senato</b>, che sta esaminando gli emendamenti in questione, copia-incollando questo testo oppure personalizzandolo con le proprie osservazioni personali:</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;"><br /></div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">“GENTILE ONOREVOLE, </div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">LE SCRIVO PER MANIFESTARE LA MIA FORTE PROTESTA CIVILE VERSO GLI EMENDAMENTI, ATTUALMENTE ALL’ESAME DELLA ECC.MA COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO DI CUI ELLA È MEMBRO IN RELAZIONE AL <b>DDL 1662</b>, CHE SE APPROVATI CONSENTIREBBERO DI FAR VALERE IN MODO GRAVE E INACCETTABILE, ANCHE NELLA SEDE CIVILE IN CUI SI SVOLGE IL PROCEDIMENTO DI SEPARAZIONE, LE FALSE DENUNCE DI VIOLENZA A CAUSA DELLE QUALI MOLTISSIMI GENITORI, PER LO PIÙ PADRI, OGGI VENGONO ALLONTANATI AFFETTIVAMENTE DAI PROPRI FIGLI PER LUNGO TEMPO ARRIVANDO, SEMPRE PIÙ SPESSO, A TOGLIERSI LA VITA VINTI DA PROFONDA DISPERAZIONE. IL VERO SCOPO DI CHI HA FIRMATO TALI EMENDAMENTI È QUELLO DI ANNULLARE DEL TUTTO LE CONQUISTE DI CIVILTÀ, PERALTRO ANCORA LARGAMENTE INESPRESSE, AVVENUTE CON L’ENTRATA IN VIGORE DELLA L. 54/2006, (Legge legata al doveroso riconoscimento dei diritti dei minori in linea con la convenzione di New York firmata anche dal nostro paese), DI COMPRIMERE IL DIRITTO ALLA BIGENITORIALITÀ DI CUI ESSA È PORTATRICE. SE TALI EMENDAMENTI DOVESSERO ESSERE APPROVATI ALL’INTERNO DELLA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE, I TRIBUNALI VERREBBERO INONDATI DA FALSE DENUNCE E DA ISTANZE DI PROVVEDIMENTI URGENTI CHE, OLTRE A RAPPRESENTARE UNA INGIUSTIZIA IN ALMENO 8 CASI SU 10, CAUSEREBBERO UN AGGRAVIO DI COSTI PER LO STATO, E PER L’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA, DIFFICILMENTE QUANTIFICABILE”.</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- andrea.ostellari@senato.it (Presidente Commissione Giustizia del Senato)</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- mattia.crucioli@senato.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- raffaele.stancanelli@senato.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- elvira.evangelista@senato.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- alberto.balboni@senato.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- alessandra.riccardi@senato.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- monica.cirinna@senato.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- valeria.valente@senato.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- mariomichele.giarrusso@senato.it</div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap; word-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Ulteriori indirizzi utili per chi possiede un indirizzo pec:</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- protocollo.gabinetto@giustizia.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- protocollo.centrale@pec.quirinale.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- presidente@pec.governo.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- capo.gabinetto@giustiziacert.it </div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">- gabinetto.ministro@giustiziacert.it</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">--------------------------------------------------------------------------------------------</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;"><br /></div><div dir="auto" style="font-family: inherit;"><br /></div><div dir="auto" style="font-family: inherit;"><br /></div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">un inciso,</div><div dir="auto" style="font-family: inherit;">“Ddl 1662? Ma per favore! Vogliamo davvero ancora marginalizzare UN genitore e tornare al “genitore prevalente”? Perché è questa la filosofia di questo DDL. Qui occorre una legge che renda veramente paritarie agli occhi dei bambini le due figure genitoriali (oltre che dentro i tribunali). Il disegno di legge 1662 invece mostra che si fondono volutamente i due livelli relazionali, quello fra i due genitori e quello fra figli e genitori allo scopo di vanificare la relazione, ove fa comodo, fra UN genitore ed i suoi figli. È tempo di spegnerli i conflitti non alimentarli.
A mio modesto parere non è la L.54 da mettere in discussione, essendo un diritto dei minorenni, ma l’adozione di un nuovo punto di vista come l’introduzione del Mantenimento Diretto, poi come fanno in Danimarca inserire una forte penale per “Sabotaggio della frequentazione genitoriale” a chi ostacola la convivenza del figlio con l’altro genitore.
Queste le auspicabili leve innovative che farebbero la vera differenza, dalle quali anche la qualità della relazione fra genitori ricaverebbe benefici con spegnimento dei conflitti ed un’ educazione più moderna e responsabile per tutti i genitori separati e separandi, fra di loro e con i loro figli.”
Roberto Castelli Resp.comunicazione di Colibri
www.colibri-italia.it</div></div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-87664747981146047022021-04-08T11:20:00.002-07:002021-04-08T11:20:30.389-07:00Uguaglianza e differenze di genere nel sistema educativo italiano<h1 class="title-post entry-title" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #443f3f; font-size: 36px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; padding-bottom: 10px;"><div class="separator" style="clear: both; font-family: Raleway; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-NLU9gljW7cU/YG9JFfUj5SI/AAAAAAAADnM/V6eCHz7-1kgoBM6wRFzdk2VsVoiWgGAhACLcBGAsYHQ/s327/Schermata%2B2021-04-08%2Balle%2B20.18.10.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="175" data-original-width="327" src="https://1.bp.blogspot.com/-NLU9gljW7cU/YG9JFfUj5SI/AAAAAAAADnM/V6eCHz7-1kgoBM6wRFzdk2VsVoiWgGAhACLcBGAsYHQ/s320/Schermata%2B2021-04-08%2Balle%2B20.18.10.png" width="320" /></a></div><br /><span style="font-family: times;">Uguaglianza, equità e differenza di genere nei sistemi educativi e formativi italiani. <br />La questione maschile</span></h1><p><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; font-weight: 600; text-align: right;"><span style="font-family: times;">publied on 02/04/2021<br />Alessandra Cova, Mattia Ebro, Fulvia Siano</span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">La nostra sensibilità professionale come Associazione Perseo si esprime nell’aiuto alle persone, con particolare attenzione all’universo maschile, affinché possano trovare ascolto e accoglienza aiutandole a comprendere come uguaglianza e differenza siano parte integrante dell’essere umano e come si possano esprimere in varie modalità che modellano il comportamento stesso. Una delle più evidenti forme in cui siamo soliti riscontrare uguaglianze e differenze è l’ampia questione del genere, questione dibattuta fino allo sfinimento sui media e sempre alla ricerca di una risposta unica e assoluta.<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 600;"> </span>Ma sappiamo anche che la storia personale e ambientale di ognuno di noi, indipendentemente dal genere, agisce da modellatore della personalità, soprattutto le variabili ambientali possono avere un forte impatto sulla formazione dei meccanismi di difesa, di quei meccanismi che adottiamo come antidoti efficaci ed efficienti a reagire alle situazioni con cui veniamo in contatto, come anche gli stereotipi di genere che si apprendono dalla cultura di appartenenza e con cui modelliamo il nostro pensiero.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">La storia ambientale, quindi, dipende dal sistema familiare in cui si cresce, ma anche dal primo sistema sociale esterno alla famiglia con cui il bambino viene in contatto: la scuola. La scuola – partendo dai primi passi nella scuola primaria fino a giungere alla conclusione del percorso, che si può collocare o al conseguimento del diploma superiore o al conseguimento del diploma di laurea – accompagna gli studenti in un percorso temporale compreso tra i tredici e diciotto anni, un periodo che scorre parallelo ad importanti momenti dello sviluppo, accompagnando la persona nel passaggio da bambino a giovane adulto.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Sorge spontanea una domanda, e cioè le tematiche educative, così come sono rappresentate nel nostro paese, quale principio perseguono nella questione di genere? Per cercare di comprendere come sia distribuito il fenomeno abbiamo deciso di svolgere un’ indagine per cercare di capire se effettivamente esita una differenziazione in base al genere nella trattazione delle tematiche educative, di come questa eventuale differenziazione possa impattare sul necessario e fondamentale rispecchiamento nei confronti del corpo docente da parte degli studenti maschi, senza trascurare un fenomeno molto più diffuso di quanto si voglia ultimamente parlare: l’abbandono scolastico.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 600;"><span style="font-family: times;">Uguaglianza o equità?</span></span></em></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Nell’italiano colloquiale, uguaglianza ed equità, non presentano alcuna differenza; li usiamo nel quotidiano indistintamente. La differenza, invece, per quanto solo apparentemente sottile, è presente e non è assolutamente marginale. Il dizionario Treccani definisce l’uguaglianza come “[…] <em style="box-sizing: border-box;">condizione per cui più persone o collettività hanno diritto a essere considerate tutte alla stessa stregua, cioè pari, soprattutto nei diritti politici, sociali ed economici</em>”; mentre definisce l’equità come “<em style="box-sizing: border-box;">Giustizia che applica la legge non rigidamente, ma temperata da umana e indulgente considerazione dei casi particolari a cui la legge si deve applicare</em> […]”. Questi due principi mirano allo stesso obiettivo, ma hanno basi differenti; se l’uguaglianza ha alla base uno spettro di oggettività, ovvero che tutti siamo uguali e identici, l’equità ha alla base la soggettività e particolarità del/dei singolo/i caso/i.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Per fare un esempio, il sistema fiscale italiano, come molti altri, ha alla base il principio giuridico della proporzionalità (quindi della ripartizione equa rispetto ai singoli introiti) e non quello dell’uguaglianza, in quanto sarebbe disastroso e anticostituzionale distribuire in modo uniforme e identico la tassazione per i suoi cittadini ricchi e per i suoi cittadini poveri. La questione si fa più spinosa se dal regime fiscale si passa alle tematiche educative. I sistemi e le politiche educative e formative italiane quale principio perseguono nella insidiosa e difficile questione di genere? Quello dell’uguaglianza o dell’equità?</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 600;"><span style="font-family: times;">I dati sulla povertà educativa maschile in Italia</span></span></em></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Molto in questi ultimi anni si è politicamente discusso, progettato e finanziato a favore dell’istruzione femminile, soprattutto per incentivare e promuovere la presenza femminile nel lavoro, nell’imprenditoria e nei settori disciplinari STEM ovvero <em style="box-sizing: border-box;">Science</em>, <em style="box-sizing: border-box;">Technology</em>, <em style="box-sizing: border-box;">Engineering</em> e <em style="box-sizing: border-box;">Mathematics</em>. Le statistiche dell’ISTAT, infatti, vedono una prevalenza femminile tra i disoccupati e tra i NEET (<em style="box-sizing: border-box;">Not in Education, Employment or Training</em>), ovvero quei giovani “scoraggiati” che non sono interessati alla ricerca né di un lavoro, né sono impegnati in percorso scolastico/universitario o formativo. La strada è purtroppo ancora lunga, ma il motore decisionale politico/amministrativo europeo e italiano è attualmente in moto.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">La questione educativa/formativa femminile, però, è solo una delle due facce della medaglia. I dati ISTAT raccontano anche un’altra tipo di emergenza educativa: quella maschile. In Italia i giovani uomini di età compresa tra i 18 e i 24 anni, che hanno abbandonato gli studi con al più il diploma di scuola secondaria di primo grado, nel 2019 rappresentano il 15,4 % degli studenti, anche se è un dato in lieve decrescita nell’ultimo triennio. I ripetenti della scuola secondaria di primo grado nel 2018 sul territorio nazionale sono composti dal 66,9 % da giovani uomini. I ripetenti maschili a livello nazionale della scuola secondaria di secondo grado nel 2018 rappresentano il 65,38 % del totale. Per quanto riguarda le iscrizioni alla scuola secondaria di secondo grado, nel 2018, solo il 34,7 % dei discenti maschili sceglie per il proprio percorso scolastico un liceo mentre la maggioranza (42,6%) si dirige verso istituti tecnici e il 21,4 % sceglie un istituto professionale.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Il sistema educativo italiano (come quello tedesco, olandese, belga e austriaco) è un sistema a differenziazione precoce, perché impone di compiere una scelta ad un’età molto giovane, amplificando di fatto la dipendenza fra la scelta, condizioni familiari e di genere. I dati non mostrano situazioni migliori per quello che riguarda l’università. Nel triennio 2015-2017 gli immatricolati uomini rappresentano il 44,62% (2015), 45,02% (2016) e il 45,18% (2017) degli immatricolati totali. Anche gli iscritti maschili nel territorio nazionale si attestano al 43,75 (2015), 44,07 % (2016) e il 44,44 % (2018) degli iscritti totali. L’ISTAT ci mostra come il lavoro della politica italiana ed europea stia raccogliendo i suoi timidi frutti per le immatricolazioni femminili nei settori scientifici, chimico-farmaceutici, geo-biologici, ingegneristici ed economico-statistici, registrando una crescita nel triennio 2015-2017 del +2,32% sul totale degli immatricolati e attestando le immatricolazioni femminili al 31,59% sul totale delle donne immatricolate in università nel 2017.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Le iscrizioni femminili nei percorsi accademici STEM si attesta al 40,28% nel 2017 con una crescita sul totale degli iscritti dello 0,61% nel triennio 2015-2017. Il gender gap, però, nei percorsi formativi orientati all’insegnamento è ancora drammaticamente problematico. I dati ISTAT sulle immatricolazioni ai corsi di laurea del gruppo insegnamento per il triennio 2015-2017 mostra come gli uomini scelgano sempre meno di “fare l’insegnante da grandi”. Sul totale degli uomini immatricolati solo lo 0,86% (2015), 0,79% (2016), 0,80% (2017) ha scelto per la propria formazione universitaria un percorso indirizzato all’insegnamento, mentre la presenza femminile si attesta stabilmente attorno all’8%. Per quello che riguarda le iscrizioni a percorsi formativi terziari del gruppo insegnamento i dati non sono molto dissimili. Nel 2015 si attestano al 0,86%, nel 2016 allo 0,87% e nel 2017 allo 0,93%, mentre quella femminile rientra, come le immatricolazioni, all’8% circa.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">La così continua femminilizzazione del corpo insegnante – nel 2014 su 645.349<span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">1</span> insegnanti nei tre livelli scolastici si evince che nell’educazione primaria le donne rappresentano ben oltre il 90% mentre nell’educazione secondaria si attesta al 70% circa<span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">2</span> – evidenzia come esista una sorta di complicità di genere e di rispecchiamento tra docente-studente, che condiziona il processo di insegnamento e la valutazione degli apprendimenti. La limitata presenza di uomini tra i professori può produrre disuguaglianza, poiché determina, per gli allievi maschi, una minore possibilità di “sintonia” con i docenti, nonché notevoli svantaggi nello sviluppo di un processo di apprendimento non neutrale rispetto al genere. Inoltre, sarebbe necessario approfondire maggiormente tale questione attraverso ricerche ad hoc, anche per comprenderne il nesso con i fenomeni di abbandono precoce, ritardo e insuccesso scolastico, particolarmente diffusi tra i ragazzi<span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">3</span>. Infatti, gli uomini hanno tassi scolastici peggiori se comparati alla controparte femminile.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Nel 2017, secondo le ultime rilevazioni ISTAT, il tasso di iscrizione maschile ad un percorso universitario è del 33%, mentre il tasso delle studentesse iscritte rappresenta il 44,5%. Il tasso di conseguimento del primo titolo universitario – sempre nel 2017 – è del 27,5 % contrapposto al 40,3% femminile, mentre il tasso di conseguimento di una laurea magistrale si afferma al 16,5% per gli uomini e il 24,01% per le donne. Nei 3 casi analizzati gli uomini fanno peggio del tasso nazionale: 38,5% per il tasso di iscrizione, 33,8% per il tasso di conseguimento del primo titolo universitario e 20,2% per il tasso di conseguimento di una laurea magistrale. Questi non sono gli unici dati che dimostrano l’esistenza di una seria questione maschile. Le rilevazioni ISTAT sui suicidi delle persone con un’età di 15 anni e oltre, nel triennio 2015-2017, vede su un totale di 4071 (2015), 3904 (2016), 3959 (2017) suicidi il 77,70%, 78,43%, 78,08% di suicidi maschili. La popolazione penitenziaria era costituita, nel 2017, dal 96,60% uomini.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Secondo una indagine compiuta nel 2014 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con Caritas Italiana, l’ISTAT e la Federazione Italiana Organismi per le Persone senza dimora, l’85,7 % dei senzatetto in Italia è composta da uomini<span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">4</span>. Anche le morti sul lavoro mostrano uno squilibrio sostanziale: su un totale di 1156 incidenti mortali denunciati all’INAIL del 2019, 1061 (91,78%) sono uomini. Questo squilibrio è rilevabile anche sui i dati sul consumo di alcolici, tabacco, droghe, la lettura e la frequenza di visite mediche di routine. La questione maschile presenta, a differenza di quella femminile, lo stigma più grave dei nostri tempi: il silenzio e l’indifferenza politica/amministrativa/mediatica, sia nazionale che europea. Un silenzio che provoca una scarsezza di ricerche, di dati, di informazioni che poi si tramuta in una completa assenza di decisioni politiche, fondi e finanziamenti.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 600;"><span style="font-family: times;">L’obiettivo di un sistema educativo equo e egalitario</span></span></em></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">All’interno del dibattito accademico è proprio negli ultimi anni che prende sempre più piede l’idea che l’uguaglianza debba concretizzarsi alla luce della eterogeneità e della evidente differenziazione interna della popolazione scolastica, sotto il profilo delle condizioni di partenza (genere, background socioeconomico, nazionalità ecc.), ma anche alla luce delle motivazioni, aspirazioni e impegno individuali. Si può parlare, a questo proposito di una sorta di “doppia contingenza” nella quale si trovano coinvolti i sistemi di istruzione e formazione: si tratta, in sostanza, da un lato di dar seguito all’uguaglianza delle opportunità e, dall’altro, di assegnare al contempo valore alle diversità o alle differenze<span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">5</span>. Una diversità che a questo punto riguarda, concretamente, anche il genere maschile che rappresenta il “sesso debole” per quanto riguarda la povertà educativa, ma anche la salute, la salute mentale, i rischi sul lavoro e la povertà economica.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Questa “doppia contingenza”, alla quale tutti i sistemi di istruzione e formazione sono chiamati a perseguire oggi, è parzialmente disattesa in Italia e in Europa. I programmi italiani ed europei rivolti all’istruzione e formazione tendono a perseguire una uguaglianza delle opportunità sul versante femminile, senza perseguire la stessa strada a livello maschile e completamente disattendendo quella valorizzazione delle diversità e differenze. Per perseguire l’ideale di una scuola come laboratorio di cittadinanza attiva bisognerebbe garantire l’uguaglianza delle opportunità, ma anche l’equità nella valorizzazione dei talenti, tenendo conto della specificità dell’intera popolazione scolastica, creando programmi e progetti nazionali/europei ad-hoc rivolti a contrastare anche la preoccupante crisi educativa maschile.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">L’obiettivo di un sistema educativo equo e egalitario acquista una grande rilevanza prospettica in quanto avrà grande ricaduta sulla vita dei soggetti che saranno maggiormente propensi alla formazione continua (lifelong learning), alla funzione di “protezione” dell’educazione e della cultura (soprattutto nei confronti del rischio di vulnerabilità socioeconomica) e nella realizzazione personale e professionale del proprio progetto esistenziale<span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">6</span>. Dalla nostra indagine, svolta attingendo i dati da fonti autorevoli, sono emerse criticità importanti che sottolineano come non si consideri l’altra faccia della medaglia e cioè il mondo maschile all’interno delle tematiche educative in essere, ma non solo. Abbandono scolastico precoce, scelta di indirizzamento degli studi superiori che non riguardano la formazione liceale, il fenomeno dei ripetenti, la scarsa presenza maschile nei percorsi formativi rivolti all’insegnamento sono elementi importanti su cui riflettere per trovare adeguate soluzioni.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Soluzioni che dovrebbero tenere conto del difficile compito educativo che la scuola si trova ad affrontare, compito che, senza dimenticare l’importanza dell’uguaglianza, deve valorizzare le diversità, permettendo alla parte maschile di trovare la possibilità di partecipare da protagonisti al percorso scolastico, potendo contare sulla attenzione alla differente modalità di apprendimento rispetto all’universo femminile, senza viverla come una disabilità, ma come una normale evoluzione della crescita. Anche la limitazione della possibilità di rispecchiamento docente-studente dovuta alla prevalente femminilizzazione del corpo docente è elemento importante da non trascurare, soprattutto durante la fase adolescenziale, periodo in cui diventa fondamentale la possibilità di sviluppare un corretto processo identificativo con le persone dello stesso genere, processo finalizzato alla costruzione di una personalità adulta resiliente.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Le difficoltà del mondo maschile emerse dall’indagine sulle tematiche scolastiche ha permesso, inoltre, di portare alla luce, grazie ai dati esaminati, un preoccupante silenzio sulla questione maschile che tocca altri aspetti quali: il suicido, la popolazione penitenziaria, il mondo dei senza tetto, i morti sul lavoro. Un silenzio a cui ci auguriamo si inizi a dare voce per lo sviluppo di una società efficiente in grado di integrare due concetti apparentemente differenti: uguaglianza e differenza, integrazione da non realizzare solo sulla carta, ma in modo fattivo.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 600;"><span style="font-family: times;">Note</span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">1 </span>1Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e Ricerca Innovativa, <em style="box-sizing: border-box;">Gli insegnati in Europa e in Italia: contesto demografico, formazione e stipendi</em>, 2015<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 600;"></span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">2 </span>OECD, <em style="box-sizing: border-box;">Gender imbalances in the teaching profession</em>, 2017</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">3</span> Santagati<span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"> </span>M., Il sistema formativo, in Zanfrini, L. (ed.), <em style="box-sizing: border-box;">Sociologia delle differenze e delle disuguaglianze</em>, Zanichelli, Bologna, 2011</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">4 </span>Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Caritas Italiana, ISTAT, Federazione Italiana Organismi per le persone senza dimora, <em style="box-sizing: border-box;">Le persone senza dimora</em> ,2015</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">5</span><span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"> </span>Besozzi E., Welfare e Educazione in Cesareo V., <em style="box-sizing: border-box;">Welfare responsabile</em>, Vita e Pensiero, Milano, 2017</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;"><span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">6</span><span style="box-sizing: border-box; font-size: 11.25px; line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"> </span>Besozzi E., Welfare e Educazione in Cesareo V., <em style="box-sizing: border-box;">Welfare responsabile</em>, Vita e Pensiero, Milano, 2017</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 600;"><span style="font-family: times;">Bibliografia</span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Besozzi E., Welfare e Educazione in Cesareo V., <em style="box-sizing: border-box;">Welfare responsabile</em>, Vita e Pensiero, Milano, 2017</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e Ricerca Innovativa, <em style="box-sizing: border-box;">Gli insegnati in Europa e in Italia: contesto demografico, formazione e stipendi</em>, 2015</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Caritas Italiana, ISTAT, Federazione Italiana Organismi per le persone senza dimora, <em style="box-sizing: border-box;">Le persone senza dimora</em> ,2015</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">OECD, <em style="box-sizing: border-box;">Gender imbalances in the teaching profession</em>, 2017</span></p><p><span style="font-family: times;"><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; font-weight: 600; text-align: right;"></span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #868990; font-size: 15px; margin: 0px 0px 20px;"><span style="font-family: times;">Santagati M., Il sistema formativo, in Zanfrini, L. (ed.), <em style="box-sizing: border-box;">Sociologia delle differenze e delle disuguaglianze</em>, Zanichelli, Bologna, 2011</span></p><p><b><i>Articolo originale</i></b>: https://www.rivistadiscienzesociali.it/uguaglianza-equita-e-differenza-di-genere-nei-sistemi-educativi-e-formativi-italiani-la-questione-maschile/?fbclid=IwAR0d7AKWCsiFqC6wYdUk3DkZaK2d8EFttXRaq_4Rvq4Om19Ib_YqXGtXMrM</p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-22434409373899005362021-01-13T07:11:00.000-08:002021-01-13T07:11:53.180-08:00Manifesto Colibrì 2021<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"> <span style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">Gennaio 2021</span></span></p><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Colibrì intende trovare l’occasione insieme alle istituzioni per affrontare temi importanti che riguardano i nostri figli e il loro benessere, in particolare dopo la separazione dei due genitori.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">La logica che ci ispira è il benessere dei nostri bambini grazie al confronto e alla collaborazione tra le figure genitoriali, alla realizzazione del diritto alla bigenitorialità e al raggiungimento di una piena parità genitoriale nel rispetto di tutte le parti coinvolte nella separazione. </span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Un vero e proprio progetto di crescita sociale e non di dissoluzione dei legami affettivi primari.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Status-quo: </span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">L’affido post separativo dei minorenni in Italia, si risolve con la destinazione prevalente dei figli presso la madre, per il 90% dei casi, pur se di Affido Condiviso si tratta, determinando una disparità frequentativa dei figli rispetto ai genitori talmente ampia che viene da chiedersi a quale livello culturale occorra trasportare chi vede “corretta” questa ripartizione di genitorialità.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">La figura paterna è cresciuta negli ultimi decenni in quanto a responsabilità diretta verso i figli, è un vero peccato non riconoscerlo.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Ma non bastasse ciò, i fenomeni di disaffezione genitoriale indotti, (quando un genitore, quello cui il figlio ha domicilio prevalente, mette in cattiva luce l’altro ai suoi occhi), sono sempre più diffusi nelle separazioni conflittuali, almeno quanto i comportamenti messi in atto per ostacolare la frequentazione dei figli verso l’altro genitore, ad esempio le numerosissime denunce strumentali per falsi abusi o violenze inesistenti (strategia spesso suggerita da professionisti senza scrupoli), i conflitti di lealtà indotti ad arte nella mente dei più piccoli, tutte tristi consuetudini, ci offrono un quadro su cui occorre ritoccare con pennellate decise la scena per riarmonizzarne i toni. </span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Partiamo dal presupposto della incontestabilità del diritto alla bigenitorialità che la legge 54 del 2006 sull’affido condiviso dei minorenni che ne ha sancito l’applicazione, almeno teoricamente. Un diritto inviolabile e fondamentale già sancito nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e da numerose convenzioni europee, che consiste nel diritto del bambino di potersi relazionare con entrambi i genitori, la mamma e il papà, elemento essenziale per una crescita equilibrata.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Il presupposto di partenza, supportato unanimamente dalla scienza, è che le due figure genitoriali sono, nel loro diverso ruolo, complementari ed entrambi importanti per la crescita della personalità umana.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">La legge 54 purtroppo di condiviso ha solo il nome e in Italia è rimasta in gran parte disapplicata: una prassi giurisprudenziale ha ‘inventato’ la figura (inesistente nella legge) del genitore “collocatario”, attribuendo all’altro genitore gli oneri economici del mantenimento e i cosiddetti ‘diritti di visita’, odioso termine che vuole indicare i limitati periodi che il genitore non collocatario può trascorrere con i propri figli (oltre il 90% dei casi il padre).</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Tempi spesso così ridotti da provocare grandi sofferenze al genitore e ai figli, e a questi ultimi varie problematiche psicologiche e anche fisiche (la cosiddetta ‘parental loss’). N.B.: Si calcola che il tempo di frequentazione dei figli coi propri genitori è circa il 20% col padre e l’80% con la madre.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">L’esperienza dei Paesi che da molto più tempo affrontano queste problematiche (Nord Europa, USA) insegna che il massimo benessere dei bambini figli di genitori separati viene raggiunto solo con un affido materialmente condiviso, cioè con tempi di accudimento similari tra i due genitori.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Una formula che presenta anche il vantaggio di far crollare drasticamente la conflittualità tra i genitori che si separano rendendo l’ambiente familiare molto più sereno, posizionandoli al centro della coppia genitoriale.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">E’ la serenità per il minorenne l’obiettivo che le associazioni come la nostra intendono raggiungere: diritto alla bigenitorialità, tempi di accudimento equipollenti, mantenimento diretto.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Idea di cui dovrebbe essere portatore un autentico movimento femminista, che noi auspichiamo e con cui vorremmo collaborare: i genitori devono essere gravati di pari responsabilità nella cura, educazione e mantenimento dei figli, anche se separati.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Si parla pertanto della realizzazione di un’autentica parità genitoriale, concordata e compatibilmente con gli impegni lavorativi e non dei due genitori.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Un bel balzo avanti rispetto ad un affido di default.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Esclusi i casi, in cui siano presenti reali e accertate violenze fisiche o abusi, fortunatamente molto pochi in Italia: aspetti questi già trattati dal codice penale, non dalle leggi civili, e perseguiti da norme molto severe.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">L’affido Condiviso, inoltre, è legge da migliorare tenendo presente che il bambino che perde la frequentazione di un genitore, perde anche i nonni di quel ramo genitoriale, aspetto niente affatto secondario al quale alcuni tribunali, ben consapevoli, pare stiano sensibilizzandosi prestando attenzione crescente.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Una cultura madre centrica, inoltre, posiziona la figura femminile in una dimensione con ridotti tempi da dedicare alla propria emancipazione completamente fuori dalle logiche sociali ed economiche per l’indipendenza e l’autonomia della persona.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Una donna ridotta a figura unica e centrale nella cura dei figli, a cui tutto è dovuto, è la nemesi di ogni rivendicazione femminista.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="background-color: white; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word;"><div dir="auto" style="color: #050505; font-size: 15px; text-align: justify; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: times;">Mauro Lami, presidente</span></div><div dir="auto" style="text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: times;"><span style="font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">mauro.lami@virgilio.it</span></span></div></div>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-39225211978524337832020-08-19T06:59:00.008-07:002021-01-13T06:56:23.754-08:00Colibrì diventa Organizzazione di Volontariato<p></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"> </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-8ekecw0uHwM/Xz0tnlLqYXI/AAAAAAAADjE/OGAqZEHyz10_Wp_kp1spaXjDuxr-8B38ACLcBGAsYHQ/s763/LogoColibri%25CC%2580ODV.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: times;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="763" height="78" src="https://1.bp.blogspot.com/-8ekecw0uHwM/Xz0tnlLqYXI/AAAAAAAADjE/OGAqZEHyz10_Wp_kp1spaXjDuxr-8B38ACLcBGAsYHQ/w262-h78/LogoColibri%25CC%2580ODV.png" width="262" /></span></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><span style="font-family: times;"><div style="text-align: justify;"><h3><span style="font-size: x-small;">19 Agosto 2020</span></h3>Le recenti norme nazionali che inducono le associazioni ad organizzarsi rispetto al RUNT, prevedono una riorganizzazione formale di quelle associazioni già esistenti e sparse sul territorio italiano che devono riqualificarsi o costituirsi ex novo secondo le tre principali e riconosciute sigle: ODV; organizzazione di volontariato ed APS; associazione di Promozione Sociale o Associazione Culturale, fra queste, alcune già appartenenti storicamente al Coordinamento interassociativo Colibrì. Giunge così l'occasione anche per Colibrì stesso di riorganizzare Statuto e organico.</div></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Colibrì diviene ufficialmente Odv e si ricompone con associazioni in regola con le nuove normative, offrendo comunque riparo anche a quelle <i>Culturali </i>che, seppur senza rappresentatività nei tavoli istituzionali, continuano ad offrire la loro opera alla società e desiderano di essere parte qualificata e qualificante di un Coordinamento nazionale e internazionale da anni riconosciuto. </span><span style="font-family: times;">Questa occasione ci è utile per riorganizzarci in modo organico ed iniziare ex novo, con associazioni radicate sui territori di appartenenza, intenzionate a fare rete e mantenere fede alla nostra mission di tutela dei diritti dei minori, con uno sguardo rivolto alla società che manifesta difficoltà in ambito separativo o nella tutela della genitorialità, ma anche per promuovere la cultura bigenitoriale in quanto diritto dell'infanzia nel mantenere relazioni il più equilibrate possibili con mamme e papà, seppur separati e con tutti i rami parentali.</span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;">Ad oggi le associazioni Odv ed Aps:</span></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">- </span><span style="font-family: times;"><a href="http://www.papaemammeseparati.it/dove-siamo.html" target="_blank"><b>Mamme e Papà Separati Novara </b>Odv</a></span><span style="font-family: times;"> - <i>Novara</i></span></div><span class="s1" style="font-kerning: none;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">- </span><span style="font-family: times;"><a href="https://genitorisottratti.it/" target="_blank"><b>Genitori Sottratti </b>Odv</a></span><span style="font-family: times;"> </span><span style="font-family: times;">- <i>Bologna</i><br /></span><span style="font-family: times;">- </span><b style="font-family: times;"><a href="https://www.associazioneperseo.it/" target="_blank">PERSEO</a></b><span style="font-family: times;"> (CAV) Centro Antiviolenza Maschile </span><span style="font-family: times;">Aps</span><span style="font-family: times;"> - <i>Milano</i></span></div></span><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-family: times;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"></span></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;">- <b><a href="https://www.facebook.com/Centroantiviolenzasullepersone/" target="_blank">CASPER</a></b> (CAV) Centro Antiviolenza Odv - </span></span><span style="font-family: times;"><i>Vado Ligure</i></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;">- <a href="https://www.associazionefamily.com/" target="_blank"><b>HELP FAMILY </b>Aps</a> - <i>Roma</i></span></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;">- <a href="https://www.papaseparatiliguria.it/" target="_blank"><b>Papa separati Liguria </b>Aps</a> - <i>Vado Ligure<br /></i>- <b><a href="https://www.papaseparatimilano.it/" target="_blank">Papa separati Milan</a>o </b>Aps- <i>Milano</i></span></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: times;">- <a href="https://www.voltoweb.it/papaseparati/chi-siamo/" target="_blank"><b>Papa Separati Torino </b>Odv</a><b> </b> - <i>Torino</i><br /></span><span style="font-family: times;">- </span><a href="https://www.facebook.com/AssociazionePapaSeparatiAsti/" target="_blank"><b style="font-family: times;">Papa Separati Asti </b><span style="font-family: times;">Odv</span></a><span style="font-family: times;"> - <i>Asti</i></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;">Aderiscono anche le associazioni Culturali:</span></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;">- <b><a href="https://www.figlipersempre.com/" target="_blank">Figli per Sempre Nazionale</a></b> - <i>con varie sedi in italia</i></span></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><span class="s1" style="font-kerning: none;">- <b><a href="https://www.facebook.com/Associazioneflage/" target="_blank">Flage</a></b></span> - <i>Cagliari</i></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><span class="s1" style="font-kerning: none;">- <a href="https://www.facebook.com/BambiniStrappatiOfficial/" target="_blank">#<b>BambiniStrappati</b></a></span> - </span><i style="font-family: times;">Milano</i></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;"><br /></span></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;">Le associazioni che aderiranno al Coordinamento Colibrì, dopo questa data, saranno integrate progressivamente. </span></span><span style="font-family: times;"><span class="s1" style="font-kerning: none;">Abbiamo rappresentanti </span></span><span style="font-family: times;">su Roma </span><span class="s1" style="font-family: times; font-kerning: none;">nonchè </span><span class="s1" style="font-family: times; font-kerning: none;">sparsi sul territorio nazionale. </span><span style="font-family: times;">Possiamo contare inoltre sulla collaborazione di vari profili professionali, </span><span style="font-family: times;">Avvocati, Psicologi, etc.,</span><span style="font-family: times;"> che condividono il tema della Bigenitorialità e della tutela minorile in linea con i principi fondatori di Colibrì, <u>pur doverosamente ricordando al lettore che Colibrì è una rete di Associazioni e non di persone.</u></span></p><p class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-family: times; font-kerning: none;"><i>Invitiamo le associazioni che volessero aderire alla nostra Rete, a compilare in ogni sua parte il modulo di adesione: </i></span><a href="https://forms.gle/Vb5QupQiujAdaMvb6" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(4, 46, 238); font-family: times;">https://forms.gle/Vb5QupQiujAdaMvb6</a><span style="font-family: times;"> </span><i style="font-family: times;">e versare a seguire la quota annua (anno solare) di euro 100,00. </i></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-family: times; font-kerning: none;"><b>NB: </b><i>La lettera di adesione va compilata obbligatoriamente <u>on line al link indicato</u>.</i></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(4, 46, 238); color: #042eee; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;">Dati versamento/bonifico</span></span></p><p class="p4" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 13px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;"><b>Intestatario:</b> COLIBRI COORD INTERASS LIBERE INIZ PER LA BIGE</span></span></p><p class="p4" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 13px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;"><b>IBAN: </b>IT 31 E 05018 01400 000011569399 - <b>BIC:</b> CCRTIT2T84A</span></span></p><p class="p5" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 13px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><b>PRECISARE</b> : Anno + </span><span class="s2" style="font-kerning: none; text-decoration-line: underline;">Nome Associazione + Città sede</span><span class="s1" style="font-kerning: none;">.</span><span class="s1" style="font-kerning: none;"></span></span></p><p class="p5" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 13px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;"><br /></span></span></p><p class="p5" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-size: 13px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; text-align: justify;"><span class="s1" style="font-kerning: none;"><span style="font-family: times;">Provvederemo ad aggiornare gli elenchi associativi di volta in volta. </span></span><span style="font-family: times;">Per ulteriori informazioni: </span><span class="s1" style="font-family: times; font-kerning: none;"></span><a href="mailto:info@colibri-italia.it " rel="nofollow" style="font-family: times;" target="_blank"><span class="s1" style="background-color: #f6f7f8; color: #373e4d; font-kerning: none; text-shadow: rgba(255, 255, 255, 0) 0px 1px 0px;">info@colibri-italia.it</span><span class="s2" style="color: #373e4d; font-kerning: none; text-shadow: rgba(255, 255, 255, 0) 0px 1px 0px;"> </span></a></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-45303050021416753262020-05-12T03:06:00.000-07:002020-05-13T06:20:33.293-07:00Colibrì interlocutore per l'associazionismo e le istituzioni<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-C2AG2mq5Hw0/Xrp0hc1sfsI/AAAAAAAADgw/qcBsn6S3K1Io7Xd11znjFakGNqZd0yTSQCLcBGAsYHQ/s1600/figliegenitori.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="345" data-original-width="283" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-C2AG2mq5Hw0/Xrp0hc1sfsI/AAAAAAAADgw/qcBsn6S3K1Io7Xd11znjFakGNqZd0yTSQCLcBGAsYHQ/s320/figliegenitori.png" width="260" /></a></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<br />
Rappresentare come nel nostro caso tante associazioni di genitori separati, diverse per storia, vissuti e luoghi di appartenenza, significa rispettare ogni inclinazione politica, posizionando il tema della Bigenitorialità in una visione condivisa, trasversale, non politicizzata e nel rispetto di tutti.</div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
Ciò che ci accomuna invece è la nostra disponibilità di associazioni composte da uomini e donne, nell’essere pronti ad occuparci dei nostri figli in un ottica di opportunità reciproca, di crescita, di realizzazione delle rispettive vite genitoriali e private.</div>
<div class="p2" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; min-height: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
L’emancipazione delle donne e madri passa anche attraverso la disponibilità di quel TEMPO utile da dedicare al lavoro, alla carriera, ai vari progetti, ed in questo i padri sono collaborativi dedicando compatibilmente<span class="Apple-converted-space"> </span>il loro tempo e lo stesso possiamo dire a parti inverse. Il dialogo responsabile fra le parti è un obiettivo che perseguiamo da sempre.</div>
<div class="p2" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; min-height: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
Intravvediamo un grande valore di rispetto reciproco ma prima di tutto nei confronti dei diritti dell’Infanzia, per i quali ci rendiamo disponibili alla crescita dei nostri figli che rappresentano la vera parte debole della famiglia che si scompone e si riorganizza in altro modo.</div>
<div class="p2" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; min-height: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
Perseguendo i nostri obiettivi ed istanze e ci rivolgiamo indifferentemente a tutti i partiti dell' arco costituzionale, consapevoli di essere interlocutori specializzati e che rappresentiamo contemporaneamente anche una grande fetta di società ma anche di elettorato. <br />
<br />
Se è vero che la politica ha il compito di cogliere gli interessi della società e degli elettori, è altrettanto vero che, laddove COLIBRI’ trova spazi di attenzione alle proprie tematiche e disponibilità al dialogo, diviene un ottima interfaccia per chiunque. <br />
La nostra mission è quella di valorizzare la Bigenitorialità, fare rete con gli associati e confrontarsi sui temi separativi e sull'affido dei minori. Chiunque intercetti le nostre istanze, non solo comprenderà le ragioni del "mondo separativo in relazione all'infanzia" ma potrà rappresentare poi a sua volta una Società responsabile, di dimensioni considerevoli.<br />
<br />
In COLIBRI' individuiamo di volta in volta gli interlocutori istituzionali ai quali evidenziare le nostre necessità e indicazioni. Organizziamo convegni ed eventi sul territorio nazionale da un decennio, grazie al nostro apporto sono nati vari disegni di legge rivolti alla migliore politica, quella più attenta alla Società di oggi e di domani.</div>
<div class="p2" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; min-height: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
Da parte delle Associazioni, appartenere al Coordinamento Colibrì significa avere chiaro il senso dell'associazionismo organizzato. Significa appartenere ad un Coordinamento che come interlocutore unico rappresenta tutte le associazioni afferenti nel tutelare i diritti di tutti i bambini e dei nostri figli. Da parte di Colibrì significa, dialogare, comprendere, accogliere, aiutare a crescere le associazioni.</div>
<div class="p2" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; min-height: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
Le realtà associative afferenti a Colibrì, devono essere iscritte agli albi regionali, in linea con le regole imposte all' associazionismo e vivere una vita associativa organizzata e regolarizzata. Conoscere il valore di operare in rete ed in sintonia per un tema che coinvolge uomini e donne, bambini, nonni e molto spesso un entourage familiare ben più ampio, composto da fratelli e sorelle che testimoni del fenomeno separativo, osservano la politica in attesa di risposte.<br />
<br />
Ringraziamo tutti coloro che offrono le proprie eccellenze per rendere la nostra mission sempre più efficace e di qualità.<br />
<br />
<a href="https://www.colibri-italia.it/p/associazioni-italiane.html">https://www.colibri-italia.it/p/associazioni-italiane.html</a><br />
<br />
<a href="https://www.colibri-italia.it/p/partners-europei.html">https://www.colibri-italia.it/p/partners-europei.html</a></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="p1" style="font-size: 12px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<br /></div>
Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-90926734926654025142020-04-28T08:44:00.002-07:002020-04-28T08:44:22.236-07:00Figli al tempo del Covid 19, #NOICISIAMO<h4 style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Times; font-weight: normal;">28 Aprile 2020</span></h4>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond;">Esiste un senso di responsabilità che supera lo screzio e, in alcune separazioni, trova un suo spazio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond;">L’ “<i><b>Assunzione di responsabilità genitoriale</b></i>”. Essere cioè, mentalmente e fisicamente, accanto ai figli orientando l’esercizio della propria genitorialità, a prescindere dalle condizioni dettate nei provvedimenti di separazione o divorzio. Una genitorialità non livellata “a ribasso” e schiacciata sulla regolamentazione dei tempi di permanenza e sui diritti di visita.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond;">Mettere al centro della propria giornata di genitore le esigenze dei figli, provare ad evitare quella ricreazione perenne in cui inevitabilmente o si adagiano, chiusi nelle loro camere, sdraiati sul letto con lo <i>smartphone</i> tra le mani, o in cui, specialmente i più grandi, si sentono costretti: il naso puntato verso il <i>tablet</i>, a cercare una serie che valga la pena guardare, quando non si può andare a dormire prima delle tre… domani non c’è scuola.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond;">Il riconoscimento di questo obbligo morale nei confronti dei figli diviene condizione necessaria per sviluppare una consapevolezza che permetta ai nostri bambini e ragazzi di crescere nel pieno dei loro diritti, nella maggiore serenità possibile (<a href="https://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/garante-INFANZIA/documenti/CONVENZIONE-NY.pdf" style="color: purple;">Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, NewYork 1989</a>).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond;">Ci conforta a tal proposito la dichiarazione del Garante dell’Infanzia, contenuta nella nota al Presidente del Consiglio dei Ministri del 24.03.2020, che arriva in pieno clima di Covid-19. Un invito alla responsabilità genitoriale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond;">Questi ha affermato inoltre, in risposta alla rubrica “<i>I figli di genitori separati o divorziati” </i>che <i>“è importante che entrambi i genitori supportino i figli e collaborino tra di loro per trovare soluzioni rispondenti al loro superiore interesse. I bambini e i ragazzi hanno bisogno di sapere di essere nei pensieri dei loro genitori, di poter fare affidamento su di loro e di mantenere rapporti con entrambi. </i>Pur riconoscendo che<i> “ogni situazione ha le sue peculiarità, ogni separazione ha le sue regole” </i>ricorda che<i> “questo è il momento di far ricorso al buon senso e riscoprire quel profondo sentimento di protezione nei confronti dei figli. I bambini e i ragazzi hanno il diritto di essere ascoltati, i genitori hanno la responsabilità di intercettare i loro bisogni. È fondamentale che i figli mantengano i rapporti con entrambi, seppure a distanza. Quando questo periodo sarà finito tutti, ma i bambini e i ragazzi in particolare, avranno bisogno di elaborare ciò che è accaduto</i>”.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-plg2EXpGydc/XqhPN120FAI/AAAAAAAADgA/NYXjHJVdE3A7IIwMskRDU_TPidINphk6gCLcBGAsYHQ/s1600/mama.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1600" height="160" src="https://1.bp.blogspot.com/-plg2EXpGydc/XqhPN120FAI/AAAAAAAADgA/NYXjHJVdE3A7IIwMskRDU_TPidINphk6gCLcBGAsYHQ/s320/mama.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond; font-size: 12pt;">Entrambi i genitori affidatari dunque, senza alcuna esclusione e pariteticamente. Un futuro fatto di genitorialità consapevole è l’auspicio di tutte le associazioni di genitori separati che riconoscono il personale fallimento “coniugale”, ma al contempo, disconoscono con fermezza ogni forza volta a sminuire i valori genitoriali.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond;">Possiamo interpretare i nostri doveri alla luce di una rinnovata responsabilità genitoriale, più consapevole affinché questa possa diventare il cardine e il sostegno della società del futuro, appianando le disarmonie fra i generi e migliorando così la qualità della vita dei figli innanzitutto e anche dei genitori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Garamond;">Esserci, <i>da</i> genitori, significa cura e visione della vita quotidiana dei figli. Esserci, <i>per i</i> genitori, significa consentire a entrambi di avere intanto, e poter gestire, quindi, una vita lavorativa nel rispetto reciproco, il cui <i>humus</i> deve prendere le mosse da un riformato diritto di famiglia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Cambria; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 10pt; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Garamond;">#NOICISIAMO - </span></b><span style="font-family: Garamond;">I Papà e le Mamme consapevoli esistono.<b><o:p></o:p></b></span></div>
Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-25010781593078561582020-03-18T12:53:00.001-07:002020-03-18T12:55:20.903-07:00Al Ministero dell'Economia e Finanze<div class="MsoNormalCxSpFirst" style="background: white; margin-bottom: 11.25pt; text-align: left;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 14pt;">In seguito all'inasprimento delle condizioni restrittive legate all'emergenza Corona virus, avvertiamo un problema di carattere economico in seguito a molteplici segnalazioni ricevute e riteniamo utile inviare una comunicazione al </span><span style="background-color: transparent; font-family: "times new roman"; font-size: 18.6667px;">Ministero dell’Economia e delle Finanze. Una comunicazione affinchè sia noto il carattere emergenziale legato anche allo stato delle famiglie meno abbienti famiglie.<br />Colibrì è consapevole che la procedura necessaria affinchè lo Stato possa agire misure utili e immediate, non dipende solamente dalla nostra segnalazione, ma è nostro dovere assolvere al compito di interfaccia fra società e istituzioni in ambiti legati all'infanzia e alle famiglie e segnalare le necessità.</span></div>
<div class="MsoNormalCxSpFirst" style="background: white; margin-bottom: 11.25pt; text-align: left;">
<span style="background-color: transparent; font-family: "times new roman"; font-size: 18.6667px;">Chiediamo</span><br />
<span style="background-color: transparent; font-family: "times new roman"; font-size: 18.6667px;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: "Times New Roman"; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-size: 14pt;">Interventi normativi urgenti volti alla sospensione delle segnalazioni alla Centrale Rischi per coloro che, con figli a carico, risultano segnalati per debiti non superiori ad € 20.000,00, al fine di agevolare l’accesso al credito, anche con una tolleranza di sconfinamento del conto corrente sino all’importo di € 5.000,00, così da consentire un piano di rientro sostenibile del debito per le famiglie beneficiarie a decorrere da dicembre 2020.</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormalCxSpFirst" style="background: white; margin-bottom: 11.25pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 14pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormalCxSpFirst" style="background: white; margin-bottom: 11.25pt; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Rur27s8HPL4/XnJ8SJVV4BI/AAAAAAAADfc/sGLTVOydHNQvxcfDHCc2xIKoV4gzmhjFgCK4BGAYYCw/s1600/istanzaMinisteroeconomia.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-Rur27s8HPL4/XnJ8SJVV4BI/AAAAAAAADfc/sGLTVOydHNQvxcfDHCc2xIKoV4gzmhjFgCK4BGAYYCw/s320/istanzaMinisteroeconomia.jpg" width="220" /></a></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="background: white; margin-bottom: 11.25pt; text-align: left;">
<br /></div>
Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-44201389604070474682020-03-12T09:48:00.002-07:002020-03-12T09:48:26.630-07:00Monitoraggio strutture di ricovero minori in costanza di virus<div class="p1" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: center;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">Perugia 12 marzo 2020</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">Ill.mo</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">Ministro della Giustizia</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">Segreteria del Ministro</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;"><b>Alla c.a. della Dott.sa Valentina Caravaggi</b></span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;"><b>OGGETTO: </b></span><span class="s2" style="font-kerning: none; text-decoration-line: underline;"><b>Istanza urgente di monitoraggio sanitario delle strutture di ricovero dei minori e d’informazione dei familiari in costanza di COVID-19.</b></span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">La presente per conto del <b>Coordinamento Interassociativo Libere Iniziative per la Bigenitorialità e le Ragioni dell’Infanzia “Colibrì”</b> (C.F.: 92099780097), in persona della Responsabile Area Minori e Case Famiglia – Centro Italia, Signora <b>Loredana Greco</b> (C.F.: GRCLDN70R49H501I) nata a Roma il 09.10.1970, residente in via Vetulonia n. 56 00183 Roma, per rappresentare quanto appresso.</span></div>
<div class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">In queste ore “Colibri” sta ricevendo plurime sollecitazioni di aiuto da parte dei genitori di minori ricoverati in strutture anche sanitarie o in affidamento extrafamiliari di cui non riescono ad avere notizie, in merito al Loro stato di salute, in costanza di emergenza epidemiologica da COVID -19.</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">Per quanto sopra,</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;"><b>CHIEDE</b></span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;"><b>di predisporre con urgenza una rete di collaborazione e comunicazione con tutte le figure di riferimento</b>, Tribunali per i Minorenni, Tutori, Curatori, Servizi Sociali ecc., affinché le famiglie possano essere prontamente informate sullo stato di salute dei propri figli, <b>nonché di disporre controlli sull’applicazione delle misure di prevenzione e sicurezza nelle varie strutture di ricovero di minori, anche diversamente abili.</b></span></div>
<div class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">Ringraziando anticipatamente della Vostra certa collaborazione, restiamo a disposizione.</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">Con osservanza,</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<br /></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;"><i>Coordinamento Interessociativo Libere Iniziative per la Bigenitorialità e le Ragioni dell’Infanzia “Colibrì”</i></span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;">Responsabile: Loredana Greco Colibrì Italia</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); font-family: "Times New Roman"; font-size: 19px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-kerning: none;"> </span><span class="s1" style="font-kerning: none;">Legale: </span>Avv. Valeria Passeri</div>
Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-72799850219280837782019-11-14T03:19:00.002-08:002019-11-14T03:21:08.945-08:0014/11/2019 > Comunicato Stampa<style type="text/css">
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<br />
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<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: -14.2pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 7.1pt;">
<span style="font-family: "times"; line-height: 150%;">14 Novembre 2019<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: -14.2pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 7.1pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times"; line-height: 150%;">> COMUNICATO STAMPA</span></b><span style="font-family: "times"; line-height: 150%;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: -14.2pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none; text-indent: 7.1pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;">Il Coordinamento interassociativo <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">COLIBRÌ</b> è assolutamente consapevole che il senatore Pillon può
essere non amato per alcune sue visioni di vari temi laceranti della nostra
società <u>ma sul tema dell’affido dei minori ci ha visto più lungo e più chiaro</u>
di tanti politici che fino ad oggi non hanno osato spostare l’asticella per
timore di perdere consensi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;">Pillon ha afferrato perfettamente che il conflitto che
nasce in seguito alle separazioni può essere spento. Basta rispettare il
diritto dei minori di mantenere due genitori anche dopo la loro separazione.
Parliamo di Bigenitorialità o di Cogenitorialità, le parole non cambiano la
sostanza. Al netto di tutte le posizioni che non riguardano l’affido dei
minori, possiamo esprimerci con la certezza che il testo del disegno di legge
735 proposto dal senatore Pillon e sottoscritto da vari senatori e senatrici,
sia della Lega che del M5S, può essere solo migliorato, ma nella sostanza tocca
veramente i punti chiave per garantire un miglior sviluppo psico-fisico ai
nostri ragazzi ed equiparare uomini e donne, padri e madri al cospetto dei
propri figli e renderli migliori, aggiornando indispensabilmente la riforma del
diritto di famiglia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>L’aspetto
ripetitivo che viene evidenziato dei movimenti pseudo femministi riguardo le
ingiustizie che toccherebbero alla sfera femminile, come ad esempio
l’imposizione del mantenimento alle madri uguale ai papà. Questo dimostra che
le pseudo femministe non hanno affatto letto il testo di legge. Tante fake news
propagandate per accrescere crediti dalle masse che senza leggere nulla si
fidano di “parole d’ordine e slogan”. Il concetto di proporzionalità
contributiva ad esempio, <u>è legato alla possibilità dei singoli genitori</u>
non come dichiarano le donne dell’UDI. Ma di fake news diffuse come verità sono
ricolmi i comunicati pseudo femministi che fanno barricate sul diritto dei
minori, contrari a rendere entrambi i genitori disponibili per i loro figli in
modo paritetico. Atteggiamento questo oscurantista ed ostile a quella
indispensabile emancipazione presente negli altri Paesi europei <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">che
la sinistra ovunque ha sospinto</i></b> e a cui nel nostro Paese,
inspiegabilmente, ha contrapposto invece massime resistenze. <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Non
sarà che</i></b> le donne italiane che si riconoscono nei movimenti pseudo
femministi, in realtà temono di perdere i privilegi di una secolare tradizione
a dispetto del diritto di ogni figlio ad avere due genitori e quattro nonni? <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Non
sarà che</i></b> proprio quel femminile in realtà stia vivendo una sostanziale incapacità
di crescita civile morale e umana?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ma la vera
domanda da porsi è questa:</span></i></b><span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"> - Quante
donne italiane si riconoscono realmente nell’UDI o nei movimenti femministi?- A
giudicare dai risultati delle ultime sfide elettorali <u>ben poche</u> e anche
la percezione del mondo “separativo” che Colibrì rappresenta, è ben altra. <u>E
se non abbiamo il polso noi che abbiamo associazioni dal nord al sud del Paese
escludendone altrettante sparse nei Paesi europei</u>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">chi altro può averlo?</i></b>
Quando come genitori leggiamo tratti evolutivi indispensabili nel disegno di
legge proposto dal Senatore Pillon, pur se perfettibile, compiamo una lettura <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">assai
più omogenea e socialmente vasta</i> </b>di quella politicizzata pilotata dall’<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">UDI</i></b>
o dai vari <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">focolai pseudo femministi,</i></b> perché <u>le associazioni
rappresentano la società intera e lo spettro politico al completo, da sinistra
a destra</u>. <br />
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>È dunque un problema sociale o politico?</i></b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Noi
crediamo assolutamente sociale.</b></i> </span><span style="color: #1c1e21; font-family: "times"; font-size: 11.0pt;">Ci si meraviglia altresì dell'improvvisamente arzilla
componente sindacale, vieppiù attenta a lottare per battaglie ormai lontane dai
problemi concreti dei lavoratori e, soprattutto, delle lavoratrici che, in
questi anni di precarizzazione e demolizione sistematica delle garanzie a
tutela del posto di lavoro (job's act) e del welfare sanitario e familiare,
hanno preso atto della totale rinuncia alla lotta di classe in favore di
certamente "più confortevole" lotta di genere. La mostrificazione del
50% dei lavoratori maschi, presumibilmente anche tesserati riconducibili ai tre
sindacati, sacrificati sull'altare modaiolo del meetoismo in nome di una
millantata rappresentanza femminile non autorizzata - e la evidente
strumentalizzazione del restante 50% di lavoratrici, è sintomatico del
fallimento sociale dei sindacati, ormai involucri vuoti, pronti ad essere
riempiti di contenuti dettati da altri "padroni".<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #1c1e21; font-family: "times"; font-size: 11.0pt;">È maledettamente urgente raggiungere i livelli europei per uscire da uno
sconfortante medioevo imposto dalla sinistra conservatrice e per nulla al passo
coi tempi. I nostri figli ce lo chiedono, e non le pseudofemministe né
tantomeno le donne dell’UDI o della CGIL, ma uomini e donne, padri e madri al
passo coi tempi, consapevoli di una giustizia troppo spesso sbilanciata e ben
poco attenta al diritto minorile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;">Roberto Castelli</span></i><span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i><span style="color: #00007d; font-family: "times"; font-size: 11.0pt;">Responsabile Pubbliche relazioni e Comunicazione</span></i><b><i><span style="color: #3e511e; font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"> </span></i></b><span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"> </span><span style="color: #3e511e; font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"><a href="mailto:info@colibri-italia.it">info@colibri-italia.it</a></span><span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"><br />
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Associazioni per la tutela dei minori
aderenti al Coordinamento “Colibrì”</i><br />
<a href="https://www.colibri-italia.it/p/associazioni-italiane.html">https://www.colibri-italia.it/p/associazioni-italiane.html</a>
</span><span style="font-family: "times"; font-size: 11.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<!--EndFragment--><br />
<br />Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-73544412287972750422019-06-28T08:14:00.000-07:002019-06-28T08:44:29.505-07:00Sul Business Minori Fuori Famiglia<div style="text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-NHtskks2HlU/XRYx-BdnJ-I/AAAAAAAADcs/bQd4zeE8m5cbLtld9oYpQBXg99iRMBfqwCLcBGAs/s1600/bimburla300x300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-NHtskks2HlU/XRYx-BdnJ-I/AAAAAAAADcs/bQd4zeE8m5cbLtld9oYpQBXg99iRMBfqwCLcBGAs/s200/bimburla300x300.jpg" width="200" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-size: x-small;"> Le associazioni per la tutela dei minori aderenti al Coordinamento “Colibrì”(https://www.colibri-italia.it/p/associazioni-italiane.html), in seguito ai gravissimi fatti relativi all’indagine “Angeli e Demoni” (che fanno seguito al caso dei “Diavoli della Bassa Modenese”, della medesima matrice delle vicende del Forteto e a innumerevoli storie simili) , e il “caso Veleno” di Reggio Emilia.;<br />Ritengono indispensabile segnalare al Governo e a tutti i membri dei partiti di maggioranza che la sequenza di fatti di cronaca emersi in un arco di tempo ristretto, rappresentano modalità in uso denunciate da tempo e che richiedono alcune fondamentali considerazioni e linee d’intervento.<br />Tra questa la più importante è sicuramente rivolta a fare chiarezza in un sistema rodato e quasi inattaccabile che prosegue la sua attività da anni ( “ma che regge”, come disse Spadafora quando ricopriva il ruolo di Garante dell’infanzia !).<br />Si tratta del Fenomeno dei Minori fuori famiglia già nel mirino di Panorama alcuni anni fa..<br /><br />- Denunciamo meccanismi ed organizzazioni che si sono strutturate con la “gestione economica” dei migranti per finire alle più recenti di Torino su minori italiani estirpati senza leciti motivi dalle loro famiglie come i fatti di cronaca evidenziano (link a fondo pagina)<br />- Riteniamo sia doveroso far emergere con un censimento i numeri delle strutture adibite al conferimento di minori e il numero effettivo dei loro ospiti.<br />- Riteniamo sia necessaria istituire prima possibile delle task force regionali con poteri di controllo e verifica, costituite dalle associazioni “pulite” che si occupano di tutela minori ( ma non di gestione) per ispezionare a sorpresa le strutture di accoglimento dei bambini.<br />- Riteniamo inoltre indispensabile predisporre accertamenti sui capitolati operativi dei Servizi Sociali, importanti parti in causa nella filiera sottrattiva dei minorenni.<br />- Pensiamo infine che mettere al riparo le famiglie rimettendo mano al “diritto di famiglia” è più che mai indispensabile e non è un caso che il centro studi Hansel e Gretel ospitasse sul suo sito accese critiche nei confronti della riforma del Diritto di Famiglia condotta da questa maggioranza parlamentare.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: justify;">
<br />
<span style="font-size: x-small;"></span><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "times"; font-size: x-small; line-height: 150%;">A tali riguardi, alcuni link alla recentissima
cronaca:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: -14.2pt; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "times"; font-size: x-small; line-height: 150%;"><a href="http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2019/06/27/affidamenti-illeciti-di-minori-arresti_891e307a-31bf-475e-bd25-881af0593b48.html">http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2019/06/27/affidamenti-illeciti-di-minori-arresti_891e307a-31bf-475e-bd25-881af0593b48.html</a><a href="https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/-ricordi-che-hai-paura-di-papa-le-domande-e-i-dubbi-per-plagiare-una-bambina_3216998-201902a.shtml">https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/-ricordi-che-hai-paura-di-papa-le-domande-e-i-dubbi-per-plagiare-una-bambina_3216998-201902a.shtml</a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "times"; font-size: x-small; line-height: 150%;"><a href="https://www.reggionline.com/servizi-sociali-della-val-denza-fiore-allocchiello-ora-inchiesta-video/?fbclid=IwAR1FA3Ldr_Dug0Iwc5p-25let9Lqe9sZZAMZAiUJYon9qQAIzdaEdu5ascw">https://www.reggionline.com/servizi-sociali-della-val-denza-fiore-allocchiello-ora-inchiesta-video/?fbclid=IwAR1FA3Ldr_Dug0Iwc5p-25let9Lqe9sZZAMZAiUJYon9qQAIzdaEdu5ascw</a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "times"; font-size: x-small; line-height: 150%;"><a href="https://www.zazoom.it/2019-06-27/reggio-emilia-arrestato-sindaco-pd-di-bibbiano-affidamenti-illeciti-di-minori/5629665/">https://www.zazoom.it/2019-06-27/reggio-emilia-arrestato-sindaco-pd-di-bibbiano-affidamenti-illeciti-di-minori/5629665/</a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "times"; font-size: x-small; line-height: 150%;"><a href="https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/affidi-illeciti-scosse-elettriche-1.4668279">https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/affidi-illeciti-scosse-elettriche-1.4668279</a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "times"; font-size: x-small; line-height: 150%;"><a href="https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/reggio-emilia-falsificavano-carte-per-allontanare-minori-dalle-famiglie-e-darli-in-affido-retribuito-arresti_3216896-201902a.shtml?fbclid=IwAR0CQX4qiOu9uNRfKDiPK-WT7Bjm5knGesN7GudMLlA0YdcgYzjCn0YDlk8">https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/reggio-emilia-falsificavano-carte-per-allontanare-minori-dalle-famiglie-e-darli-in-affido-retribuito-arresti_3216896-201902a.shtml?fbclid=IwAR0CQX4qiOu9uNRfKDiPK-WT7Bjm5knGesN7GudMLlA0YdcgYzjCn0YDlk8</a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "times"; font-size: x-small; line-height: 150%;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b><i><span style="color: #00007d; font-family: "times"; line-height: 150%;">> Responsabile Area Minori Centro Italia</span></i></b><span style="color: #3e511e; font-family: "times"; line-height: 150%;"> </span><b><i><span style="color: #00007d; font-family: "times"; line-height: 150%;">di Colibrì</span></i></b><span style="color: #3e511e; font-family: "times"; line-height: 150%;"><br />
</span><span style="font-family: "times"; line-height: 150%;">Loredana Greco<span style="color: #3e511e;">
> <a href="mailto:grecoloredana@gmail.com"><span style="color: #6b006d;">grecoloredana@gmail.com</span></a> <br />
Amministratore di sostegno<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e Tutore
volontario dei minori fuori famiglia non accompagnati. Trib di PG.</span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b><i><span style="color: #00007d; font-family: "times"; line-height: 150%;">> Responsabile Scientifico di Colibrì<br />
</span></i></b><b><i><span style="color: #3e511e; font-family: "times"; line-height: 150%;"> </span></i></b><span style="color: #3e511e; font-family: "times"; line-height: 150%;">Dr. </span><span style="font-family: "times"; line-height: 150%;">Vittorio Vezzetti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><b><i><span style="color: #3e511e;">Pediatra</span></i></b><span style="color: #3e511e;"> > <a href="mailto:vittoriocarlo.vezzetti@crs.lombardia.it"><span style="color: #6b006d;">vittoriocarlo.vezzetti@crs.lombardia.it</span></a></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b><i><span style="color: #595959; font-family: "times"; line-height: 150%;">Presidente Ass. Figli Per Sempre nazionale</span></i></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b><i><span style="color: #00007d; font-family: "times"; line-height: 150%;">> Vice-Presidente e Responsabile Pubbliche relazioni e
Comunicazione</span></i></b><b><i><span style="color: #3e511e; font-family: "times"; line-height: 150%;"> </span></i></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-family: "times"; font-size: x-small; line-height: 150%;">Roberto Castelli<span style="color: #3e511e;"> > </span><u style="text-underline: #6B006D;"><span style="color: #6b006d;"><a href="mailto:rc@per.rc-comunicazione.it">rc@per.rc-comunicazione.it</a><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></u></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><b><i><span style="color: #3e511e; font-family: "times"; line-height: 150%;">Presidente Ass. Genitori Sottratti a.p.s. </span></i></b><span style="font-family: "times"; line-height: 150%;">Genitori separati per la Bigenitorialità e la
Tutela dei Minori </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt -14.2pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span class="s1" style="font-family: "book antiqua"; font-size: 14px; text-align: justify;"><b><i>Il funzionale distacco del figlio dalla dipendenza materna inizia con lo svezzamento, dai 6/8 mesi ai 14. </i></b></span><span class="s2" style="font-family: "book antiqua"; font-size: 14px; text-align: justify;"><b><i>Tra i 14 mesi e i due anni </i></b></span><span class="s1" style="font-family: "book antiqua"; font-size: 14px; text-align: justify;"><b><i>si matura l’indipendenza progressiva dalla figura materna e grazie alla maturazione della relazione padre-figlio, il bambino acquisisce una rappresentazione stabile di sé stesso e gestisce in modo autonomo l’angoscia da separazione che </i></b></span><span class="s2" style="font-family: "book antiqua"; font-size: 14px; text-align: justify;"><b><i>gli consente di stare con l’uno o l’altro genitore</i></b></span><span class="s1" style="font-family: "book antiqua"; font-size: 14px; text-align: justify;"><b><i> senza timori. </i></b></span></div>
<br />
<div class="p2" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-size: medium; text-align: justify;">
<span class="s1"></span><br /></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; text-align: justify;">
<span class="s1"><b><i>la figura paterna svolga funzioni fondamentali a partire dal primo periodo post natale ed il suo ruolo si rivela essenziale per il miglior sviluppo del figlio, determinante alla sua fase di individuazione di sé come individuo “altro”, psichicamente autonomo, in grado di rivolgere l’affettività anche al di fuori della coppia madre-figlio e maturare una capacità verso tutte le altre figure significative per il resto della vita.</i></b></span></div>
<div>
<span class="s1"><b><i><br /></i></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="s1"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-zOgo5yP7yjk/XPtT5GILgnI/AAAAAAAADcM/thqpSfEbUmUL0whFKfDDUnz3RU_6LE8LQCLcBGAs/s1600/pa%25CC%2580-fiol.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="400" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-zOgo5yP7yjk/XPtT5GILgnI/AAAAAAAADcM/thqpSfEbUmUL0whFKfDDUnz3RU_6LE8LQCLcBGAs/s320/pa%25CC%2580-fiol.jpg" width="320" /></a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p6" style="text-align: center;">
<span class="s1"><b>Lo sviluppo affettivo nel bambino</b></span></div>
<div class="p5">
<br /></div>
<div class="p7">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s2">L’esiguo tempo insieme al padre non favorisce nei bambini lo sviluppo di uno stile di attaccamento sano e sicuro nei confronti della figura paterna e ciò può creare in essa una frattura biografica che può incidere sul suo senso di sicurezza e rappresentazione di sé.</span><span class="s1"> Si verifichi, mediante la letteratura vigente (autori Bowlby, Winnicott, Stern, Mahler, Steele e a tal proposito si consultino libri come “<i>La teoria dell’attaccamento</i>”, “<i>Costituzione e rottura dei legami affettivi</i>” e “<i>Una base sicura</i>” e “<i>Dalla culla alla tomba</i>”, “<i>Sviluppo affettivo e ambiente</i>”), come lo <i>stile di attaccamento</i> rivesta un ruolo centrale nell’individuo, influenzando lo sviluppo della sua personalità. Non è solo la figura materna (quando idonea) ad essere importante per il sano sviluppo di uno stile di attaccamento adeguato, anzi, la figura paterna riveste un ruolo altrettanto centrale: promuove nel bambino (e secondariamente aiuta a superare) una fase di sviluppo importantissima, detta “<i>fase di individuazione e separazione</i>”. Questa fase permette al bambino di riconoscersi come individuo altro, separato dalla figura materna: spiegato in altri termini, tale fase favorisce la regressione materna incoraggiando la separazione, condizione essenziale e necessaria per evitare e impedire la fusionalità con la madre. Tale fusionalità non permetterebbe al bambino di essere psichicamente autonomo da quella figura e favorirebbe in seguito lo sviluppo di una dipendenza emotiva nei confronti delle future figure significative (amici/che, compagni/e ecc); pertanto, questa tappa di sviluppo, unicamente promossa dalla figura paterna, risulta fondamentale affinché l’affettività del figlio possa essere guidata verso nuove mete in modo da non diventarne dipendente emotivamente. Il modello teorico al quale si sta facendo riferimento è di matrice relazionale, derivando dalle osservazioni di Winnicott (1960) secondo cui i genitori ed i figli esistono solo in relazione reciproca. L’evoluzione della teoria dell’attaccamento assume qui un rilievo di primo piano: la garanzia di una base emotiva sicura nell’infanzia facilita lo sviluppo dell’autostima, delle capacità di funzionare in modo autonomo e di provare empatia per le atre persone (Steele, 1980).</span></div>
</div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p7">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b>Le tappe di separazione durante la prima infanzia</b></span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">Il processo di separazione-individuazione è un vero e proprio percorso che il neonato affronta per <b>differenziarsi dalla madre</b> e trovare il proprio posto nel mondo esterno. Col termine “separazione” si fa riferimento al distacco dal rapporto simbiotico con la madre, mentre l'individuazione è il riconoscimento di sé e delle proprie caratteristiche.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">La Mahler individua <b>4 fasi</b>:</span></div>
</div>
<ol class="ol1">
<li class="li1" style="text-align: justify;"><span class="s1">Tra il quarto e l'ottavo mese il bambino sviluppa la propria <a href="http://www.crescita-personale.it/autostima-psicologia/1759/immagine-corporea-e-autostima/2470/a"><span class="s3"><b>immagine corporea</b></span></a> grazie alle maggiori possibilità di movimento. Queste rende possibile riconoscere e ricostruire l'immagine del proprio corpo.</span></li>
<li class="li1" style="text-align: justify;"><span class="s1">Tra l'ottavo e il quattordicesimo mese si assiste alla sperimentazione: il neonato che cammina e ha maggiori possibilità di movimento decide consapevolmente di avvicinarsi o allontanarsi dalla madre. Ciò gli permette di gestire in modo autonomo <b>l'angoscia della separazione</b>.</span></li>
<li class="li8" style="text-align: justify;"><span class="s4"></span><span class="s1">Tra il quattordicesimo mese e i due anni il bambino passa da momenti di allontanamento e momenti di riavvicinamento dalla madre con il conseguente consolidamento percettivo di sè stesso, se si consolida l’indipendenza relazionale della coppia padre-figlio.</span></li>
<li class="li1" style="text-align: justify;"><span class="s5"></span><span class="s1">L'ultima fase, è chiamata "<b>Costanza dell'oggetto libidico</b>": il bambino di sente veramente separato dalla madre perché ne ha una rappresentazione stabile che gli permette di sopportare felicemente la sua lontananza. Si conclude al terzo anno <b>se ha trascorso serenamente</b> il passaggio indicato al punto 3.</span></li>
</ol>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">IL padre si interpone tra madre e figlio/a: la <b>Legge del Padr</b>e, teorizzata da Lacan, rappresenta quel <i>necessario e impossibile svezzamento</i> dell’infante dal seno e viceversa della madre dalla bocca del lattante (Parat, 1999), perché comporta la rimozione del desiderio materno e l’accesso al simbolo, il mondo, gli altri.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">Il padre è il garante dell’esistenza di un ordine culturale costitutivo del <b>discorso</b>, di cui non è il legislatore onnipotente, perché anch’egli vi si sottomette per diventare un soggetto (Aulagnier, 1975). Escluso dal registro della sensorialità, il padre ha un ruolo metaforico e rappresenta la legge del linguaggio che permette al/la bambino/a di acquisire la sua identità. Egli apre la crescita psicologica infantile alla cultura, alla socialità, all’ordine delle generazioni e alla differenza dei sessi.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">Nella <b>trasmissione del nome</b>, infine, paga il debito con il suo genitore, debito che ora passa al/la figlio/a (Bydlowski, <i>Il debito di vita</i>, 1997) permettendogli di divenire genitore a sua volta, perché lo/a separa dal rapporto incestuoso con la madre, avvicina alla dimensione simbolica, ne sostiene lo sviluppo psichico, si offre come modello di identificazione.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">Dal processo di simbiosi madre-bambino, all’interno del quale viene stabilito un saldo fondamento di esperienza buona e di fiducia di base, si passa gradualmente a un progressivo processo di separazione e differenziazione, ed è la stessa madre ad avere un ruolo basilare nel permettere e facilitare tale separazione (Winnicott, 1958, 1971). Mahler e colleghi (1975), nel loro lavoro sulla separazione/individuazione, hanno ben messo in rilievo come, quando la separazione è in corso e il bambino diviene mobile, i padri comincino a diventare più importanti. «È come se il padre, in quanto padre, fosse trovato lì nel mondo che comincia a essere scoperto» (Wright, 1991, trad. it. pag. 150) come qualcuno che è più chiaramente “altro da me” fin dall’inizio.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">In questo senso, Kenneth Wright, nel suo libro <i>Visione e separazione. Tra madre e bambino</i>, ha ben sintetizzato a mio parere quale sia il ruolo del padre nel facilitare lo sviluppo della struttura psichica del bambino: «il padre aiuta a garantire lo spazio in cui il mondo può essere scoperto ed esplorato» (<i>Ibidem</i>, trad. it. pag. 164).</span></div>
</div>
<div class="p9">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">Indipendentemente dalla declinazione che il concetto di cura ha per la psicoanalisi, il ruolo del padre è centrale, inizialmente per il sostegno dato alla madre, successivamente per la sua funzione di modulatore della separazione all’interno della coppia madre-bambino e per consentire passaggio da legami di tipo diadico a legami di tipo triadico.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">E’ da sottolineare come la figura paterna svolga funzioni fondamentali a partire dal primo periodo post natale ed il suo ruolo si rivela essenziale nella triangolazione edipica della scelta d’oggetto. È anche grazie allo svolgimento della funzione paterna che la diade madre-bambino può adempiere in maniera funzionale al proprio compito evolutivo. Come evidenzia Bollea (1999, <i>Le madri non sbagliano mai,</i> Feltrinelli, Milano) è essenzialmente attraverso la figura paterna che il bambino può evolvere nel suo adattamento al mondo ambiente e lo stabilirsi di una relazione significativa, stabile e sicura consente al figlio di accedere ad un adeguato sviluppo sociale ed emotivo.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">Inoltre, la peculiarità di base della funzione paterna è proprio quella di favorire e promuovere il processo di separazione dalla madre: sia per il maschio, che per la femmina, è necessario un continuo spostamento del legame identificatorio, sia con la madre che con il padre, ma ciò è possibile nel caso in cui l’oggetto genitoriale è strutturato in forma equilibrata, ovvero entrambe le figure possono ricoprire il proprio ruolo forte, libero, ma anche integrato. Al padre è simbolicamente affidato il compito di traghettare gradualmente il figlio dal territorio materno a quello della società favorendo l’emancipazione dall’infanzia e il suo ingresso nel mondo adulto. In altre parole è il padre che contiene e progressivamente delimita quel rapporto stretto e totalizzante esistente tra madre e figlio.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">Viceversa, nei casi in cui la figura paterna non possa svolgere il proprio ruolo, la forclusione del padre conduce all’organizzazione di un oggetto-madre eccessivamente potente, che produce sentimenti di incapacità, di paura, di frustrazione e soprattutto abbandonici e il/ la figlio/a si riempie di sentimenti di Falso Sé, ossia di un’onnipotenza fantasticata, proprio in quanto il padre viene svalorizzato e “sostituito” e all’infante non resterà che cercare un rapporto con la madre che lo liberi dal timore di essere abbandonato.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">Affinché la relazione madre-figlia possa essere “sufficientemente buona”, è necessario che la figura del terzo non sia esclusa, in quanto il terzo rappresenta un separatore, con l’importante funzione di impedire la confusione delle identità e allo stesso tempo di mediare nel rapporto della diade madre-figlia, poiché controbilancia il dominio reciproco tra madre e figlio/a.</span></div>
</div>
<div class="p1">
<div style="text-align: justify;">
<span class="s1">Alcuni autori studiano gli effetti della deprivazione paterna sui minori. Tali ricerche evidenziano che non solo la deprivazione paterna provoca un grave danno al figlio, ma, soprattutto, che il livello di accudimento con cui un genitore si occupa del figlio è direttamente correlato al grado di realizzazione esistenziale del figlio stesso. Tale concetto è ben espresso dalle parole della famosa psicologa Dionna Thompson “la guerra contro il padre è in realtà una guerra contro i figli; il punto non è semplicemente il diritto dei padri o il diritto delle madri, ma il diritto dei figli di avere due genitori che si occupino attivamente della loro vita”.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-22123587551718327302019-03-16T05:21:00.000-07:002019-03-18T03:35:42.858-07:00Sostegno alla riforma dell'Affido Condiviso<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-SPtHWpHO3rw/XIzo335uCaI/AAAAAAAADa8/vP1XKtPyUtQ3fzIms3gIfXd4BcFZ7lVKACLcBGAs/s1600/mani.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="285" data-original-width="283" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-SPtHWpHO3rw/XIzo335uCaI/AAAAAAAADa8/vP1XKtPyUtQ3fzIms3gIfXd4BcFZ7lVKACLcBGAs/s200/mani.png" width="198" /></a></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Marzo 2019 </span></span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br /></span></u></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="color: #660000;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br /></span></u></b></span>
<span style="color: #660000;"><span style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: large; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">COMUNICATO</span></span></span><br />
<span style="color: #660000;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br /></span></u></b></span>
<span style="color: #660000;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">IN
SOSTEGNO AL D.D.L. S 735-2018 SULLA RIFORMA DELL’AFFIDO CONDIVISO:</span></u></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">e al lavoro
costruttivo che la Commissione Giustizia del Senato sta svolgendo, al fine di
pervenire a un D.D.L. unificato, risultante dalla sintesi dei vari disegni di
legge sul tema presentati in questa legislatura, apportando una sintesi che
tenga conto, apportando le opportune modifiche, di tutti i documenti tecnici,
favorevoli o contrari, presentati democraticamente in audizione.</span></i></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><span style="color: #660000;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12.0pt;">Assistiamo da tempo a una massiccia
azione disinformativa, improntata a travisare i punti cardine del disegno di
legge 735.</span></b></span><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="color: #660000;"> </span>Falsità
e infamanti accuse,<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> </b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">frutto di un discredito consapevole
(ideologico, o professionalmente interessato), che ha la finalità palese di
confondere e disorientare la gente, creando ad arte un’opposizione preconcetta,
“pilotata” da una regia strategicamente avversa</i>, che non è affatto
interessata a leggere nel D.D.L. le indicazioni provenienti dall’Europa e dalla
Corte di Giustizia per i Diritti Umani, che hanno più volte condannato le
prassi della “giustizia” separativa del nostro Paese, invitando lo stesso a
adeguare le stesse alle <i style="mso-bidi-font-style: normal;">best practices</i>,
comuni ai paesi socialmente, culturalmente e giuridicamente evoluti. </span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #660000;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 12.0pt;">E’ in gioco il diritto inalienabile
dell’infanzia a una autentica bigenitorialità</span></b></span></span><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">, </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">normativamente introdotta dal legislatore con la</span> <span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #660000;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Legge 54/2006, sostanzialmente disapplicata (falso affido condiviso =
vero affido esclusivo)</b></span>,</span> <span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">nell’ulteriore considerazione che il vero “cambio
di passo” della riforma che verrà non può che essere un contesto di regole
separative eque, per una uguaglianza genitoriale, in senso morale e giuridico,
a oggi ancora lungi da venire a causa di un diffuso pregiudizio antipaterno.</span></span></span></div>
<div style="background: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><span style="font-size: 12.0pt;">L’origine
delle falsità e delle resistenze trova uno dei suoi fulcri all’interno di
Partiti politici, che alle recenti elezioni sono stati sonoramente puniti dagli
italiani, il che ci indica due cose: la prima è che questa alzata di scudi è
uno sbarramento ideologico politicizzato; la seconda, che con l’interesse dei
minori ciò nulla abbia a che fare. Stiamo invece andando nella giusta
direzione, proprio per la natura trasversale (e non partitica, o confessionale)
della riforma, immanente alla Società civile, che noi firmatari rappresentiamo in
quanto Associazioni bigenitoriali di genitori separati italiani, uno dei bacini
sociali<span style="color: #333333;"> più vasti - e più vituperati - di disagio
sociale del Paese.</span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000; font-size: small;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Occorre</span></b><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">un cambiamento di passo normativo e giurisdizionale, verso il
riconoscimento - anche nei procedimenti legali - di diritti civili a oggi negati</b>.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Desiderare di stare accanto ai propri figli,
responsabilmente, anche dopo una separazione, è legittimo, conforme a principi
costituzionalmente garantiti e auspicabile: certo non coincide con la deriva
valoriale di chi mira a una società “liquida” e facilmente disgregabile, come
vorrebbero i detrattori del D.D.L. 735, che obliteri e annichilisca una (e a
volte perfino due) delle figure genitoriali, a fini di svilimento della cellula
fondamentale della Società, la famiglia. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times"; font-size: small; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Ciò, a mente del fatto che l’ottimo sarebbe una
famiglia biologica unita, mentre nel malaugurato caso di un evento separativo è
essenziale che la coppia genitoriale dialogante prosegua per il bene della
prole: lo Stato dovrebbe soltanto fissare le regole e applicarle con equità, per
il benessere sociale e la pacificazione di un’assurda guerra “di genere” per
accaparrarsi privilegi. Siamo certi, pertanto, che</span> <span style="color: #660000;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">nulla cambierà rispetto al
recente passato se, nell’ambito dell’affido dei minori, non si prenderanno
decisioni coraggiose</i></b></span> e determinate a consentire il corretto esplicarsi
della bigenitorialità, quale <i style="mso-bidi-font-style: normal;">passaggio
fondamentale per creare genitori “migliori”,</i> sempre più consapevoli, e
figli più sereni. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times"; font-size: small; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Le Associazioni firmatarie del presente comunicato,
che dal Sud al Nord del Paese sostengono il D.D.L. 735, sono tutte direttamente
coinvolte e in prima linea in una campagna informativa basata su valori
fondanti comuni, e forniscono testimonianza qualificata della <span style="color: #741b47;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">necessità della transizione del sistema
separativo verso una riforma necessaria e urgente</b>,</span> motivo per cui sono in
fiduciosa attesa del testo “unificato” del disegno di legge, che la Commissione
Giustizia elaborerà a breve.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times"; font-size: small; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Dette Associazioni sono anche le prime a testimoniare
il disvalore a livello sociale, anche individualmente deleterio sul piano
psicoaffettivo e financo della salute fisica, prodotto dalla perdita di
continuità affettiva verso i figli, quale fenomeno conseguente all’emarginazione
forzata di uno dei due genitori, come dimostrato dalla stragrande maggioranza
dei provvedimenti, che una colpevole magistratura ha emesso - sia pure con
eccezioni illuminanti - vanificando di fatto per 13 anni il valore intrinseco
della Legge 54/ 2006, definita dalla dottrina “la legge tradita”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times"; font-size: small; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Il D.D.L. 735, oltre a <span style="color: #660000;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">sostanziare in modo più compiuto il concetto fondamentale di diritto
alla bigenitorialità</b>,</span> mette al centro i figli ed il loro bisogno di accudimento
da parte di entrambi i genitori, avvalorato, oltre che dal comune sentire,
anche da molteplici <span style="color: #660000;"><b>studi scientifici internazionali*</b></span>, che chiaramente e
incontrovertibilmente evidenziano le conseguenze negative della perdita di
contatto (o, peggio, della alienazione parentale, o disaffezione forzata che
dir si voglia) con un genitore:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<span style="font-family: "times"; font-size: small; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><b><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">*</span><span style="color: #741b47;"><i>Studi Internazionali metanalitici a supporto</i></span></b>: Suenderhauf
2013 – Nielsen 2014 - <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Vezzetti 2016</span></div>
<br />
<span style="font-size: 12.0pt;">---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------</span><br />
<b><i style="mso-bidi-font-style: normal;">Mauro Lami </i></b><br />
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Presidente Papà Separati
Liguria e protempore di COLIBRI’</i><br />
<br />
<span style="color: #741b47;"><span style="color: #660000;"><b>SOLIDALI verso il DDL A SEGUIRE CONDIVIDONO </b></span><br /><br /><span style="color: #660000;">PER COLIBRI’:</span></span><br />
<span style="color: #660000;">- Ass. Nonne e Nonni penalizzati dalle separazioni Onlus, Roma <br />
- Ass. Genitori Sottratti, Bologna<br />
- Ass. per le Nuove famiglie, Cagliari<br />
- Ass. Figli Contesi, Oristano <br />
- Ass. Papà e Mamme separati Toscana “A Tutela dei Minori” Onlus<br />
- Ass. Aiutiamo le famiglie, Roma <br />
- Ass. Help Family, Roma <br />
- Ass. Genitori Separati insieme per i Figli GESIF Onlus, Friuli Venezia Giulia
<br />
- Ass. Genitori separati e Figli, Torino <br />
- Ass. Genitori Separati, Novi Ligure <br />
- Ass. Figlipersempre Nazionale <br />
- Ass. Figlipersempre, Trentino Alto Adige <br />
- Ass. Figlipersempre, Pavia <br />
- Ass. Figlipersempre Milano, Monza e Brianza<br />
- Ass. Genitori Separati dai Figli, Schio <br />
- Ass. Papà separati, Torino<br />
- Ass. Papà separati & figli, Torino<br />
- Ass. Papà separati, Asti<br />
- Ass. Papà separati Liguria<br />
- Ass. Papà separati, Roma <br />
- Ass. Vater Aktiv, Bolzano <br />
- Movimento femminile per la parità genitoriale- Nazionale </span><br />
<span style="color: #660000;">
</span><br />
<br />
<span style="color: #660000;">ALTRE ASSOCIAZIONI e Movimenti Civici</span><br />
<span style="color: #660000;">
</span><br />
<span style="color: #660000;">- Ass. Mantenimento Diretto - Movimento per l’Uguaglianza Genitoriale<br />
- Ass. Figli Liberi, Bergamo <br />
- Ass. Famiglie Separate Cristiane, Milano <br />
- Ass. Ricerca e Cambiamento, Lazio<br />
- Ass. Papà separati, Brescia<br />
- Ass. Bi.Genitori Diritti dei Minori Onlus, Cremona e Mantova <br />
- Ass. GE.SE. Genitori Separati, Foggia<br />
- Ass. Nessuno tocchi Papà, Bologna <br />
- Ass. Diritto Minori, Milano<br />
- Ass. Papà Separati dai Figli, Puglia<br />
- Ass. Papà Separati, Vibo Valentia<br />
- Ass. Papà separati Milano<br />
- Ass. Genitori Separati dai Figli GESEF, Roma<br />
- Ass. Figli Negati, Roma<br />
- Ass. Papà separati Lombardia, Milano<br />
- Ass. Pater Families, Catania</span><br />
<span style="color: #660000;">
</span><br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<style>
<!--
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</style>Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-84141671495193967992019-02-14T08:00:00.000-08:002019-02-15T00:00:12.244-08:00Ordine Nazionale degli Psicologi: Segnalazione alla Commissione Giustizia del Senato.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-iuwEkYH6eHs/XGKzRoe033I/AAAAAAAADaY/h-V2yKu5WZYFb711E1WmDRZN5Ag4T97rACLcBGAs/s1600/PsicoAlt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="283" data-original-width="283" src="https://4.bp.blogspot.com/-iuwEkYH6eHs/XGKzRoe033I/AAAAAAAADaY/h-V2yKu5WZYFb711E1WmDRZN5Ag4T97rACLcBGAs/s1600/PsicoAlt.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: left;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "times"; font-size: small;">11 Febbraio 2019</span></div>
<br />
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">Segnalazione alla Commissione Giustizia del Senato</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Facendo seguito
all’audizione in data 31/01/2019 del presidente del Consiglio Nazionale degli
Ordini degli Psicologi (CNOP), dott. Fulvio Giardina, e della consigliera
Antonella Bozzaotra, da parte della 2^ Commissione (Giustizia) del Senato della
Repubblica nell’ambito dell’esame dei ddl n. 45, 118, 735 e 837 in tema di
affido di minori, in data 7 febbraio 2019 il CNOP formulava un parere tecnico
sul ddl 735 in materia di affidamento condiviso. <a href="http://www.psy.it/wp-content/uploads/2019/02/Documento-CNOP-Pillon_Parere-II-Commissione-Giustizia.pdf">http://www.psy.it/wp-content/uploads/2019/02/Documento-CNOP-Pillon_Parere-II-Commissione-Giustizia.pdf</a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: justify; text-indent: 7.1pt;">
<span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">In esso veniva riportato: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">“Il luogo prevalente di vita del minore,
soprattutto in età infantile, deve essere uno ed uno solo, unico e
privilegiato. L’interferenza dell’ambiente sul regolare processo di sviluppo
del minore è ampiamente dimostrata dalla letteratura scientifica, al punto da
influenzarne la salute.</i><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Su questa
specifica criticità si segnalava la seguente bibliografia: </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: justify; text-indent: 7.1pt;">
<span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">1) Nielsen, L. (2013). </span><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">Shared
residential custody: Review of the research. American Journal of Family Law,
27(1), 61-71; 2) Zartler, U., & Grillenberger, K. (2017). Doubled
Homes—Doubled Social Ties? Children's Relationships in PostDivorce Shared
Residence Arrangements. Children & Society, 31(2), 144-156; 3) van der
Heijden, F., Poortman, A. R., & van der Lippe, T. (2016). </span><span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">Children's postdivorce residence
arrangements and parental experienced time pressure”</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: justify; text-indent: 7.1pt;">
<span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">Premesso che il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">terzo studio</b> <u>citato non riguarda i minori</u> ma è uno studio
sullo stress dei genitori e che il <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">secondo</b>
è un micro-studio su 14 (quattordici) ragazzini di età compresa fra 10 e 14
anni relativamente allo sviluppo di reti amicali e sociali nei diversi tipi di
affido, la citazione del primo studio <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">RAPPRESENTA
UN FATTO DI INAUDITA GRAVITA’ CHE CI DIMOSTRA IL LIVELLO CUI GLI AVVERSARI
DELLA RIFORMA SONO ARRIVATI NELLA LORO LOTTA.</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: justify; text-indent: 7.1pt;">
<span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">Basti sapere che la studiosa <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Linda Nielsen</b>, leader mondiale nel
campo della ricerca empirica e meta analitica in tema di affidamento dei
minori, la cui serietà il cui rigore scientifico sono riconosciuti a livello
planetario, avvisata dal Presidente dell’European Platform for Joint Custody
Vittorio Vezzetti con cui è da tempo in contatto, <u>reagiva vigorosamente
diffidando</u> il CNOP <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">dall’uso
improprio dei suoi studi che</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">portano
invece a conclusioni opposte a quelle riportate nel documento e richiedendo
scuse per la mistificazione del suo pensiero che, come noto a tutti gli
studiosi internazionali, e’ a favore dell’affido materialmente condiviso e
anche nella forma paritetica, persino nei bambini sotto i tre anni.</b> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-indent: 7.1pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">Di
seguito la lettera inviata dalla Professoressa Nielsen al CNOP</span></i></b><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">
e spedita per conoscenza al Dott. Vezzetti e al Sen. Pillon: </span><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">
</span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="color: #404040; font-family: "times"; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">“It has come to
my attention that my paper </span></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">(Shared residential custody: Review of research, Am J Family Law<u>) is
being cited as evidence that shared physical custody is not in the best
interests of children under the age of three</u>. First, this particular paper
does not make any comments at all about the outcomes for children in shared
physical custody (attached). It is clear that whoever wrote this statement
about my paper did not read the paper. Second, in all of the papers where I
have presented the outcomes for children (see attached), children under the age
of three in shared physical custody have equal to better outcomes than those in
sole physical custody. The person or persons who made these false statements
about my paper need to write an immediate retraction to the committee. Their
retraction should state: "We were completely incorrect in citing Nielsen's
paper as evidence against shared physical custody. She made no such comments in
that paper. In all of Nielsen's reviews of the research, even young children
have equal to better outcomes in shared physical custody than in sole physical
custody. We sincerely apologize to Dr. Nielsen and to the committee for having
made this major error.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>I want this
statement sent to me as well, so that I am assured that the correction has been
made. </span></i><br />
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">
</span></i><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 11.5pt;"></span></i></b>
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 11.5pt;">
Dr.</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 11.5pt;"> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Linda Nielsen</b> Pro</span></i><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 11.5pt;">fessor
of Adolescent & Educational Psychology Box 7266 Winston Salem, NC 27109</span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">TRADUZIONE DELLA
LETTERA DI LINDA NIELSEN AL CNOP</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: justify; text-indent: 7.1pt;">
<span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">"E’ stato portato alla
mia attenzione che il mio studio (Shared residential custody: Review of
research, Am J Family Law) è stato citato come prova che <u>l’affidamento
materialmente condiviso non è nel migliore interesse di bambini sotto i tre
anni</u>. <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Innanzitutto</b>, questo
particolare articolo non fa nessun tipo di commento circa i risultati per i
bambini in custodia materialmente condivisa (in allegato). È chiaro che
chiunque abbia scritto questa dichiarazione riguardo questo articolo non ha
neppure letto l’articolo medesimo. <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Secondo</b>,
in tutti gli studi in cui ho presentato dei risultati per i bambini nelle
diverse modalità di affidamento (vedi allegato), i bambini sotto i tre anni in affidamento
materialmente condiviso sono risultati avere risultati eguali o migliori
rispetto a quelli in custodia materialmente esclusiva. <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">La persona o le persone che hanno fatto queste false affermazioni sulla
mia ricerca devono scrivere una immediata ritrattazione al comitato</b>.<br />
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">La loro ritrattazione dovrebbe indicare</b>:
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">"Siamo stati assolutamente scorretti
nel citare il documento di Nielsen come prova contro la custodia materialmente
condivisa. Infatti in quella ricerca Linda Nielsen non ha fatto assolutamente
commenti del genere. Inoltre in tutte le rivisitazioni critiche della ricerca
(ndr: internazionale) da parte di Linda Nielsen, anche i bambini piccoli hanno
mostrato di avere risultati o uguali o migliori rispetto a quelli in affido
materialmente esclusivo. Ci scusiamo sinceramente con la Dr. Nielsen e con il
comitato per aver commesso questo grave errore”.<br />
<u>Voglio che questa affermazione mi venga inviata, così sarò certa che la
correzione sarà stata fatta.</u></i> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-indent: 7.1pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; mso-ansi-language: EN-US; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"><br />
</span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 11.5pt;">Dr.</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 11.5pt;"> <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Linda Nielsen</b> Pro</span></i><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 11.5pt;">fessor
of Adolescent & Educational Psychology Box 7266 Winston Salem, NC 27109</span><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;"></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: center; text-indent: 7.1pt;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: center; text-indent: 7.1pt;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span lang="EN-US" style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">CONCLUSIONE</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 12.5pt;">Crediamo</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 12.5pt;"> che un evento del genere, nella sua
inaudita gravità di metodo, possa indurre definitivamente gli onorevoli
Senatori a riflettere su quanti interessi e privilegi possano nascondersi
dietro la battaglia contro la riforma dell’affidamento condiviso. </span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 12.5pt;">Segnaliamo</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 12.5pt;"> che lo stato dell’arte circa i
risultati della ricerca scientifica in tema di affidamento condiviso sono già
stati depositati presso la Commissione e sono contenuti nei documenti
depositati dal Dottor Vittorio Vezzetti per conto della Associazione di
Associazioni COLIBRI. <b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span></b></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 12.5pt;">Auspichiamo</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 12.5pt;"> che l’increscioso
episodio serva a dare una doverosa accelerazione ad una riforma attesa da
troppo tempo dalla società italiana.</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 12.5pt;">Con i migliori saluti
e l’augurio di buon lavoro,</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt;">
<br />
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;">Mauro Lami</span></i></b><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;"> <br />
</span></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Presidente Colibrì, Coordinamento Interassociativo
per la Bigenitorialità e le Ragioni dell’Infanzia.</span></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times"; font-size: 13.0pt;"></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-indent: 7.1pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: -7.1pt; text-indent: 7.1pt;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-bdsQFrtMCn4/XFqXZp6A4RI/AAAAAAAADaM/jJEqcY4nQ98UU4zQ1_t0yzgqIZ3-aMApgCLcBGAs/s1600/Ph.Arturo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="400" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-bdsQFrtMCn4/XFqXZp6A4RI/AAAAAAAADaM/jJEqcY4nQ98UU4zQ1_t0yzgqIZ3-aMApgCLcBGAs/s320/Ph.Arturo.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div align="left" class="MsoTitle" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: bold; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: left; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: x-small;">Prof. Arturo Maniaci<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0cm 0cm 3pt; text-align: start; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: x-small;">Professore aggregato di Istituzioni di diritto privato </span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin: 0cm 0cm 3pt; text-align: start; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: x-small;">Dipartimento di Diritto privato e storia del diritto </span><span style="font-size: x-small;">Università degli Studi di Milano</span><br />
<span style="font-size: x-small;">Responsabile Area Legale di Colibrì.</span></div>
<div class="MsoTitle" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 13pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: bold; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: center; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<u style="font-size: 13pt; text-align: right;"><span style="font-size: 12pt; font-weight: normal;"><br /></span></u></div>
<div class="MsoTitle" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 13pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: bold; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: center; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<u style="font-size: 13pt; text-align: right;"><span style="font-size: 12pt; font-weight: normal;">Alla Commissione Giustizia del Senato della Repubblica</span></u></div>
<div class="MsoTitle" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 13pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: bold; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: center; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div class="MsoTitle" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 13pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: bold; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: center; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<u><span style="font-size: 12pt;">OSSERVAZIONI TECNICHE IN RELAZIONE AL DISEGNO DI LEGGE N. 735<o:p></o:p></span></u></div>
<div class="MsoTitle" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 13pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: bold; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: center; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<u><span style="font-size: 12pt;">E AD ALTRI 4 DISEGNI DI LEGGE COLLEGATI (NN. 45, 118, 768, 837</span></u><span style="font-size: 12pt;">)<u><o:p></o:p></u></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">Sommario:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">1.- <i>Genesi e finalità dei disegni di legge in discussione</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">2.- <i>L’attuale sistema in materia di crisi della coppia genitoriale: legge </i>versus<i>giurisprudenza</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">2.1.- <i>Premessa. La ‘rivoluzione clandestina’: dallo Stato legislativo allo Stato giurisdizionale</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">2.2.- <i>Il diritto alla bigenitorialità secondo i giudici italiani</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">2.3.- <i>L’assegnazione e perdita della casa coniugale secondo i giudici italiani</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">2.4.- <i>L’affidamento dei minori a soggetti terzi e la responsabilità genitoriale secondo i giudici italiani</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">2.5.- <i>Il mantenimento diretto secondo i giudici italiani</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">2.6- <i>L’ordine di distrazione di somme dovute da terzi a uno dei coniugi secondo i giudici italiani<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 11pt;">3.- <i>L’urgenza e indifferibilità di una riforma legislativa in tema di affidamento condiviso</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<ol start="1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: -webkit-standard; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; orphans: auto; text-align: start; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;" type="1">
<li class="MsoNormal" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><b><u><span style="font-size: 12pt;">Genesi e finalità dei disegni di legge in discussione</span></u></b><b><span style="font-size: 12pt;">.<o:p></o:p></span></b></li>
</ol>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">I cinque disegni di legge nn. 735, 45, 118, 768 e 837, presentati nel corso dell’attuale XVIII Legislatura, riguardano un tema, quello delle regole relative alla crisi delle coppie con figli, che è trasversale o, quantomeno, meritevole di essere “depoliticizzato” (tant’è che i senatori firmatari di tali progetti di legge appartengono a forze politiche eterogenee, anche estranee alla compagine dell’attuale maggioranza di governo).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Gli istituti giuridici in cui possono sfociare le crisi delle coppie genitoriali (separazione coniugale, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, dissoluzione della convivenza <i>more uxorio</i>), involgono, infatti, diritti fondamentali (come ad esempio quello del minore alla bigenitorialità, all’ascolto, alla effettività della tutela, ovvero quello del genitore alla dignità e alla continuità della relazione affettiva con la prole), profili socio-economici (situazioni reddituali individuali e familiari; condizioni abitative; qualità delle relazioni familiari e sociali; natalità e denatalità; tempo per attività formative, lavorative, sportive e ludiche; spese per beni e servizi), aspetti biomedici e psicologici (problemi di salute psico-fisica di soggetti in età evolutiva; soddisfacimento di bisogni primari, patologie, disturbi mentali e relazionali, stati depressivi e disagi di adulti), nonché problemi in cui sono in gioco voci consistenti del bilancio dello Stato (sanità, assistenza sociale, amministrazione della giustizia).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">I presupposti e le finalità sottese ai disegni di legge in questione possono essere ricondotti e ridotti a un comune denominatore, che emerge anche dalle rispettive Relazioni illustrative: la disapplicazione, o mancata applicazione, di una legge dello Stato (la Legge 8 febbraio 2006, n. 54, contenente “</span><span style="color: black; font-size: 12pt;">Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”</span><span style="font-size: 12pt;">).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Che tale legge, tràdita dal Parlamento al popolo italiano nel 2006, sia stata tradìta, per ben tredici anni (dai giudici e, in parte, dagli avvocati), è un fatto notorio: lo attestano, infatti, anche l’Istituto Nazionale di Statistica</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref1" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[1]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">e </span><span style="font-size: 12pt;">il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref2" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[2]</span></span></span></a>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Nella prassi delle separazioni e dei divorzi che vedono la presenza di figli minorenni, non si è, cioè, ancòra abbandonato nella sostanza il vecchio modello c.d. monogenitoriale, pervenendo all’invenzione giurisprudenziale della stravagante figura del genitore “collocatario”, prevalente o preferenziale, che vede appunto un genitore protagonista nella frequentazione dei figli e di conseguenza nei compiti di cura, educazione, istruzione e assistenza degli stessi, e l’altro genitore, invece, degradato a mero erogatore di un assegno di mantenimento e relegato al ruolo di “visitatore” (lemma il cui etimo evoca significativamente sia l’idea dell’alienità, sia il processo di alienazione, di una delle due figure genitoriali rispetto alla vita quotidiana della prole).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<ol start="2" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: -webkit-standard; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; orphans: auto; text-align: start; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;" type="1">
<li class="MsoNormal" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><b><u><span style="font-size: 12pt;">L’attuale sistema in materia di crisi della coppia genitoriale: legge <i>versus</i>giurisprudenza</span></u></b><b><span style="font-size: 12pt;">.<o:p></o:p></span></b></li>
</ol>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level2 lfo1; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><b><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">2.1.</span></span></b><!--[endif]--><b><span style="font-size: 12pt;">Premessa. La ‘rivoluzione clandestina’: dallo Stato legislativo allo Stato giurisdizionale.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Stiamo assistendo oggi alla discussione circa il testo di vari progetti di legge, la cui genesi e finalità è – come si è visto – quella di sopperire (se e quando diventeranno legge) alla mancata applicazione di una legge già vigente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Si tratta, già sotto tale profilo, di un fenomeno paradossale, prodotto dalla degenerazione dello Stato di diritto liberal-democratico, che registra un progressivo slittamento del potere normativo dal Parlamento alla magistratura, e cioè di quella che un professore tedesco emerito di diritto civile ha efficacemente chiamato ‘rivoluzione clandestina’, dallo Stato di diritto allo Stato dei giudici</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref3" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[3]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">. Ma </span><span style="font-size: 12pt;">la natura clandestina o segreta di tale rivoluzione non è certo idonea a far venir meno, ridimensionare o attenuare la portata o l’effetto di sovvertimento dei principi costituzionali e democratici, fra cui, <i>in primis</i>, quello della separazione dei poteri</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref4" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[4]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Proprio in un settore così nevralgico e delicato come il diritto della crisi familiare, infatti, non sono infrequenti le ipotesi in cui il giudice non rispetta il vincolo del testo normativo e – facendosi portatore di opinioni personali, ideologie, pregiudizi radicati o altri, più o meno ‘nobili’, sentimenti – propone soluzioni tali da superare e persino sventrare i ‘cancelli delle parole’</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref5" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[5]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">consegnàtigli dal legislatore.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Qui di seguito saranno menzionate, a titolo meramente esemplificativo, alcune ipotesi di interpretazione <i>contra legem</i>in materia giusfamiliare</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref6" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[6]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level2 lfo1; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><b><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">2.2.</span></span></b><!--[endif]--><b><span style="font-size: 12pt;">Il diritto alla bigenitorialità secondo i giudici italiani.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Il legislatore, nell’affermare il principio di bigenitorialità, dice che </span><span style="font-size: 12pt;">«il figlio minore ha il diritto di mantenere un <i>rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori</i>, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale <i>da entrambi</i>(…). Il giudice adotta i provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all’interesse morale e materiale di essa. Valuta prioritariamente la possibilità che i minori restino affidati a <i>entrambi</i>i genitori» (art. 337-<i>ter</i>cod. civ.).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">La giurisprudenza, invece, dice che va adottata la regola del collocamento (o dimora) prevalente, coniando un criterio presuntivo basato sulla «mother preference»<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref7" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[7]</span></span></span></a>nei tempi di frequentazione dei figli ed affermando conseguentemente che l’affidamento fisicamente condiviso della prole sarebbe contrario alle «esigenze di stabilità dell’<i>habitat </i>domestico del minore e del diritto di avere una relazione significativa e costante con il genitore collocatario»<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref8" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[8]</span></span></span></a>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level2 lfo1; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><b><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">2.3.</span></span></b><!--[endif]--><b><span style="font-size: 12pt;">L’assegnazione e perdita della casa coniugale secondo i giudici italiani.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Il legislatore dice che «il diritto al godimento della casa familiare viene meno nel caso che l’assegnatario non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o <i>conviva more uxorio </i>o contragga nuovo matrimonio» (art. 337-<i>sexies</i>, 1° comma, 3° alinea, cod. civ.).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">La giurisprudenza, invece, dice che «ai fini dell’assegnazione della casa familiare assume rilievo esclusivamente l’interesse del figlio»</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref9" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[9]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">e – proteggendosi sotto l’ombrello retorico del c.d. interesse del minore dalla altrimenti scrosciante pioggia dogmatica ed esegetica – è arrivata ad affermare che «l’instaurazione di un rapporto <i>more uxorio</i>da parte del coniuge affidatario dei figli minorenni non giustifica di per sé la revoca dell’assegnazione della casa familiare, trattandosi di circostanza ininfluente sull’interesse della prole», che consiste nella «conservazione del proprio <i>habitat </i>domestico»</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref10" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[10]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">, così sponsorizzando un “nuovo” diritto del minore alla trigenitorialità (genitore collocatario, convivente <i>more uxorio</i>del genitore collocatario e, in posizione rigorosamente subalterna rispetto ai primi due, genitore non collocatario).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level2 lfo1; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><b><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">2.4.</span></span></b><!--[endif]--><b><span style="font-size: 12pt;">L’affidamento dei minori a soggetti terzi e la responsabilità genitoriale secondo i giudici italiani.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Il legislatore dice che «il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della <i>propria</i>famiglia» (art. 1 L. n. 184/1983 e succ. mod.), che «il giudice può pronunziare la decadenza della responsabilità genitoriale quando il genitore viola (…) i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con <i>grave pregiudizio per i figli</i>» (art. 330<i></i>cod. civ.), e che, «quando la condotta di uno o di entrambi i genitori (…) appare (…) <i>pregiudizievole al figlio</i>, il giudice, secondo le circostanze, può adottare i provvedimenti convenienti» (art. 333 cod. civ.).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">La giurisprudenza (in questo caso, va precisato: di merito, più che di legittimità) dice, invece, che, in caso di (mera) conflittualità giudiziale fra i coniugi, i figli vanno affidati a terzi che non hanno alcuna relazione affettiva con essi (servizi sociali territoriali), con conseguente ablazione o limitazione della responsabilità genitoriale</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref11" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[11]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">, laddove l’affidamento della prole a un ente è concepita dal legislatore come l’<i>extrema ratio</i>, essendo tale misura confinata ad ipotesi del tutto marginali, che presuppongono peraltro un grave pregiudizio per la prole e la contestuale assenza di altri parenti o figure affettive di riferimento idonee</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref12" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[12]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level2 lfo1; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><b><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">2.5.</span></span></b><!--[endif]--><b><span style="font-size: 12pt;">Il mantenimento diretto secondo i giudici italiani.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Il legislatore dice che, «salvo accordi diversi liberamente sottoscritti dalle parti, <i>ciascuno dei genitori provvede al mantenimento dei figli</i>in misura proporzionale al proprio reddito; il giudice stabilisce, <i>ove necessario</i>, la corresponsione di un assegno periodico al fine di realizzare il principio di proporzionalità (…)» (</span><span style="font-size: 12pt;">art. 337-<i>ter</i>, 4° comma, cod. civ.).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">La regola oggi vigente e imperante in via prioritaria in tema di contribuzione al mantenimento della prole è, quindi, il mantenimento diretto, mentre quello c.d. indiretto, e cioè attraverso la corresponsione di una somma periodica di denaro da un genitore in favore dell’altro (c.d. “assegno di mantenimento”), è un’ipotesi residuale ed eccezionale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Nella prassi dei tribunali italiani, invece, il mantenimento diretto è pressoché sconosciuto ai giudici italiani, i quali arrivano per soprammercato a negare l’omologazione di una separazione consensuale se nelle relative condizioni non via sia menzione di un assegno mensile periodico destinato ai figli, che peraltro viene sempre surrettiziamente incamerato dal genitore “collocatario”, senza alcun obbligo o onere di rendicontazione e anzi con la facoltà per tale genitore di scegliere arbitrariamente le spese straordinarie (e cioè extra-assegno di mantenimento) destinate a soddisfare l’interesse e i bisogni dei figli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l1 level2 lfo1; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><b><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">2.6.</span></span></b><!--[endif]--><b><span style="font-size: 12pt;">L’ordine di distrazione di somme dovute da terzi a uno dei coniugi secondo i giudici italiani.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">In tema di separazione coniugale e in relazione all’ipotesi di inadempimento degli obblighi di mantenimento gravanti su uno dei due coniugi, il legislatore dice che, «su richiesta dell’avente diritto, il giudice può (…) ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere anche periodicamente somme di denaro all’obbligato, che <i>una parte</i>di esse venga versata direttamente agli aventi diritto» (art. 156, 6° comma, cod. civ.).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">La giurisprudenza, invece, dice che l’espressione «parte», contenuta in tale disposizione, può essere sinonimo di «tutto», e quindi arriva a legittimare l’ordine di distrazione (o pagamento diretto) dell’intero stipendio di cui fruisce un genitore in favore dell’altro genitore</span><a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref13" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-size: 12pt;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[13]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 12pt;">, con buona pace della semantica, della logica e delle nozioni elementari di mereologia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<ol start="3" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: -webkit-standard; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0cm; orphans: auto; text-align: start; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;" type="1">
<li class="MsoNormal" style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><b><u><span style="font-size: 12pt;">L’urgenza e indifferibilità di una riforma legislativa in tema di affidamento condiviso</span></u></b><b><span style="font-size: 12pt;">.<o:p></o:p></span></b></li>
</ol>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Come si possa, in un simile quadro giuridico (che eleva la bigenitorialità a diritto fondamentale del minore, suscettibile di essere escluso o limitato soltanto in casi eccezionali e assolutamente marginali), arrivare agli esiti interpretativi di cui si è detto <i>supra</i>(§ 2) è difficile spiegare, se non presupponendo:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">un sistematico abuso dei margini di discrezionalità lasciati dal legislatore, come confermato dai possibili impieghi del sintagma del c.d. interesse del minore, che, come ogni “scatola vuota”, può essere ermeneuticamente riempita di ogni possibile contenuto, potendo giustificare una determinata soluzione o quella diametralmente opposta;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">il ricorso ai medesimi <i>cliché</i>, rituali o modelli, che si risolvono in una giustizia standardizzata o in vuote formule di stile, e cioè autoreferenziali (perché prive di reale motivazione);<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">interpretazioni non costituzionalmente conformi, arbitraria disapplicazione (o elusione) di principi, diritti e norme giuridiche, nonché vere e proprie “invenzioni” giurisprudenziali di istituti (collocamento o dimora abituale, diritti di visita, trattamenti sanitari coatti non previsti dalla legge);<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">l’immobilismo e la stabilizzazione di decisioni provvisorie, sommarie e urgenti, che dovrebbero caratterizzare soltanto la c.d. fase presidenziale del procedimento di separazione o divorzio e non essere, invece, nei fatti resistenti a modificazioni più di una lega metallica composta da acciaio e titanio (anzi, in alcune ipotesi, al fine di legittimare<i>ex post</i>e consolidare situazioni contrarie alla bigenitorialità, si richiama una presunta “stabilità” dei minori, che si sarebbero a distanza di tempo abituati a fare a meno della relazione con uno dei genitori);<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">costi e tempi che rendono mero <i>flatus vocis</i>l’accertamento definitivo di situazioni giuridiche soggettive, fra le quali il diritto fondamentale del minore ad avere e mantenere una relazione con entrambe le figure genitoriali (perché <i>quod factum est infectum fieri nequit</i>, e i figli dopo un processo di separazione e di divorzio diventano ormai adulti, quando non anch’essi genitori);<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">un diritto “dominicale” dello Stato (<i>rectius</i>, dei Comuni) sui cittadini minorenni (come fossero un bene demaniale, oggetto di “concessione” in favore dei genitori biologici, affinché questi possano provvedere ai relativi oneri di mantenimento, salvi i poteri di ingerenza, di controllo e di veto spettanti al “nuovo proprietario”);<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">un ricorso massiccio a consulenze tecniche d’ufficio e abuso da parte dei periti nominati dai Tribunali (i cui criteri di scelta adottati non sempre riflettono i principi di adeguata trasparenza e di turnazione), consistente anche nell’utilizzo di strumenti di verifica di assai dubbia scientificità (come il test di Rorschach, al cui esito viene affidata e subordinata la valutazione dell’idoneità genitoriale);<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">una delega più o meno espressa di poteri a soggetti che non possono esercitare poteri giurisdizionali (assistenti sociali, curatori speciali, genitore ‘collocatario’);<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 27.4pt; margin-left: 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-pagination: none; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 12.0pt;"><span style="mso-list: Ignore;">-<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 12pt;">un valore probatorio dirimente delle (e un appiattimento sulle) relazioni dei consulenti tecnici d’ufficio nominati dai tribunali o dei servizi sociali, senza la garanza di alcun contraddittorio e senza alcuna possibilità di difesa o contestazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Alla luce di tutto ciò, una riforma dell’affidamento condiviso è diventata ormai urgente ed indifferibile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Lo impone l’art. 30 della nostra Costituzione, che contempla il mantenimento, l’istruzione e l’educazione come diritti e doveri gravanti su entrambi i genitori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Lo impongono le indicazioni contenute nella Risoluzione n. 2079/2015 del Consiglio d’Europa, che ha valorizzato l’elemento della presenza di entrambi i genitori nella crescita dei figli, sollecitando gli Stati membri (che sono ben 47) a promuovere l’affidamento condiviso attraverso l’introduzione del principio della <i>shared residence</i>dei figli di genitori separati o divorziati, definito come quella forma di affidamento in cui i figli trascorrono «tempi più o meno eguali presso i due genitori» e che può essere limitato soltanto nei casi eccezionali di «abuso o di negligenza verso un minore, o di violenza domestica»), nonché quelle contenute nel Report doc. 13870 dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa in data 14 settembre 2015 (che individua il principio di “<i>shared residence</i>” come quello maggiormente idoneo a realizzare «<i>positive effects</i>» per i minori di tutte le età, ivi compresi i bimbi più piccoli).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">Lo impongono, inoltre, le numerose sentenze della Corte EDU che hanno condannato l’Italia per aver violato il diritto alla genitorialità o alla bigenitorialità, garantiti dall’art. 8 della CEDU<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftnref14" title=""><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span class="MsoFootnoteReference" style="vertical-align: super;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12pt;">[14]</span></span></span></a>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<span style="font-size: 12pt;">I </span><span style="font-size: 12pt;">disegni di legge in questione si fanno carico, seppur ciascuno in misura, con modalità e attraverso strumenti diversi, dell’esigenza di: (i) garantire ai figli di coniugi separati o di ex coniugi (divorziati) una relazione stabile con entrambi i genitori, nella consapevolezza che questa relazione triadica richiede tempi di frequentazione e di cura del tutto incompatibili con quelli attualmente sponsorizzati dalla stragrande maggioranza dei giudici italiani; (ii) prevenire, non favorire o comunque mitigare i conflitti giudiziali familiari; (iii) restituire ai genitori la capacità di autodeterminarsi in funzione dei bisogni e delle esigenze dei figli, responsabilizzandoli sia sul piano educativo sia su quello dell’assolvimento degli obblighi di mantenimento; (iv) risolvere problemi che presentano ingenti costi sociali, economici, medici e biologici (che altrimenti graverebbero sulla collettività), alla luce dell’elevato numero di persone concretamente coinvolte nelle crisi delle coppie genitoriali (peraltro, intorno alla vita dei membri della coppia genitoriale in crisi e dei relativi figli possono ruotare una pletora di soggetti a vario titolo interessati alla vicenda: parenti, nuovi/e compagni/e, amici, colleghi, datori di lavoro, conoscenti).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="-webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: 10pt; font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 27.4pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; orphans: auto; text-align: justify; text-decoration: none; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
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<div>
<br clear="all" />
<hr align="left" size="1" width="33%" />
<div id="ftn1">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn1" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[1]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">Cfr. Report ISTAT in data 14 novembre 2016 su matrimoni, separazioni e divorzi: «al di là dell’assegnazione formale dell’affido condiviso, che il giudice è tenuto a effettuare in via prioritaria rispetto all’affidamento esclusivo, per tutti gli altri aspetti considerati in cui si lascia discrezionalità ai giudici la legge non ha trovato effettiva applicazione».<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn2">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn2" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[2]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">Cfr. Nota MIUR prot. 5336 del 2 settembre 2015: «va constatato che, nei fatti, ad otto anni dall’approvazione della legge sull’affido condiviso, questa non ha mai trovato una totale e concreta applicazione anche nella quotidiana ordinarietà della vita scolastica dei minori».<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn3">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn3" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[3]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">B. <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Rüthers, </span><i>Die heimliche Revolution vom Rechtsstaat zum Richterstaat. Verfassung und Methoden. Ein Essay</i>, Tübingen, 2016, tradotto recentemente in italiano per i tipi di Mucchi.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn4">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn4" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[4]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">«Il n’appartient pas au magistrat de juger la loi, mais selon la loi»: così, ammoniva uno dei massimi teorici dello Stato moderno (J. <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Bodin</span>, <i>Les Six Livres de la République</i>, Paris, 1576, VI, 6, rééd. Foyard, Paris, 1986, 274).<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn5">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn5" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[5]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">Siamo debitori di questa espressione verso N. <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Irti</span>, <i>I ‘cancelli delle parole’ (intorno a regole, principi, norme)</i>, in <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Id.</span>, <i>Un diritto incalcolabile</i>, Giappichelli, Torino, 2016, 57.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn6">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn6" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[6]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">Sul fenomeno dell’arbitrio giudiziale, riscontrabile in diversi settori dell’esperienza giuridica, v. G. <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Valditara</span>, <i>Giudici e legge</i>, Pagine, 2016, 26 ss. Sulla tendenza del potere giudiziario ad espandersi oltre i confini che gli sono propri, v. criticamente anche C. <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Castronovo, </span><i>Eclissi del diritto civile</i>, Milano, 2015, 87 ss.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn7">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn7" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[7]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">Cass. 14 settembre 2016, n. 18087.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn8">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn8" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[8]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">Cass. 17 dicembre 2016, n. 25418.</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn9">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn9" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[9]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">Cass. 14 marzo 2017, n. 6550.</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn10">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn10" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[10]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">Trib. Palermo, 29 dicembre 2016.</span><span style="font-size: 10pt;"><o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn11">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn11" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[11]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">V. ad es. Trib. Milano, est. R. Muscio, ord. 24 novembre 2014: «la conflittualità tra i coniugi, (…) che si ricava dalla lettura dei reciproci scritti difensivi, (…) comporta l’affidamento della prole al Comune», nonché «la limitazione <i>ex</i>art. 333 c.c. della responsabilità genitoriale di entrambi i genitori in relazione alle decisioni di maggior interesse» per la prole, che «saranno assunte dall’Ente Affidatario».<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn12">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn12" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[12]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;">In tal senso, v. ad es. M. <span style="font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: small-caps; font-variant-east-asian: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal;">Sesta-A. Arceri</span>, <i>La responsabilità genitoriale e l’affidamento dei figli</i>, Milano, 2016, 203.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn13">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn13" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[13]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;"><i>Incredibile dictu</i>, ma vero: Cass. 2 dicembre 1998, n. 12204; Cass. 6 novembre 2006, n. 23668.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div id="ftn14">
<div class="MsoFootnoteText">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_ftn14" title=""><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;"><span class="MsoFootnoteReference"><span style="font-size: 10pt;">[14]</span></span></span></span></a><span style="font-size: 10pt;"></span><span style="font-size: 10pt;">A titolo esemplificativo, v. Corte EDU, 23 marzo 2017, Endrizzi c. Italia; Corte EDU, 23 febbraio 2017, D’Alconzo c. Italia; Corte EDU, 9 febbraio 2017, Solarino c. Italia; Corte EDU, 15 settembre 2016, Giorgioni c. Italia; Corte EDU, 28 aprile 2016, Cincimino c. Italia, Corte EDU, 29 gennaio 2013, Lombardi c. Italia; Corte EDU, 2 novembre 2010, Piazzi c. Italia; Corte EDU, 30 giugno 2005, Bove c. Italia.<o:p></o:p></span></div>
</div>
</div>
Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-43953898695396301482018-11-11T10:00:00.000-08:002019-03-03T22:41:38.578-08:00La violenza travolge due pacifici banchetti di genitori<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">10 Novembre 2018</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-UNT081ZXUfE/W-hqwIWAv7I/AAAAAAAADY8/l8zgGFe_9lwjh_bmnTQcGO4evORvCTdIQCK4BGAYYCw/s1600/Mater.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-UNT081ZXUfE/W-hqwIWAv7I/AAAAAAAADY8/l8zgGFe_9lwjh_bmnTQcGO4evORvCTdIQCK4BGAYYCw/s320/Mater.jpg" width="232" /></a><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="mso-spacerun: yes;"></span> Nel corso della manifestazione ANTI
ddl 735, in altrettante città italiane prosegue in contemporanea anche la
raccolta PRO ddl 735: un’occasione per incontrare la gente e spiegare realmente
cosa propone il disegno di legge indicatoci dal Consiglio d’Europa. La
manifestazione ANTI è caratterizzata da parole d’ordine e slogan così lontani
dalla realtà da stupire chi conosce il testo di legge. Presenti i movimenti antiviolenza
Dire, Nonunadimeno a protezione della donna. E’ un clima di intolleranza definibile pro genitorialità
esclusiva in sintesi quello dalle manifestanti anti-violenza <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ma anche di discreta arroganza. </span>
</div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Mentre la stampa si
spertica a raccogliere testimonianze contro il ddl, ben pochi quotidiani parlano
della pacifica raccolta firme con semplici banchetti che prosegue da settimane
in piazze e vie delle principali città da parte dalle molteplici associazioni
</span><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">italiane </span>di genitori separati dal nord al sud del paese, isole comprese. </span></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Ieri in occasione della
manifestazione ANTI DDL, sia a Napoli che Bologna, (non a caso ultimi baluardi
di un ideologia in estinzione), registriamo aggressioni femminili ai banchetti PRO DDL impegnati nella raccolta firme, a tranquilli genitori che
stavano parlando serenamente con le persone di passaggio. </span></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Dal corteo si sono staccati alcuni gruppi di femministe che
hanno messo sottosopra i banchetti. Analoga arroganza carica di odio ci
riporta al film verità <a href="https://www.enzopennetta.it/2017/06/the-red-pill-il-film-che-le-femministe-non-vogliono-farti-vedere/" target="_blank">"The Red Pill"</a> girato da una femminista che indagando nel mondo dei movimenti maschili, scopre il razzismo espresso dal femminismo
americano e la sua intrinseca intolleranza ai diritti della paternità e al
maschile in generale. Ciò che accadeva là ora si ripete anche qui, medesimi protagonisti, medesime battaglie medesime resistenze, dieci anni dopo però!. </span></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-JGZ90ta-wiY/W-hq_ORHqeI/AAAAAAAADZE/_U2WZa9A8d45ySXtmCt2OtKC5mxcfOThwCK4BGAYYCw/s1600/napoli.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-JGZ90ta-wiY/W-hq_ORHqeI/AAAAAAAADZE/_U2WZa9A8d45ySXtmCt2OtKC5mxcfOThwCK4BGAYYCw/s320/napoli.jpg" width="304" /></a><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> </span></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Sempre più chiaro che l'ideologia che pompa questi movimenti per la tutela della donna, mentre
si contrappone al maschilismo, si sostituisce a pieno titolo ad esso. </span></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Se poi
si scendesse ad analizzare le pari opportunità espresse nel ddl 735, che nulla toglie ma anzi aggiunge valore ai diritti dell'infanzia e posiziona
i figli perfettamente al centro della coppia genitoriale come in costanza di
matrimonio, ci si renderebbe conto che la <i>Pink Casta</i> desidera unicamente preservare
dei vantaggi e ignorantemente si trincera dietro fittizie battaglie agendo nei
fatti analoga violenza sugli uomini e conseguentemente sui loro figli in un era culturalmente oscura sia nei costumi che nell'ideologia.</span></div>
<br />
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-3LXd36HUnyo/W-hqhs2dkkI/AAAAAAAADY0/8JRVXXjZypwkCZWG6jUSmFfrQBTEnMevgCK4BGAYYCw/s1600/mormoni.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-3LXd36HUnyo/W-hqhs2dkkI/AAAAAAAADY0/8JRVXXjZypwkCZWG6jUSmFfrQBTEnMevgCK4BGAYYCw/s320/mormoni.jpg" width="320" /></a><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"></span></div>
<br />
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Fogli strappati, spinte,
urla isteriche e minacce, scritte spray sui mezzi dei pacifici esponenti di una
genitorialità che non vuole rinunciare al proprio ruolo è l'esito delle
scorribande rosa della giornata di ieri. “Abbiamo salvato le firme dicono i
responsabili della raccolta ancora in preda<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>allo stupore accanto ai banchetti”. L'evento di ieri contribuisce a rimarcare
quel fenomeno crescente di intolleranza che caratterizza le lotte femministe,
non più impegnate ad acquisire diritti, bensì a negarli a chiunque altro di
sesso opposto. Ne abbiamo avuto prova anche nel recente articolo: <a href="https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_novembre_08/milano-doppia-paternita-non-ci-possono-essere-bimbi-due-padri-fronda-mondo-gay-348fa3ba-e324-11e8-85dd-706d19559ca8.shtml"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><u>https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_novembre_08/milano-doppia-paternita-non-ci-possono-essere-bimbi-due-padri-fronda-mondo-gay-348fa3ba-e324-11e8-85dd-706d19559ca8.shtml</u></i></a>, e ieri nelle due città "isole" del comunismo ideologico come Bologna e Napoli un ulteriore
riscontro. </span></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-NkVLApT-WbE/W-hrGcKrIuI/AAAAAAAADZQ/dITND_1WlrU8rgiLTxlnNgGIPUwR94pggCK4BGAYYCw/s1600/Bolo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-NkVLApT-WbE/W-hrGcKrIuI/AAAAAAAADZQ/dITND_1WlrU8rgiLTxlnNgGIPUwR94pggCK4BGAYYCw/s320/Bolo.jpg" width="319" /></a><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Assistiamo al tramonto di un epoca e di una politica in difficoltà. <br />
Così ne escono ancora più forti le lecite istanze della Bigenitorialitá, un
valore ed una ricchezza che contagerà tutta la genitorialità consapevole
del futuro, quella che mostra oggi e mostrerà a tutti che per essere bravi genitori occorre
rimanere accanto ai propri figli anche dopo la separazione in un modo più
paritetico e meno esclusivo possibili. </span></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">Così, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mentre centri antiviolenza, lgbt, e
inquantodonnismo si sperticano a urlare e a manifestare contro tutti, siamo
sempre più consapevoli che i diritti dell'infanzia nulla hanno a che vedere con
queste manifestazioni ma piuttosto con mentalità radicate e inattuali. </span></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-a_ZBEoGUNpY/W-hrNNQZzwI/AAAAAAAADZY/NEJaBg3qtZYYQDogYiENT3ebQvI_DnWqQCK4BGAYYCw/s1600/Dito.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-a_ZBEoGUNpY/W-hrNNQZzwI/AAAAAAAADZY/NEJaBg3qtZYYQDogYiENT3ebQvI_DnWqQCK4BGAYYCw/s400/Dito.jpg" /></a><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;">La realtà dei grandi numeri ci parla di
separazioni NON violente e non può certo permettere che i figli diventino merce di
ricatti e tantomeno monopolio di una genitorialità di un genere solo, arrogante
esclusivista e tutto sommato impreparata a valutare la possibilità di una reale
indipendenza, come invece accade all’estero dove le culture socialiste offrendo
ai padri la cura dei figli hanno offerto allo stesso tempo alle donne tempo libero e la
possibilità di indipendenza, reale emancipazione e riscatto. E chi dice che il
DDL 735 ci porta indietro di 50 anni, rispondiamo che in realtà siamo di già indietro
di cento e occorre davvero una rivoluzione culturale che ci affranchi dallo
stereotipo donna-madre-casalinga e ci traghetti verso un futuro di
responsabilità e consapevolezza genitoriale non mediato da interessi di genere.</span><br />
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Plsw7AMHGnI/W-lSlnH1QHI/AAAAAAAADZs/RgxXfJo8XqYGnXAGsm8mF7QZzWaFrukNACK4BGAYYCw/s1600/TAB%2BPILLON.A4.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-Plsw7AMHGnI/W-lSlnH1QHI/AAAAAAAADZs/RgxXfJo8XqYGnXAGsm8mF7QZzWaFrukNACK4BGAYYCw/s400/TAB%2BPILLON.A4.png" width="282" /></a><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"> </span></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin: 0.1pt 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="font-size: small;">Roberto Castelli </span></span><br />
<span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-size: 10.0pt;"><span style="font-size: small;">l'articolo può essere riprodotto. Anzi questo è un invito alla diffusione.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<style>
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Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com93tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-53553583512297162162018-10-15T02:32:00.002-07:002018-10-15T02:32:26.197-07:00La disputa sui bambini "pacchi postali": un falso provato.<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-j-lVTMPe17s/W8RRdXhUZnI/AAAAAAAADYE/sPBaNU0S504caklho2xlY2wvewuR_3SQQCLcBGAs/s1600/pacchi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="350" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-j-lVTMPe17s/W8RRdXhUZnI/AAAAAAAADYE/sPBaNU0S504caklho2xlY2wvewuR_3SQQCLcBGAs/s320/pacchi.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ottobre 2018</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><i>Alla luce del DDL 735, in un momento socio politico che potremmo definire caldo in ambito affidi minorili, riprendiamo questo articolo dalla rivista "italiamagazineonline.it" (che ringraziamo) per la completezza d'informazione. Si tratta di un intervista a tutto tondo offerta dal esponsabile scientifico di Colibrì, il Dott. Vittorio Vezzetti che riportiamo integralmente aggiungendo una tabella.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Di fronte alla proposta di legge 735 che intende fornire un
equilibrio di coabitazione e cura tra le due figure genitoriali (in
accordo con la risoluzione 2079 del Consiglio d’Europa) si sono da più
parti levate voci di protesta, insorte al coro “No alla giustizia
salomonica, no ai bambini pacchi postali”. A parte alcune categorie
professionali (la cosiddetta filiera del dolore) comprensibilmente
preoccupate per un prevedibile calo del fatturato da conflittualità
separativa, le voci più preoccupate vengono da una parte politica ben
precisa: parliamo di <b>Maurizio Martina</b>, di <b>Pier Luigi Bersan</b>i, di
<b>Pierfrancesco Majorino</b>, di <b>Monica Cirinnà</b>, di <b>Francesca Puglisi</b> e di
molte altre voci (anche giornalistiche) di una sinistra che però a
difesa dell’infanzia non si era mai sentita quando è emerso che <u>l’Italia
è il Paese più sanzionato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per
violazione dell’art. 8</u> sul rispetto della vita familiare, quando è
emerso che siamo uno dei primi Paesi europei per tasso di perdita
genitoriale post separativa, quando si è evidenziato che abbiamo il più
basso tasso in Europa e probabilmente al mondo di affido esclusivo
paterno (<u>0,7%, inferiore persino al tasso di donne in età fertile
affette da tossicodipendenza… nel supremo interesse del minore,
ovviamente) </u>nonché di affido paritetico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Agli incauti esponenti politici e giornalistici che si sono
avventurati in un terreno molto tecnico, lontano anni luce dalle loro
competenze, dedico questo breve articolo chiarificatore che spiega lo
stato dell’arte sul topic “doppio domicilio”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c;"><strong>BAMBINO PACCO POSTALE? </strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Un’obiezione che ha accomunato molti dei soggetti sopra citati è che
con un affido paritetico si incrementerebbero eccessivamente le
transizioni fra una casa e l’altra. In realtà un affido a settimane
alterne col 50% delle vacanze ripartite fra i due genitori comporterebbe
solo 49 transizioni all’anno (e se le transizioni avvenissero a scuola
in pratica la condizione si assimilerebbe a quella di una famiglia
unita). Il costume attuale di 6 pernotti infrasettimanali e due week end
al mese comporta invece 179 transizioni. Uno studio in via di
pubblicazione condotto da Josè Luis Sariego ha osservato che con
l’affido paritetico il chilometraggio percorso dalla prole aumenta del
16.4% rispetto alla condizione pre-separativa, mentre un affido
materialmente esclusivo aumenta la percorrenza del 183%. Posto che
avvalendosi di una piccola calcolatrice i suddetti personaggi avrebbero
potuto risparmiarsi una figuraccia del genere, in realtà il numero di
transizioni ben poco ha a che vedere con la salute dei minori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-kZKWxkPxjwQ/W8Rcq5KygWI/AAAAAAAADYk/5Fyl2WEYULc5JFfq2D5wsOoIixZmsr7eACLcBGAs/s1600/Tabella%2BOrizzontale.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="923" data-original-width="1600" height="368" src="https://3.bp.blogspot.com/-kZKWxkPxjwQ/W8Rcq5KygWI/AAAAAAAADYk/5Fyl2WEYULc5JFfq2D5wsOoIixZmsr7eACLcBGAs/s640/Tabella%2BOrizzontale.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #134f5c;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #134f5c;"><strong>QUALI SONO GLI EVENTI PRECOCI AVVERSI DELL’INFANZIA RICONOSCIUTI DALLA SCIENZA E QUALI LE LORO CONSEGUENZE?</strong></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
La Medicina ha infatti da tempo codificato quali eventi precoci
dell’infanzia (childhood adversity) sono in grado di nuocere alla
salute. Precisiamo subito che fra essi <strong>non figura</strong>
l’instabilità del domicilio (dovremmo infatti avere tra i milioni di
nomadi ancora esistenti sul pianeta -Beduini, Tuareg, Mongoli- tassi di
disturbi mentali elevati laddove invece i figli dei nomadi presentano
livelli di salute mentale migliori dei nostri figli delle società
occidentali). <br />Sono invece riconosciute childhhood
adversity: i <b>FATTORI CRONICI DI STRESS</b> quali la perdita (o, in
subordine, carenza) genitoriale, la separazione dei genitori,
soprattutto se con conflitto familiare persistente, la trascuratezza,
l’educazione genitoriale inadeguata, la debole salute mentale dei
genitori, la povertà, l’uso di droghe in famiglia e le <b>ESPERIENZE
TRAUMATICHE ACUTE</b> quali l’abuso fisico, l’abuso verbale, l’ abuso
mentale, la violenza assistita entro le mura domestiche, la malattia
infantile cronica e severa (per es. tumori, leucemie, malattie rare
ecc.) .</div>
<div style="text-align: justify;">
Le conseguenze di questi eventi avversi precoci -i più diffusi dei
quali in ambito separativo sono la perdita genitoriale e la forte
conflittualità- possono essere estremamente varie (danni ormonali,
cromosomici-basilari gli studi svolti a Princeton sull’accorciamento dei
telomeri da perdita del padre-, malattie neoplastiche, malattie
infiammatorie croniche, malattie cardiovascolari, malattie psichiatriche
come depressione, suicidio e Disturbi del Comportamento Alimentare
ecc.), per cui è assolutamente logico e consequenziale affermare che,
implementando questi fattori di rischio, <strong>il nostro habitus
giuridico è responsabile di decine di migliaia di malattie organiche
gravi che possono manifestarsi e si stanno manifestando nell’età adulta e
giovane adulta, lontano dagli occhi di chi le ha determinate.</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
L’affido materialmente condiviso (locuzione da me ideata nel 2011 e
corrispondente a un ventaglio di soluzioni incluse nel range 35-65% dei
tempi di coabitazione e cura) si è dimostrato in grado nei Paesi che
l’hanno adottato come soluzione prioritaria di ridurre
significativamente il rischio di perdita genitoriale e la conflittualità
a lungo termine e, conseguentemente, le malattie organiche causate dopo
latenze di lustri da questi eventi avversi..</div>
<div style="clear: both; padding-bottom: 15px; padding-top: 10px; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c;"><strong>A BREVE TERMINE I BAMBINI IN AFFIDO MATERIALMENTE CONDIVISO STANNO MEGLIO O PEGGIO DI QUELLI IN AFFIDO MATERIALMENTE ESCLUSIVO?</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche su questo punto abbiamo assistito a <u>un florilegio di opinioni
non accreditate degne del Bar Sport</u> il giorno del derby (specialmente su
<b>Repubblica</b>, <b>L’Espresso</b>, <b>il Corriere della Sera</b> ma anche su <b>Avvenire</b>).
In realtà non è necessario come ha fatto il sottoscritto andare agli
incontri con i grandi esperti in giro per il mondo perché esiste ormai
una notevole mole di ricerca accreditata a livello internazionale
facilmente reperibile attraverso 4 motori di ricerca di database
scientifici: <b>EBSCO, PUBMED, SOCIAL SCIENCE INDEX RESEARCH, PSYCHINFO.</b> Su
questa si sono basati le <strong>47 Nazioni aderenti al Consiglio d’Europa</strong>
per promulgare la risoluzione 2079 e su questa ci basiamo noi esperti
internazionali.
</div>
<div style="text-align: justify;">
Relativamente al rapporto fra benessere generale e modalità di
applicazione dell’affido dei minori, i risultati della letteratura
scientifica sono racchiusi infatti in <strong>74 studi</strong>
comparativi pubblicati su riviste a comitato di lettura o report
governativi fra il 1977 e il 2014. Essi sono stati oggetto di due
differenti metanalisi (tra loro distinte per le modalità d’arruolamento)
che hanno paragonato l’affido materialmente condiviso e quello
esclusivo. La conclusione inequivocabile è che <strong>solo tre studi </strong>su
74 hanno dato risultati negativi ed erano, a una successiva lettura,
tutti gravati da seri errori metodologici. Possiamo discutere se questa
positività sia legata a un effetto di selezione del campione (ma analisi
approfondite tenderebbero ad escluderlo) o piuttosto ad un effetto
veramente causale (come pare più probabile) però è indiscutibile in ogni
caso la non nocività a breve termine e il beneficio a lungo termine
(attraverso la prevenzione di perdita genitoriale e la riduzione della
conflittualità a lungo termine) dell’affido materialmente condiviso.
Nessuno studio ha mai evidenziato una nocività dell’affido paritetico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #134f5c;"><strong>CONCLUSIONE</strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Con buona pace del sottosegretario <b>Vincenzo Spadafora</b>, che
altrettanto incautamente dei sopracitati personaggi ha dichiarato la sua
contrarietà al principio dell’affido materialmente condiviso, il DDL
recepisce nell’equa suddivisione, comunque non automatica, dei tempi di
coabitazione e cura le indicazioni del <b>Consiglio d’Europa</b>, della
<b>Comunità Scientifica</b> accreditata reperibile nei 4 motori di ricerca
prima ricordati, della <b>Società di Psicologia Giuridica</b> e della <b>Società
Italiana di Scienze Forensi</b>. Dopo avere portato contributi scientifici
importanti presso il <b>Parlamento Europeo</b>, presso il <b>Ministero della
Salute</b>, presso l’<b>Alto Commissariato per i Diritti Umani</b> a Ginevra e
presso molti corsi in mezza Europa, spero di poter aiutare il cammino di
questo DDL nelle prossime audizioni parlamentari.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>*Co Founder dell’International Council on Shared Parenting e Presidente Figlipersempre Nazionale</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Autore: Dott.Vittorio Vezzetti </em></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-41905946832301659582018-07-22T03:41:00.002-07:002018-07-22T03:41:37.692-07:00GESIF è con Colibrì<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-jT4rJGttJac/W1Q_tGPOD9I/AAAAAAAADXo/1ot1c5iCnr86h4r46ai2K1-1wyl2W05OgCLcBGAs/s1600/Schermata%2B2018-07-22%2Balle%2B10.07.45.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="195" data-original-width="186" src="https://1.bp.blogspot.com/-jT4rJGttJac/W1Q_tGPOD9I/AAAAAAAADXo/1ot1c5iCnr86h4r46ai2K1-1wyl2W05OgCLcBGAs/s1600/Schermata%2B2018-07-22%2Balle%2B10.07.45.png" /></a></div>
<span style="font-family: "arial"; mso-bidi-font-weight: bold;">Luglio 2018</span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial"; mso-bidi-font-weight: bold;">L'associazione
GESIF entra a far parte del Coordinamento Interassociativo Colibrì. <br />
<br />
La famiglia cresce, ma siamo lucidamente tutti consapevoli di voler smettere
nel minor tempo possibile di occuparci di separazioni e affidi auspicando in
futuro la guida di governi e leggi lungimiranti che dalle problematiche relative
ai minori e alla genitorialità post separativa sappiano costruire solide basi
di civiltà, sempre meno conflitti ed una cultura genitoriale esemplare.</span><br />
<span style="font-family: "arial"; mso-bidi-font-weight: bold;">Porgo il mio
personale saluto, a nome del direttivo Colibrì e di tutte le associazioni del
Coordinamento a Silvio Albanese e al Consiglio direttivo Gesefi ed auguriamo
loro buon lavoro in occasione anche dell’apertura della sede Milanese.</span><br />
<br />
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "arial"; mso-bidi-font-weight: bold;">GENITORI SEPARATI
INSIEME PER I FIGLI ONLUS </span><br />
<span style="font-family: "arial"; mso-bidi-font-weight: bold;">ASSOCIAZIONE PER LA
TUTELA DEI DIRITTI DEI FIGLI NELLA SEPARAZIONE <br />
</span></span><span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: x-small;">Sede legale: Udine, Via Planis n. 46 <br />
Codice Fiscale 94116600308 - <br />
N. RRV 1232 del 12.10.2010 <br />
e-mail info@gesifonlus.org sito </span><span style="color: #00006d;"><span style="font-size: x-small;"><a href="http://www.gesifonlus.org/">http://www.gesifonlus.org/</a></span> </span></span><br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: x-small;"><b><i><span style="font-family: "calibri";">Roberto
Castelli</span></i></b></span></div>
<span style="font-size: x-small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "calibri";">Responsabile Pubbliche
Relazioni & Comunicazione, Vice-Presidente di "<b>Colibrì</b>",<br />
<b>Co</b>ordinamento Interassociativo <b>Li</b>bere <b>I</b>niziative
per la <b>B</b>igenitorialità e le <b>R</b>agioni dell'<b>I</b>nfanzia.</span></span></div>
<span style="font-size: x-small;">
</span><br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />Redazionehttp://www.blogger.com/profile/01074163592612845525noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5537484429199358960.post-47803419812452708022018-07-22T03:30:00.002-07:002019-01-28T08:28:07.846-08:00Norme in materia di Affido Condiviso, Mantenimento Diretto e garanzia di Bigenitorialità<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-A3TUkaW2kSI/W1RYoH_cQSI/AAAAAAAADX0/15s5u5d70lsFOF0JhsAVtF1kmstyRWKQQCLcBGAs/s1600/norme2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="172" data-original-width="308" src="https://1.bp.blogspot.com/-A3TUkaW2kSI/W1RYoH_cQSI/AAAAAAAADX0/15s5u5d70lsFOF0JhsAVtF1kmstyRWKQQCLcBGAs/s1600/norme2.png" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Luglio 2018</span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">L'innovativo disegno di legge prodotto dal senatore Simone Pillon, (<i>già Responsabile Colibrì per le relazioni con Senato e Parlamento per il tema dell'Affido dei minorenni</i>), nella scia di quanto deliberato dal Consiglio d'Europa e sostenuto da altri rappresentanti del governo, rappresenta la coerenza di un governo che vede lucidamente le necessità della società, le sa cogliere e interpretare con chiarezza e spirito innovativo; un governo che in questo settore interviene con quella determinazione che francamente l'intero paese attendeva dopo anni di governi attendisti remissivi o ideologizzati: in buona sostanza meno immobilismo e più razionalità allo stesso tempo, una lungimiranza e nitida visione della società e del Paese già dimostrate in varie iniziative in questi ultimi mesi e che ci auguriamo proseguano su questa linea. </span><br />
<span style="font-size: small;"> Ecco che la indispensabile evoluzione alla legge 54/2006 attesa per lunghi anni relativa all'affido minorile, diventa un disegno di legge indispensabile introducendo alcuni punti sostanziali che nessun altro ddl ha mai contemplato fino ad oggi.<br />1. La Mediazione familiare obbligatoria, 2. L'affido materialmente condiviso con tempi equivalenti e una definizione non più lasciata all'arbitrio delle cause di esclusione, 3. Il mantenimento diretto ed il Piano Genitoriale, 4. La lotta all'alienazione parentale, 5. L'abrogazione dell'addebito, 6. L'abrogazione dell'articolo 570 bis del codice penale.<br /><br /> II disegno è a dir poco rivoluzionario, e <u>pur nella consapevolezza che i vari emendamenti necessari e conseguenti ne raddrizzeranno e ottimizzeranno le linee appena inizierà la discussione</u>, rimane e rimarrà una dorsale evolutiva del diritto minorile nel pieno rispetto della Bigenitorialità, riconosciuta così fondante per la crescita serena ed equilibrata dell'infanzia e adolescenza come dimostrato in numerose ricerche ed esperienze internazionali, riprese anche nelle giurisprudenze straniere. <br />Il testo di legge (riprodotto a fine pagina), </span><span style="font-size: small;"><span style="font-size: small;">inoltre </span>rispecchia pienamente la sollecitazione agli Stati membri proveniente dal Consiglio d’Europa di introdurre nelle legislazioni nazionali il principio della <i><b>«shared residence»</b></i>, definita nella Relazione preliminare alla Risoluzione (doc. 13870, § 12) <i>«an arrangement whereby the child lives alternately with each parent for more or less equal amounts of time, which may be fixed in days or weeks, or even months»</i>.<br /><br /> Come cita anche il Prof. Romolo Donzelli, (professore associato di diritto processuale civile Dipartimento di Giurisprudenza dell' Università di Studi di Macerata)<br />"Viene, così, accantonata la figura del genitore collocatario.... Inoltre, il mantenimento cd. diretto si sostituisce al mantenimento indiretto, ovvero ciascun genitore, fermo il ricordato principio di proporzionalità, provvede direttamente al pagamento delle spese necessarie ai bisogni del figlio, eventualmente per capitoli di spesa. Soluzione quest’ultima, che responsabilizza maggiormente i genitori e favorisce una più corretta osservanza degli obblighi di mantenimento."<br /><br /> Si tratta quindi della tanto auspicata riforma legislativa a favore dell’affidamento il più possibile paritario, in linea oltre che con le esigenze di una società che deve poter crescere in consapevolezza responsabilità e civiltà, anche col contratto stipulato dalla maggioranza di governo e accolto con grande entusiasmo dalla stragrande maggioranza dell'associazionismo italiano che da dodici anni si chiedeva fra molteplici difficoltà, perchè mai nessuno si prodigasse a girare pagina.<br /><br /> <b>Le associazioni italiane</b> più rappresentative che trattano i temi della separazione e della genitorialità post-separativa, <b>appoggiano questo indispensabile ddl</b> <u>e si prodigheranno anche per contribuire alla rifinitura del testo base</u>, negli incontri o tavoli programmati col governo. <i>Oggi, al momento della scrittura dell'articolo, purtroppo, non ci è stato dato di integrare alcune associazioni che ci accompagneranno certamente, dopo aver rispettato le formalità di accesso. </i></span></div>
<br />
<b><i><span style="font-size: small;">Queste alla data odierna le realtà associative e movimenti che sostengono il disegno di legge:</span></i></b><br />
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Genitori Sottratti, Bologna <br />Ass. per le Nuove famiglie, Cagliari </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. FLAGe Figli Liberi dall’Alienazione Genitoriale, Cagliari </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Figli Contesi, Oristano</i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i> Ass. Papà e Mamme separati Toscana “A Tutela dei Minori” onlus </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Genitori separati e Figli, Torino </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Famiglie Separate Cristiane, Milano </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Ricerca e Cambiamento, Lazio</i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i> Ass. Diritto minori, Milano</i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Nonne Nonni Penalizzati dalle Separazioni Onlus, Roma </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Papà Separati dai Figli - Puglia </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Genitori Separati, Novi Ligure </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Figlipersempre Nazionale </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Figlipersempre, Trentino Alto Adige </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Figlipersempre, Pavia </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Figlipersempre Milano, Monza e Brianza </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Genitori Separati dai Figli, Schio </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Papà separati, Torino </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Papà separati & figli, Torino </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Papà separati, Asti </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Papà Separati, Vibo Valenza </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Papà Separati, Milano </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Papà separati Liguria </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i> Ass. Papà separati, Roma </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Papà separati, Brescia </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Aiutiamo le famiglie, Roma </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i> Ass. Figli Negati, Roma </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Figli Liberi, Bergamo </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Help Family, Roma </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i> Ass. Genitori Separati Vicenza </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i> Ass. Genitori Separati insieme per i Figli GESIF onlus, Friuli Venezia Giulia <br />Ass. Vater Aktiv, Bolzano</i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i> Ass. Bi.Genitori Diritti dei Minori onlus - Cremona e Mantova </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Papà Separati Lombardia onlus </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Genitori Separati dai Figli GESEF, Roma </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Bambini con genitori in stato di necessità onlus </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Nessuno tocchi Papà, Bologna</i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i> Ass. GE.SE. Genitori Separati, Foggia </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Ass. Italiana per il Patrocinio dell’Infanzia AIPI, Massa Carrara<br />Ass. Movimento Famiglie Italiane MOFI, Brescia</i></span><br />
<i style="font-family: times;">Movimento femminile per la parità genitoriale</i><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Mantenimento Diretto Movimenti per l’Uguaglianza Genitoriale </i></span><br />
<span style="font-family: "times";"><i>Coordinamento Mantenimento Diretto</i></span><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="color: #990000;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 18pt; text-align: center;">
<span style="color: #990000;"><span style="background-color: yellow;"><span style="color: blue;"><b><i><span style="font-family: "times"; line-height: 115%;">il Nuovo disegno di Legge:</span></i></b></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<i><span style="font-family: "times"; line-height: 115%;"><span style="color: black;">
</span></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="background: #fafafa; font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">NORME IN MATERIA DI AFFIDO CONDIVISO, MANTENIMENTO DIRETTO
E GARANZIA DI BIGENITORIALITÀ</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: #666666;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><br />
<span class="Carpredefinitoparagrafo1">Il disegno
di legge vuole dare attuazione al contratto di governo stipulato dalla maggioranza
parlamentare che prevede, con riguardo al diritto di famiglia, alcune rilevanti
modifiche normative idonee ad accompagnare questa delicata materia ad una
progressiva de-giurisdizionalizzazione, rimettendo al centro il protagonismo
della famiglia e dei genitori.</span></span></span></div>
<div class="Default" style="line-height: 115%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;">
<span style="color: #666666;"><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman";">Come soleva dire l’insigne giurista Arturo Carlo Jemolo, la
famiglia è un’isola che il diritto può solo lambire, essendo organismo
normalmente capace di equilibri e bilanciamenti che la norma giuridica deve
saper rispettare quanto più possibile.</span></span></span></div>
<div class="Default" style="line-height: 115%; text-align: justify; text-indent: 35.4pt;">
<span style="color: #666666;"><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman";">I criteri dettati dal
contratto di governo sono sostanzialmente quattro:</span></b></span></span></div>
<div class="Default" style="line-height: 115%; margin-left: 53.4pt; mso-list: l1 level1 lfo9; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="color: #666666;"><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">1.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span></b></span><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman";">Mediazione civile obbligatoria per le questioni in cui siano
coinvolti i figli minorenni</span></b></span></span></div>
<div class="Default" style="line-height: 115%; margin-left: 53.4pt; mso-list: l1 level1 lfo9; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="color: #666666;"><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">2.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span></b></span><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman";">Equilibrio tra entrambe le figure genitoriali e tempi
paritari</span></b></span></span></div>
<div class="Default" style="line-height: 115%; margin-left: 53.4pt; mso-list: l1 level1 lfo9; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="color: #666666;"><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">3.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span></b></span><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman";">Mantenimento in forma diretta senza automatismi</span></b></span></span></div>
<div class="Default" style="line-height: 115%; margin-left: 53.4pt; mso-list: l1 level1 lfo9; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="color: #666666;"><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";"><span style="mso-list: Ignore;">4.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span></b></span><span class="Carpredefinitoparagrafo1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: windowtext; font-family: "times new roman";">Contrasto della alienazione genitoriale</span></b></span></span></div>
<div class="Default" style="line-height: 115%; margin-left: 53.4pt; text-align: justify;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="Default" style="line-height: 115%; text-align: justify;">
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Senato della
Repubblica<o:p></o:p></b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><o:p> </o:p></b><b>XVIII legislatura</b></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
DISEGNO DI LEGGE<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
di iniziativa dei senatori <o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5537484429199358960" name="_gjdgxs"></a>Pillon, Candura, Pellegrini,
Ostellari, Piarulli, D’Angelo, Evangelista, Giarrusso, Riccardi<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<o:p> </o:p> </div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Norme in materia di
affido condiviso,<o:p></o:p></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">mantenimento diretto e
garanzia di bigenitorialità</i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
RELAZIONE
ILLUSTRATIVA<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il presente disegno di legge
vuole dare attuazione al contratto di governo stipulato dalla maggioranza
parlamentare che prevede, con riguardo al diritto di famiglia, alcune rilevanti
modifiche normative idonee ad accompagnare questa delicata materia verso una
progressiva de-giurisdizionalizzazione, rimettendo al centro la famiglia e i
genitori e soprattutto restituendo in ogni occasione possibile ai genitori il
diritto di decidere sul futuro dei loro figli, e lasciando al giudice il ruolo
residuale di decidere nel caso di mancato accordo, ovvero di verificare la non
contrarietà all'interesse del minore delle decisioni assunte dai genitori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Come soleva dire Arturo Carlo
Jemolo, la famiglia è un’isola che il diritto può solo lambire, essendo
organismo normalmente capace di equilibri e bilanciamenti che la norma
giuridica deve saper rispettare quanto più possibile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">I criteri dettati dal contratto
di governo sono sostanzialmente quattro: a) mediazione civile obbligatoria per
le questioni in cui siano coinvolti i figli minorenni; b) equilibrio tra
entrambe le figure genitoriali e tempi paritari; c) mantenimento in forma
diretta senza automatismi; d) contrasto della alienazione genitoriale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Quanto alla mediazione civile
obbligatoria, sono note le questioni pregiudiziali sollevate da taluni con
riguardo alla possibilità per la norma di imporre un procedimento di
mediazione. È tuttavia ben strano che sia stata imposta la mediazione
preventiva in settori assai meno coinvolgenti la vita delle persone e invece si
pongano forti limitazioni con riguardo alla materia del diritto di famiglia.
Eppure, meccanismi di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Alternative Dispute
Resolution</i> (ADR), ben concepiti e caldeggiati, potrebbero evitare a molte
famiglie la lite giudiziaria, di per sé autonoma espressione di fallimento e
foriera di conseguenze personali e relazionali, le cui spese vengono in ogni
caso pagate a caro prezzo dai molti minori coinvolti. A fronte della
imposizione normativa del procedimento ADR è pertanto necessario garantire uno
strumento realmente capace di incidere positivamente sulle situazioni concrete
ed evitare, per quanto possibile, che le famiglie con minori siano costrette al
tunnel giudiziario.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Per quanto concerne l'affido
condiviso, la legge 8 febbraio 2006, n. 54, si è rivelata un fallimento,
cosicché l’Italia rimane uno degli ultimi Paesi del mondo industrializzato per
quanto riguarda la co-genitorialità (co-parenting) delle coppie separate. Nel
mondo occidentale il principio della bigenitorialità viene affermato e applicato
a partire dalla Convenzione sui diritti del fanciullo, promulgata a New York il
20 novembre 1989, ratificata ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 176. In
realtà, però, presso alcune corti degli Stati Uniti già nel 1970 gruppi di
magistrati avevano iniziato a redigere sentenze che prevedevano l’affido
congiunto della prole in caso di divorzio dei genitori. Ben presto gli analisti
si resero conto che dietro la locuzione <i style="mso-bidi-font-style: normal;">joint
custody</i> si potevano celare differenti forme di affidamento: in molti casi
dietro il concetto di pari responsabilità genitoriali si nascondevano forme di
affidamento identiche a quelle normalmente previste in caso di affidamento
esclusivo (si trattava della cosiddetta <i style="mso-bidi-font-style: normal;">joint
legal custody</i>), mentre in altre a una suddivisione giuridico-formale si
aggiungeva una condivisione materiale delle cure e dei tempi di permanenza (<i style="mso-bidi-font-style: normal;">joint physical custody</i>).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: x-small;">Senza minimamente prendere in considerazione le
esperienze estere, in Italia solo nel 2006, dopo un faticoso lavoro durato ben
quattro legislature, si è riusciti a far passare come forma privilegiata
l’affidamento formalmente (o legalmente) condiviso nel 2006. Il risultato,
però, è stato fallimentare: in Italia l'affido a tempi paritetici è stimato
intorno all'1-2%, in Belgio supera il 20%, in Quebec il 25%, in Svezia il 28%.
In Italia l'affido materialmente condiviso (considerando tale una situazione
nella quale il minore trascorre almeno il 30% del tempo presso il genitore meno
coinvolto) riguarda il 3-4% dei minori, tasso fra i più bassi al mondo, in
Belgio il 30%, in Quebec il 30%, in Svezia il 40%. In Italia l'affido
materialmente esclusivo riguarda oltre il 90% dei minori, in Belgio circa il
50%, in Quebec circa il 40%, in Svezia il 30%. Nel nostro Paese troviamo quindi
una situazione estrema che sicuramente non rispecchia la volontà del
legislatore e che sta danneggiando moltissimi minori. E' giunta pertanto l'ora
di dare piena applicazione alla risoluzione n. 1079/2015 del Consiglio d'Europa
che consiglia gli stati membri di adottare legislazioni che assicurino
l'effettiva uguaglianza tra padre e madre nei confronti dei propri figli, al
fine di garantire ad ogni genitore il diritto di essere informato e di
partecipare alle decisioni importanti per la vita e lo sviluppo del loro
figlio, nel miglior interesse di quest'ultimo, consigliando altresì di
introdurre nella legislazione il principio della doppia residenza o del doppio
domicilio dei figli in caso di separazione, limitando le eccezioni ai casi di
abuso o di negligenza verso un minore, o di violenza domestica. E' la stessa
risoluzione a suggerire di adottare tutte le misure necessarie a garantire la piena
esecuzione delle decisioni relative alla residenza dei figli e agli incontri
coi genitori, anche dando seguito a reclami relativi alla mancata
frequentazione dei bambini, incoraggiando in ogni caso la mediazione
all'interno delle procedure giudiziarie in materia famigliare relativamente ai
minori, istituendo un incontro informativo obbligatorio stabilito dal giudice.
La risoluzione si conclude chiedendo che i paesi membri incoraggino
l'elaborazione di piani parentali che permettano ai genitori di definire loro
stessi i principali aspetti della vita di loro figlio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">In modo analogo, si ritiene
maturo il tempo per applicare il principio del mantenimento diretto, pur
astrattamente previsto dalla norma come modalità di default per provvedere alla
prole. Eppure, oltre ad essere costume esteso ed inveterato di molti Stati
progrediti (California, Svezia, Belgio, Stato di Washington) esso, come
rilevato da molte ricerche, contribuisce ad una percezione nel minore di
maggior benessere economico (non dovendo più il genitore veder mediato il
proprio contributo da una persona – l’ex partner – di cui, a torto o ragione,
non ha fiducia). In Italia, invece, si è rimasti fermi all’antiquata idea
dell’assegno, priva di valenze relazionali a carico di uno dei genitori.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">La norma già oggi vigente
manifesta la netta preferenza del legislatore verso un mantenimento diretto
della prole a carico dei genitori, individuando l’assegno perequativo solo
quale espediente residuale. Tuttavia nell’applicazione pratica, ciò che doveva
restare residuale si è trasformato in ordinario e sono davvero rarissimi i casi
in cui nei provvedimenti di separazione, divorzio o di mantenimento di figli
nati fuori dal matrimonio non si preveda un assegno mensile a carico dell’uno o
dell’altro genitore. È dunque ora di mettere mano alla norma per indicare con
ulteriore e inemendabile chiarezza la netta preferenza del legislatore per la
forma diretta di mantenimento, anche in considerazione del fatto che,
trascorrendo il minore tempi sostanzialmente equipollenti con ciascuno dei
genitori, è molto più agevole per questi ultimi provvedere direttamente alle
esigenze della prole.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Per questa ragione è importante
far passare il principio che entrambi i genitori sono tenuti al mantenimento in
forma diretta, possibilmente individuando i costi standard e i capitoli di
spesa <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: x-small;">Medesimo discorso va fatto
anche in ordine ad una delle componenti più significative della contribuzione
economica dei genitori alle esigenze della prole: la “assegnazione” della casa
familiare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Non potendosi più identificare un
genitore collocatario, ma dovendosi prendere atto che il bambino potrà
finalmente fare conto su “due case”, in perfetta conformità con l’osservazione
di Jemolo, è opportuno ripensare in modo significativo nell’ambito del <i style="mso-bidi-font-style: normal;">corpus</i> normativo l’istituto “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">monstrum</i>” dell’assegnazione che ha
richiesto negli anni un continuo adeguamento giurisprudenziale a fini di
coordinamento rispetto alle norme sulla proprietà, altri diritti reali nonché
ai contratti per l’utilizzo degli immobili (si veda, in particolare, l'art. 6
della legge 392/78). <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Lo stesso istituto
dell'assegnazione, alla luce del raggiunto consenso scientifico sulla
sostanziale irrilevanza dell’eventuale assegnazione ai fini del benessere della
prole in relazione all’autentico significato e concetto sostanziale
dell’affidamento condiviso, presenta forti dubbi di costituzionalità (rispetto
all'art. 42 Cost.).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">In caso di separazione, il
conflitto tra i genitori nella sua più aspra declinazione giudiziale è
statisticamente e positivamente determinato dall’interesse economico
all’assegnazione della casa familiare piuttosto che da un reale scetticismo
sull’idoneità dell’altro genitore, che inflaziona il processo con accertamenti
peritali e altro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Con riferimento al caso statisticamente
più frequente di casa familiare co-intestata ad entrambi i genitori, la
proposta di modifica richiama la regolamentazione secondo le norme sulla
comunione (art. 1100 e ss. del codice civile) che prevede il diritto a un
corrispettivo da parte del comproprietario che utilizza il bene in via
esclusiva, nelle more della divisione. In caso di proprietà esclusiva in capo a
uno dei due genitori o a terzi, si dovranno in ogni caso applicare le vigenti
norme in materia di proprietà, comodato d’uso, diritto di usufrutto o di
abitazione e locazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L'istituto che meglio aiuterà i
genitori a evitare contrasti strumentali e a concentrarsi sulla centralità dei
figli sarà quello del piano genitoriale, autentico strumento di lavoro sul
quale padre e madre saranno chiamati a confrontarsi per individuare le concrete
esigenze dei figli minori e fornire il loro contributo educativo e progettuale
che riguardi i tempi e le attività della prole e i relativi capitoli di spesa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Il continuo rimando della
proposta alle procedure ADR (conciliazione, mediazione e coordinazione
genitoriale) ha lo scopo di restituire la responsabilità decisionale ai
genitori stessi, aiutandoli e sostenendoli quando, a causa della difficoltà di
dialogo, i medesimi non appaiono in grado di mantenere pervio il canale
comunicativo nell'interesse del minore.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Anche i nonni potranno
intervenire e far sentire la loro voce con interventi <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ad adiuvandum</i> che siano propositivi e che tutelino il diritto dei
minori a intrattenere rapporti significativi con i propri ascendenti<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: 12.0pt; mso-pagination: none; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">È poi necessario superare la concezione nominalistica
dell’alienazione genitoriale che in passato ha suscitato consistenti polemiche
e avere riguardo al dato oggettivo: in molti casi si presenta il fenomeno del
rifiuto manifestato dal minore in ordine a qualsiasi forma di relazione con uno
dei genitori. Alienazione, estraniazione, avversità, sono solo nomi mutevoli
che non possono impedire al legislatore di prendersi cura di una delle
condizioni più pericolose per il corretto e armonico sviluppo psicofisico del
minore. Nell’ambito dei rapporti all’interno della famiglia e, in particolare,
nelle relazioni tra genitori e figli, si parla di una nuova categoria di
diritti che la recente riflessione sociologica ha definito con la locuzione di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">diritti relazionali</i> o <i style="mso-bidi-font-style: normal;">diritti alla relazione</i>. Essi
rappresentano i diritti specifici di ogni relazione umana nella sua dimensione
affettiva ed emotiva, relazione della quale l’ordinamento ed i giuristi sempre
più si stanno occupando. È grazie al godimento del diritto ad avere relazioni
con i propri familiari che le persone possono, nel contempo, esercitare i
doveri legati al “fare famiglia”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: x-small;">Il presente disegno di legge
si compone di 24 articoli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: x-small;">All’articolo 1 si istituisce e
regolamenta la funzione pubblica e sociale della professione del mediatore
familiare, stabilendo i requisiti per l’esercizio di tale professione. Si
delineano in modo estremamente puntiglioso e rigoroso i titoli di studio, le
specializzazioni e i percorsi di formazione necessari all’espletamento del
ruolo di mediatore familiare, professione che non può essere improvvisata, ma
che necessita di una formazione approfondita. Si stabilisce che le regioni
debbano istituire ed aggiornare annualmente gli elenchi di iscrizione per i
mediatori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: x-small;">All’articolo 2 si sancisce
l’obbligo di riservatezza per segreto professionale, stabilendo anche che gli
atti e i documenti del procedimento di mediazione non possano essere esibiti
nei procedimenti giudiziali, se non previo accordo sottoscritto dal mediatore,
dalle parti e dai rispettivi legali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 3, con rimandi alla
normativa vigente in materia di mediazione civile, definisce e regolamenta il
procedimento della mediazione familiare prevedendone l'accesso volontario delle
parti, con durata non superiore a sei mesi, che, in qualsiasi momento, possono
interromperne la partecipazione. L'esperimento della mediazione familiare
rimane condizione di procedibilità qualora nella controversia siano coinvolti
direttamente o indirettamente persone minorenni. Al comma 8 si prevede
l’omologazione del tribunale competente per territorio al fine dell’esecutività
dell’accordo raggiunto a seguito del procedimento di mediazione familiare. Il
tribunale deve decidere, entro quindici giorni dalla richiesta, in camera di
consiglio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">All’articolo 4 si prevede che le
spese e i compensi per il mediatore siano stabiliti con decreto del Ministro
della giustizia, da emanarsi entro 180 giorni dall’entrata in vigore della
legge.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 5, nell’ambito della
coordinazione genitoriale quale processo di risoluzione alternativa delle
controversie fra genitori, qualifica la figura del coordinatore genitoriale. Si
tratta di esperto qualificato con funzione mediativa, dotato di formazione
specialistica in coordinazione genitoriale, iscritto all'Albo di una delle
professioni regolamentate di ambito sanitario o socio-giuridico. Il medesimo,
operando come terzo imparziale, nell’ambito delle disposizioni di natura legale
e deontologica della rispettiva professione, ha il compito di gestire in via
stragiudiziale le controversie eventualmente sorte tra i genitori di prole
minorenne relativamente all’esecuzione del piano genitoriale. La sua attività è
volta al superamento di eventuali ostacoli al corretto e sereno esercizio della
co-genitorialità assistendo i genitori nell’attuazione del piano genitoriale,
monitorandone l’osservanza e risolvendo tempestivamente le controversie. Il
Giudice, su richiesta dei genitori di incaricare un coordinatore genitoriale,
ne dispone la nomina ove ritenuto necessario nell'interesse del minore. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 6 modifica l’articolo
178 Codice di procedura civile (Controllo del collegio sulle ordinanze) con
l’aggiunta di un comma per stabilire che l’ordinanza del giudice istruttore in
materia di separazione e di affidamento dei figli è impugnabile dalle parti,
con reclamo immediato al collegio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 7, che modifica
l’articolo 706 del codice di procedura civile (Forma della domanda), sancisce
che le coppie con figli devono procedere alla mediazione obbligatoria per
aiutare le parti a trovare un accordo nell'interesse dei minori.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>In ogni caso il mediatore familiare rilascia
ai coniugi un’attestazione, sottoscritta dai coniugi medesimi, in cui si dà
atto del tentativo di mediazione e del relativo esito.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: x-small;">L’articolo 8, di modifica
all’articolo 708 del codice di procedura civile, stabilisce che all’udienza di
comparizione il presidente, nel caso di conciliazione infruttuosa, il
presidente debba informare le parti della possibilità di avvalersi della
mediazione familiare (obbligatoria in presenza di figli minori). Si stabilisce,
per i procedimenti di separazione di genitori con figli minorenni, la verifica
anche d’ufficio del rispetto delle prescrizioni di cui all'art. 706. Il
presidente è altresì tenuto a valutare i rispettivi piani genitoriali assumendo
con ordinanza i provvedimenti opportuni nell’interesse della prole e dei
coniugi, secondo quanto previsto dagli art. 337 ter e seguenti del Codice
Civile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-size: x-small;">L’articolo 9, sostituendo il
vigente articolo 709-ter del codice di procedura civile (Soluzione delle
controversie e provvedimenti in caso di inadempienze o violazioni), rende più
incisivo il ricorso in quanto la mera ammonizione si è rivelata un’arma spuntata
ed incapace di frenare gli atteggiamenti più spregiudicati dei genitori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Con l’articolo 10, sostitutivo
del vigente articolo 711 del codice di procedura civile (Separazione
consensuale), si stabilisce che nel caso di separazione consensuale i genitori di
figli minori, a pena di nullità, devono indicare nel ricorso il piano
genitoriale concordato, secondo quanto previsto dall’articolo 706, quinto comma
del presente codice e dall'art. 337 ter del Codice Civile. Ove riscontri che i
coniugi non vi abbiano adempiuto, il presidente è tenuto ad esperire
preliminarmente un tentativo di conciliazione. In caso positivo si procede come
previsto dall’articolo 708, secondo comma. In caso negativo il presidente dà
atto nel processo verbale del consenso dei coniugi alla separazione e delle
condizioni riguardanti i coniugi stessi e la prole, come previste dal ricorso e
dai piani educativo e di riparto delle spese. I coniugi che abbiano depositato
ricorso congiunto per la separazione consensuale sono esentati dalla mediazione
obbligatoria.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 11 riguarda i
provvedimenti concernenti i figli. Con la sostituzione del vigente articolo
337-ter del codice civile, il nuovo articolato prevede, in maniera oltremodo
innovativa, il diritto del minore al mantenimento di un rapporto equilibrato e
continuativo con il padre e la madre, a ricevere cura, educazione, istruzione e
assistenza morale da entrambe le figure genitoriali, e a trascorrere con
ciascuno dei genitori tempi adeguati, paritetici ed equipollenti, salvo i casi
di impossibilità materiale. Si garantiscono tempi paritari qualora anche uno
solo dei genitori ne faccia richiesta. Si garantisce comunque la permanenza di
non meno di 12 giorni al mese, compresi i pernottamenti, presso il padre e
presso la madre, salvo comprovato e motivato pericolo di pregiudizio per la
salute psico-fisica del figlio in casi tassativamente individuati. Si sancisce
il suo diritto a conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i
parenti di ciascun ramo genitoriale. L'articolo prevede inoltre che il giudice,
nell'affidare in via condivisa i figli minori, debba stabilire il doppio
domicilio del minore ai fini delle comunicazioni scolastiche, amministrative e
relative alla salute. Nel piano genitoriale deve essere indicata anche la misura
e la modalità con cui ciascuno dei genitori provvede al mantenimento diretto
dei figli, sia per le spese ordinarie sia per quelle straordinarie, anche
attribuendo a<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ciascuno specifici
capitoli di spesa, in misura proporzionale al proprio reddito e ai tempi di
permanenza presso ciascun genitore secondo le esigenze indicate nel piano
genitoriale, considerando sempre le esigenze del minore, il tenore di vita
goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori, i tempi di
permanenza presso ciascun genitore, le risorse economiche di entrambi i
genitori e la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da
ciascun genitore. In mancanza di accordo, il giudice, sentite le parti,
stabilisce il piano genitoriale determinando i tempi e le modalità della
presenza dei figli presso ciascun genitore fissando altresì la misura e il modo
con cui ciascuno di essi dovrà contribuire al mantenimento, alla cura,
all'istruzione e all'educazione dei figli sulla base del costo medio dei beni e
servizi per i figli individuato su base locale alla luce del costo medio della
vita come calcolato dall'ISTAT, individuando le spese ordinarie, le spese
straordinarie e attribuendo a ciascun genitore specifici capitoli di spesa,
dando applicazione al protocollo nazionale sulle spese straordinarie. Si
sancisce infine che, ove le informazioni di carattere economico fornite dai
genitori non risultino sufficientemente documentate, il giudice possa disporre
un accertamento della polizia tributaria sui redditi e sui beni oggetto della
contestazione, anche se intestati a soggetti diversi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Con l’articolo 12, che
sostituisce l'articolo 337-quater del codice civile (Affidamento a un solo
genitore e opposizione all'affidamento condiviso), si stabilisce che il
giudice, nei casi di cui all'art. 337-ter, comma 2, possa disporre
l'affidamento dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga che
l'affidamento all'altro sia contrario all'interesse del minore, garantendo
sempre il diritto del minore alla bi-genitorialità. Il genitore cui sono
affidati i figli in via esclusiva, salva diversa disposizione del giudice, ha
l'esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale su di essi; egli deve
attenersi alle condizioni determinate dal giudice, favorendo e garantendo in
ogni modo la frequentazione dei figli minori con l'altro genitore, a meno che
ciò non sia stato espressamente vietato dal giudice con provvedimento motivato.
Salvo che non sia diversamente stabilito, le decisioni di maggiore interesse
per i figli sono adottate da entrambi i genitori. Il genitore cui i figli non
sono affidati ha il diritto ed il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed
educazione e può ricorrere al giudice quando ritenga che siano state assunte
decisioni pregiudizievoli al loro interesse. Sono previsti casi di temporanea
impossibilità ad affidare il minore ai propri genitori. In tali casi il giudice
deve porre in essere ogni misura idonea al recupero della capacità genitoriale
dei figli.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 13, sostitutivo
dell’art. 337-quinquies del codice civile, reca la revisione delle disposizioni
concernenti l'affidamento dei figli e i casi di conflittualità genitoriale
introducendo il secondo tentativo di mediazione e il coordinatore genitoriale
quali estremi tentativi di restituire ai genitori la capacità di decisione
autonoma, prima della definitiva decisione del giudice. I genitori hanno
diritto di chiedere in ogni tempo la revisione delle disposizioni concernenti
l'affidamento dei figli, la revisione dei piani genitoriali e dei tempi di
frequentazione con la prole, l'attribuzione dell'esercizio della responsabilità
genitoriale su di essi e delle eventuali disposizioni relative alla misura e
alla modalità del contributo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 14, che sostituisce
l’articolo 337-sexies, verte sulla residenza del minore presso la casa
familiare e sulle prescrizioni in tema di residenza. Il giudice può stabilire
nell'interesse dei figli minori che questi mantengano la residenza nella casa
familiare, indicando in caso di disaccordo quale dei due genitori potrà
continuare a risiedervi. Si stabilisce che non possa continuare a risedere
nella casa familiare il genitore non proprietario o non titolare di specifico
diritto che non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o
conviva <i style="mso-bidi-font-style: normal;">more uxorio</i> o contragga nuovo
matrimonio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">All’articolo 15, che sostituisce
l’articolo 337-sexies vertente su disposizioni in favore dei figli maggiorenni,
si chiarisce che il giudice possa disporre in favore dei figli maggiorenni non
indipendenti economicamente, su loro richiesta, il pagamento di un assegno
periodico a carico di entrambi i genitori. Tale assegno è versato direttamente
all'avente diritto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 16, che sostituisce
l’articolo 337-octies del codice civile (Poteri del giudice e ascolto del
minore), prevede che il giudice disponga l'ascolto del figlio minore che abbia
compiuto gli anni dodici e anche di età inferiore ove capace di discernimento.
L'ascolto del minore deve essere sempre svolto alla presenza del giudice e di
un esperto da lui designato e deve essere videoregistrato. Le parti, che
possono assistere in locale separato collegato mediante video, possono
presentare domande per mezzo del giudice, ma sono vietate domande dirette ad
ottenere risposte relativamente al desiderio del minore di stare con uno dei
genitori ovvero quelle potenzialmente in grado di suscitare preferenze o
conflitti di lealtà da parte del minore verso uno dei genitori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 17 modifica all'art.
342 bis del codice civile (Ordini di protezione contro gli abusi familiari)
aggiungendo un comma per prevedere da parte del giudice, su istanza di parte,
l’adozione con decreto di provvedimenti nell'esclusivo interesse del
minore, anche quando - pur in assenza di evidenti condotte di uno dei genitori
- il figlio minore manifesti comunque rifiuto, alienazione o estraniazione con
riguardo ad uno di essi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 18 introduce il nuovo
articolo 342-quater nel codice civile, con il quale si attribuisce al giudice
il potere di ordinare al genitore che abbia tenuto la condotta pregiudizievole
per il minore la cessazione della stessa condotta; può inoltre disporre con
provvedimento d’urgenza la limitazione o sospensione della sua responsabilità
genitoriale. Egli può, in ogni caso, disporre l'inversione della residenza
abituale del figlio minore presso l'altro genitore ovvero il collocamento
provvisorio del minore presso apposita struttura specializzata, previa
redazione da parte dei Servizi Sociali o degli operatori della struttura di uno
specifico programma per il pieno recupero della bigenitorialità del minore,
nonché dell’indicazione del responsabile dell’attuazione di tale programma.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 19 dispone
l’abrogazione del comma 2 dell’articolo 151 del codice civile, in tema di
separazione giudiziale, che attualmente prevede che il giudice, pronunziando la
separazione, dichiari, ove ne ricorrano le circostanze e ne sia richiesto, a
quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del suo
comportamento contrario ai <a href="https://www.brocardi.it/dizionario/709.html"><span style="color: black; text-decoration: none;">doveri che derivano dal matrimonio</span></a>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Con l’articolo 20 si modifica
l'articolo 6 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 132, convertito dalla
legge 10 novembre 2014, n. 162, al fine di stabilire che le parti e i
rispettivi legali devono in ogni caso applicare le disposizioni di cui agli
artt. 337- ter e seguenti del codice civile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">Con l’articolo 21, quale logica
conseguenza del principio del mantenimento diretto della prole, si procede ad
abrogare l’art. 570-bis del Codice Penale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 22 applica i principi
previsti per la separazione anche alla legge sul divorzio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L'art. 23 stabilisce che le norme
della presente legge si applichino anche ai procedimenti pendenti alla data
dell'entrata in vigore della medesima.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">L’articolo 24 infine contiene una
clausola di invarianza finanziaria.</span><o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<b>DISEGNO
DI LEGGE</b><o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
1.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Istituzione dell'albo nazionale per la
professione di mediatore familiare). <o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1. È istituito
l'albo professionale dei mediatori familiari. La Repubblica riconosce la
funzione sociale della mediazione familiare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
2. Entro 120
giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con uno o più
regolamenti, da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 1, lettera b),
della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Presidente del Consiglio
dei ministri e del Ministro della Giustizia, sono adottate le norme di
attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo, tenuto conto dei
seguenti principi:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->a)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Possono esercitare la
professione di mediatore familiare le persone in possesso della laurea
specialistica in discipline sociali, psicologiche, giuridiche, mediche o
pedagogiche, nonché della formazione specifica, certificata da idonei titoli
quali <i>master </i>universitari ovvero
specializzazioni o perfezionamenti presso enti di formazione riconosciuti dalle
regioni, aventi durata biennale e di almeno 350 ore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->b)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Possono altresì
esercitare l’attività di mediazione familiare coloro che alla data di entrata
in vigore della presente legge sono in possesso di laurea specialistica e che
hanno già ottenuto la qualifica di mediatore familiare a seguito della
formazione specifica almeno biennale certificata da master universitari ovvero
a seguito della frequenza e del superamento dell’esame finale presso corsi di
formazione almeno biennali e della durata di almeno 350 ore, purché svolti e
conclusi entro il 31 dicembre 2018.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->c)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->La qualifica di
mediatore familiare può essere attribuita anche agli avvocati iscritti
all’ordine professionale da almeno 5 anni e che abbiano trattato almeno 10
nuovi procedimenti in diritto di famiglia e dei minorenni per ogni anno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->d)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->La professione di
mediatore familiare può essere esercitata in forma individuale o associata
secondo le disposizioni stabilite dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->e)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il Ministero di
Giustizia, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge,
istituisce e successivamente cura annualmente, l'aggiornamento dello specifico
albo professionale al quale possono fare domanda di iscrizione i mediatori
familiari in possesso dei requisiti di cui al presente articolo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->f)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il servizio di
mediazione familiare può essere altresì offerto nei consultori familiari
pubblici e privati da persone aventi la qualifica di mediatori familiari
iscritti negli albi di cui alla lettera precedente.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->g)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il mediatore familiare
deve essere particolarmente e specificamente esperto nelle tecniche di
mediazione e deve essere in possesso di approfondite conoscenze in diritto,
psicologia e sociologia con particolare riferimento ai rapporti familiari e
genitoriali.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->h)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L'iscrizione all'albo
è subordinata al superamento di una prova di esame da svolgersi annualmente e
la cui disciplina è rimessa ad appositi decreti ministeriali, emanati d'intesa
con il Ministero dell'Istruzione e della Famiglia. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->i)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L'istituendo consiglio
nazionale dei mediatori familiari provvede entro sei mesi dalla sua istituzione
all'emanazione di un codice deontologico ispirato ai seguenti principi:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->j)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il mediatore familiare
deve essere terzo e imparziale rispetto alle parti; <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->k)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il mediatore familiare
ha un obbligo informativo in favore delle parti circa la possibilità di
avvalersi della consulenza matrimoniale al fine di salvaguardare per quanto
possibile l’unità della famiglia come previsto dall'art. 708 del codice di
procedura civile, rispetto del <i>best
interest of child</i>; deve altresì adoperarsi per impedire o per risolvere
gravi conflittualità che possono produrre ogni forma di violenza endofamiliare,
anche informando le parti della possibilità di ottenere l’aiuto di altri
specialisti. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 21pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->l)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il mediatore deve
astenersi dal fornire<i> </i>consulenza
legale o psicologica alle parti.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
2.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Obbligo di riservatezza).<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1. Il mediatore
familiare è tenuto al segreto professionale ai sensi dell'art. 622 c.p. Nessuno
degli atti o documenti del procedimento di mediazione familiare può essere
prodotto dalle parti nei procedimenti giudiziali ad eccezione dell’accordo,
solo se sottoscritto dal mediatore familiare e controfirmato dalle parti e dai
rispettivi legali, ovvero della proposta di accordo formulata dal mediatore ai
sensi dell’articolo 4.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
3.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Procedimento di mediazione familiare).<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1. Il
procedimento di mediazione familiare è informale e riservato. Partecipano al
procedimento di mediazione familiare le parti e i rispettivi legali. La
partecipazione al procedimento di mediazione di minori - purché aventi età
superiore a dodici anni - può essere ammessa solo con il consenso di tutte le
parti e, comunque, di entrambi i genitori.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
2. Le parti
devono rivolgersi a un mediatore familiare scelto tra quelli che esercitano la
professione nell’ambito del distretto del tribunale competente per territorio
ai sensi del codice di procedura civile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
3. La
partecipazione al procedimento di mediazione familiare è volontariamente scelta
dalle parti e può essere interrotta in qualsiasi momento. L'esperimento della
mediazione familiare è comunque condizione di procedibilità secondo quanto previsto
dalla legge qualora nel procedimento debbano essere assunte decisioni che
coinvolgano direttamente o indirettamente i diritti delle persone minorenni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
4. Il
procedimento di mediazione familiare ha una durata non superiore a sei mesi,
decorrenti dal primo incontro cui hanno partecipato entrambe le parti. Le parti
devono partecipare al primo incontro del procedimento di mediazione familiare
assistite dai rispettivi avvocati qualora esse abbiano già dato loro mandato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
5. Il mediatore
familiare, su accordo delle parti, può chiedere che gli avvocati di cui al
comma 4 non partecipino agli incontri successivi. Gli stessi devono comunque
essere presenti, a pena di nullità e inutilizzabilità, alla stipulazione
dell’eventuale accordo, ove raggiunto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
6. Gli avvocati
e le parti hanno il dovere di collaborare lealmente con il mediatore familiare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
7. Si applicano
gli articoli 8, 9, 10, 11, 13 e 14, commi 1 e 2, del decreto legislativo 4
marzo 2010, n. 28, e successive modificazioni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
8. L’efficacia
esecutiva dell’accordo raggiunto a seguito del procedimento di mediazione
familiare deve in ogni caso essere omologata dal tribunale competente per
territorio ai sensi del codice di procedura civile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
9. Il tribunale
di cui al comma 8 decide in camera di consiglio entro quindici giorni dalla
richiesta.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
4<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Spese e compensi per il mediatore
familiare).<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1. Entro
centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il
Ministro della giustizia, con proprio decreto, stabilisce i parametri per la
determinazione dei compensi professionali per i mediatori familiari, prevedendo
in ogni caso la gratuità del primo incontro. Gli avvocati e gli altri
professionisti che operino in funzione di mediatori familiari debbono applicare
le tariffe professionali relative a tale ultima funzione.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
5<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Il coordinatore genitoriale)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->La coordinazione
genitoriale è un processo di risoluzione alternativa delle controversie
centrato sulle esigenze del minore, svolta da professionista qualificato, che
integra la valutazione della situazione conflittuale, l’informazione circa i
rischi del conflitto per le relazioni genitori-figli, la gestione del caso e
degli operatori coinvolti, la gestione del conflitto ricercando l’accordo tra i
genitori o fornendo suggerimenti o raccomandazioni e, assumendo, previo
consenso dei genitori, le funzioni decisionali.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il coordinatore
genitoriale è un esperto qualificato con funzione mediativa, dotato di
formazione specialistica in coordinazione genitoriale, iscritto all'Albo di una
delle seguenti professioni regolamentate di ambito sanitario o socio-giuridico <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->Psichiatra<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->Neuropsichiatra<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->Psicoterapeuta<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->Psicologo<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->Assistente sociale<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->Avvocato<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->Mediatore familiare<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->3.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il coordinatore
genitoriale deve osservare tutte le disposizioni di natura legale e
deontologica della rispettiva professione. Il medesimo opera come terzo imparziale
e ha il compito di gestire in via stragiudiziale le controversie eventualmente
sorte tra i genitori di prole minorenne relativamente all’esecuzione del piano
genitoriale. La sua attività è volta al superamento di eventuali ostacoli al
corretto e sereno esercizio della co-genitorialità con l'obiettivo di:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->assistere i genitori con alto livello di conflitto
nell’attuazione del piano genitoriale,<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->monitorarne l’osservanza, risolvendo tempestivamente le
controversie <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "times new roman";">-<span style="font-size: 7pt; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]-->salvaguardare e preservare una relazione sicura, sana e
significativa tra il minore ed entrambi i suoi genitori.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->4.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Lo svolgimento
dell’attività di coordinazione genitoriale non dà luogo a responsabilità
personali salvo i casi di dolo o colpa grave.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->5.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il Giudice prende atto
della volontà dei genitori di incaricare un coordinatore genitoriale
nell'interesse del minore. L’accordo di incarico e il consenso informato (per
le professioni sanitarie) alla coordinazione genitoriale, devono essere
sottoscritti dai genitori e sono recepiti contestualmente alla nomina del
coordinatore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>ART. 6<o:p></o:p></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica all’articolo 178 del codice di
procedura civile).<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1. Dopo il terzo
comma dell’articolo 178 del codice di procedura civile è inserito il seguente:
«L’ordinanza del giudice istruttore in materia di separazione e di affidamento
dei figli è impugnabile dalle parti con reclamo immediato al collegio. Il
reclamo deve essere proposto nel termine perentorio di venti giorni dalla
lettura alla presenza delle parti oppure dalla ricezione della relativa
notifica. Il collegio decide in Camera di Consiglio entro 30 giorni dal
deposito del reclamo.»<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
7<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifiche all’articolo 706 del codice di
procedura civile).<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1. All’articolo
706 del codice di procedura civile sono apportate le seguenti modificazioni:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<i>a) </i>è premesso il seguente comma:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
«I genitori di
prole minorenne che vogliano separarsi devono - a pena di improcedibilità -
iniziare un percorso di mediazione familiare. I genitori debbono redigere,
eventualmente con l'aiuto del mediatore familiare e dei rispettivi legali, un
piano genitoriale come previsto dall'art. 337 ter del Codice Civile. In ogni
caso il mediatore familiare deve rilasciare ai coniugi un’attestazione,
sottoscritta dai coniugi medesimi, in cui dà atto che gli stessi hanno tentato
la mediazione e informa del relativo esito»;<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<i>b) </i>al comma 3,<i> </i>le parole: “novanta giorni dal deposito del ricorso” sono
sostituite dalle seguenti: “quaranta giorni dal deposito del ricorso”;<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<i>c) </i>è aggiunto, in fine, il seguente
comma:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
«Nel caso di cui
al quarto comma, il ricorso e la memoria difensiva di cui al terzo comma, a
pena di nullità, devono contenere altresì, a cura dei genitori, una dettagliata
proposta di piano genitoriale che illustrino la situazione attuale del minore e
le proposte formulate in ordine al suo mantenimento, alla sua istruzione, alla
sua educazione e alla sua assistenza morale secondo i punti previsti dall'art.
337 ter del Codice Civile.»;<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
8<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifiche all’articolo 708 del codice di
procedura civile).<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1. All’articolo
708 del codice di procedura civile sono apportate le seguenti modificazioni:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<i>a) </i>il secondo comma è sostituito dal
seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
«Qualora la
conciliazione riesca il presidente allega agli atti il verbale di conciliazione
e ordina la cancellazione della causa dal ruolo e l’immediata estinzione del
procedimento»;<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<i>b) </i>il terzo comma è sostituito dal
seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
«Qualora la
conciliazione non sia riuscita, il presidente informa le parti della
possibilità di avvalersi della mediazione familiare. Nei procedimenti di
separazione di genitori con figli minorenni il presidente verifica anche
d’ufficio il rispetto delle prescrizioni di cui all'art. 706 e in caso
contrario rinvia il procedimento per un termine massimo di due mesi e ordina
alle parti di rivolgersi ad un mediatore familiare. Il presidente all’esito,
sentiti i coniugi e i rispettivi difensori, valuta i rispettivi piani
genitoriali e assume con ordinanza i provvedimenti che reputa opportuni nell’interesse della
prole e dei coniugi secondo quanto previsto dagli art. 337 ter e seguenti del
Codice Civile, accogliendo le rispettive proposte ove convergenti e non contrarie
all’interesse della prole e motivando le proprie decisioni ove ritenga di
discostarsi dalle indicazioni dell’uno o dell’altro genitore in ordine al piano
genitoriale. Se uno dei genitori non compare ovvero non presenta un proprio
piano genitoriale, il presidente accoglie nell’ordinanza le proposte indicate
dall’altro, ove congrue e non contrarie all’interesse della prole».<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
9<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica dell’articolo 709-</i>ter <i>del codice di procedura civile).</i><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1. L’articolo
709-<i>ter </i>del codice di procedura
civile è sostituito dal seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
«ART. 709-<i>ter</i>. — <i>(Soluzione delle controversie e provvedimenti in caso di inadempienze o
violazioni). <o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
Per la soluzione
delle controversie insorte tra i genitori in ordine all’esercizio della responsabilità
genitoriale o delle modalità dell’affidamento è competente il giudice del
procedimento in corso. Per i procedimenti di cui all’articolo 710 è competente
il tribunale del luogo di residenza del minore. A seguito del ricorso, il
giudice convoca le parti e adotta i provvedimenti opportuni. In caso di gravi
inadempienze, di manipolazioni psichiche o di atti che comunque arrechino
pregiudizio al minore od ostacolino il corretto svolgimento delle modalità
dell’affidamento, nonché in caso di astensione ingiustificata dai compiti di
cura di un genitore e comunque in ogni caso ove riscontri accuse di abusi e
violenze fisiche e psicologiche evidentemente false e infondate mosse contro
uno dei genitori, il giudice valuta prioritariamente una modifica dei provvedimenti
di affidamento ovvero, nei casi più gravi, la decadenza della responsabilità
genitoriale del responsabile ed emette le necessarie misure di ripristino,
restituzione o compensazione. Il giudice può anche congiuntamente:<i><o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1) disporre il
risarcimento dei danni, a carico di uno dei genitori, nei confronti del minore;<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
2) disporre il
risarcimento dei danni, a carico di uno dei genitori, nei confronti dell’altro;<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
3) condannare il
genitore inadempiente al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria,
da un minimo di 600,00 euro a un massimo di 6.000,00 euro. I provvedimenti
assunti dal giudice del procedimento sono impugnabili nei modi ordinari».<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
10<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica dell’articolo 711 del codice di
procedura civile).<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
1. L’articolo 711 del codice di
procedura civile è sostituito dal seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
«ART. 711. — <i>(Separazione consensuale)</i><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Nel caso di
separazione consensuale<i> </i>previsto
dall’articolo 158 del codice civile, entrambi i coniugi presentano ricorso
congiunto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->I genitori di figli
minori devono a pena di nullità indicare nel ricorso il piano genitoriale
concordato, secondo quanto previsto dall’articolo 706, quinto comma del
presente codice e dall'art. 337 ter del Codice Civile. Il presidente, ove
riscontri che i coniugi non hanno svolto in precedenza il tentativo di
conciliazione di cui all’articolo 706, tenta preliminarmente di conciliarli nel
corso della medesima udienza. Se la conciliazione riesce, procede come previsto
dall’articolo 708, secondo comma. Se la conciliazione non riesce il presidente
dà atto nel processo verbale del consenso dei coniugi alla separazione e delle
condizioni riguardanti i coniugi stessi e la prole, come previste dal ricorso e
dai piani educativo e di riparto delle spese.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->3.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->La separazione
consensuale acquista efficacia con l’omologazione del tribunale, che provvede
in camera di consiglio su relazione del presidente. Le condizioni della
separazione consensuale sono modificabili a norma dell’articolo 710».<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
11<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica all'art. 337 ter del codice
civile)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
L’articolo 337-ter del codice
civile è sostituito dal seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 14.2pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l16 level1 lfo12; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->“Articolo 337-ter
(Provvedimenti riguardo ai figli)<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Indipendentemente dai
rapporti intercorrenti tra i due genitori, il figlio minore, nel proprio
esclusivo interesse morale e materiale, ha il diritto di mantenere un rapporto
equilibrato e continuativo con il padre e con la madre, di ricevere cura,
educazione e istruzione e assistenza morale da entrambe le figure genitoriali,
con paritetica assunzione di responsabilità e di impegni e con pari
opportunità. Ha anche il diritto di trascorrere con ciascuno dei genitori tempi
paritetici o equipollenti, salvo i casi di impossibilità materiale. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Qualora uno dei
genitori ne faccia richiesta e non sussistano oggettivi elementi ostativi, il
giudice assicura con idoneo provvedimento il diritto del minore di trascorrere
tempi paritetici in ragione della metà del proprio tempo, compresi i
pernottamenti, con ciascuno dei genitori. Salvo diverso accordo tra le parti,
deve in ogni caso essere garantita alla prole la permanenza di non meno di 12
giorni al mese, compresi i pernottamenti, presso il padre e presso la madre,
salvo comprovato e motivato pericolo di pregiudizio per la salute psico-fisica
del figlio minore in caso di:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->1)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Violenza<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->2)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Abuso sessuale<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->3)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Trascuratezza <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->4)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Indisponibilità di un
genitore <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]-->5)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Inadeguatezza evidente
degli spazi predisposti per la vita del minore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->3.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il giudice o le parti,
quando le circostanze rendano difficile attuare una divisione paritaria dei
tempi su base mensile, possono prevedere adeguati meccanismi di recupero
durante i periodi di vacanza, onde garantire una sostanziale equivalenza dei
tempi di frequentazione del minore con ciascuno dei genitori nel corso
dell’anno. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->4.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il figlio minore ha
anche il diritto di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con
i parenti di ciascun ramo genitoriale. Gli ascendenti del minore possono
intervenire nel giudizio di affidamento con le forme dell’art. 105 del codice
di procedura civile. Il giudice nei procedimenti di cui all'art. 337-bis adotta
i provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all'interesse
morale e materiale di essa. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->5.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il giudice, salvo che
ciò sia contrario al superiore interesse del minore, affida in via condivisa i
figli minori a entrambi i genitori e prende atto, se non contrari all'interesse
dei figli, degli accordi intervenuti tra i genitori. Stabilisce il doppio
domicilio del minore presso l’abitazione di ciascuno dei genitori ai fini delle
comunicazioni scolastiche, amministrative e relative alla salute. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->6.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Entrambi i genitori
predispongono un piano genitoriale in ordine a:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 35.45pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l11 level1 lfo10; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -21.3pt;">
<!--[if !supportLists]-->1)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Luoghi abitualmente
frequentati dai figli<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 35.45pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l11 level1 lfo10; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -21.3pt;">
<!--[if !supportLists]-->2)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Scuola e percorso
educativo del minore<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 35.45pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l11 level1 lfo10; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -21.3pt;">
<!--[if !supportLists]-->3)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Eventuali attività
extrascolastiche, sportive, culturali e formative<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 35.45pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l11 level1 lfo10; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -21.3pt;">
<!--[if !supportLists]-->4)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Frequentazioni
parentali e amicali del minore<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 35.45pt; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l11 level1 lfo10; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -21.3pt;">
<!--[if !supportLists]-->5)<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Vacanze normalmente
godute dal minore<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-left: 14.2pt;">
Nel piano genitoriale deve essere indicata anche la misura e la modalità
con cui ciascuno dei genitori provvede al mantenimento diretto dei figli, sia
per le spese ordinarie che per quelle straordinarie, attribuendo a ciascuno
specifici capitoli di spesa, in misura proporzionale al proprio reddito secondo
quanto previsto nel piano genitoriale, considerando:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-left: 14.2pt;">
- le attuali esigenze del figlio;<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-left: 14.2pt;">
- le risorse economiche di entrambi i genitori; <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-left: 14.2pt;">
- la valenza economica dei compiti domestici e di cura assunti da ciascun
genitore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->7.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il giudice esamina e
approva il piano genitoriale concordato dai due genitori ove non contrastante
col superiore interesse o con i diritti del minore. In mancanza di accordo o in
caso di accordo parziale, il giudice, sentite le parti, recepisce quanto parzialmente
concordato dai genitori e stabilisce comunque il piano genitoriale determinando
i tempi e le modalità della presenza dei figli presso ciascun genitore e
fissando altresì la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire
al mantenimento, alla cura, all'istruzione e all'educazione dei figli,
applicando in ogni caso mantenimento diretto come indicato ai commi precedenti
e sulla base del costo medio dei beni e servizi per i figli, individuato su
base locale in ragione del costo medio della vita come calcolato dall'ISTAT,
indicando altresì le spese ordinarie, le spese straordinarie e attribuendo a
ciascun genitore specifici capitoli di spesa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->8.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il giudice stabilisce,
ove strettamente necessario e solo in via residuale, la corresponsione a carico
di uno dei genitori, di un assegno periodico per un tempo determinato in favore
dell’altro a titolo di contributo al mantenimento del figlio minore. Nel
medesimo provvedimento deve anche indicare quali iniziative devono essere
intraprese dalle parti per giungere al mantenimento diretto della prole,
indicando infine i termini entro i quali la corresponsione di assegno periodico
residuale verrà a cessare. I benefici previdenziali e fiscali erogati in favore
della prole o ai genitori per i figli a carico sono in ogni caso attribuiti
sulla base del reciproco accordo ovvero su disposizione del giudice in misura
direttamente proporzionale ai rispettivi redditi. Ove le informazioni di
carattere economico fornite dai genitori non risultino sufficientemente documentate,
il giudice dispone un accertamento della polizia tributaria sui redditi e sui
beni oggetto della contestazione, anche se intestati a soggetti diversi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->9.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->All'attuazione dei
provvedimenti relativi all'affidamento della prole provvede il giudice del
merito. La responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi i genitori. Le
decisioni quotidiane vengono assunte dal genitore che in quel momento si trova
col figlio minore, mentre quelle di maggiore interesse per i figli relative
all'istruzione, all'educazione, alla salute e alla scelta della residenza
abituale del minore sono assunte di comune accordo tenendo conto delle
capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. In caso di
disaccordo la decisione è rimessa al giudice. Qualora il genitore non si
attenga alle condizioni dettate, il giudice valuterà detto comportamento anche
al fine della modifica della forma di affidamento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
12<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica all'art. 337 quater del codice
civile)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L’articolo 337-quater
del codice civile è sostituito dal seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
“Articolo
337-quater (Affidamento a un solo genitore e opposizione all'affidamento
condiviso)<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il giudice, nei casi
di cui all'art. 337-ter, comma 2, può disporre temporaneamente l'affidamento
dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga con provvedimento motivato
che l'affidamento all'altro sia contrario all'interesse del minore. In ogni
caso deve garantire il diritto del minore alla bi-genitorialità disponendo
tempi adeguati di frequentazione dei figli minori col genitore non affidatario
e promuovendo azioni concrete per rimuovere le cause che hanno portato
all'affidamento esclusivo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Ciascuno dei genitori
può, in qualsiasi momento, chiedere l'affidamento esclusivo quando sussistono
le condizioni indicate al primo comma. Il giudice, se accoglie la domanda,
dispone l'affidamento esclusivo al genitore istante, facendo salvi, per quanto
possibile, i diritti del minore previsti dal primo comma dell'articolo <a href="https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-primo/titolo-ix/capo-ii/art337ter.html"><span style="color: black; text-decoration: none;">337-ter</span></a>. Se la domanda risulta manifestamente infondata, il
giudice può considerare il comportamento del genitore istante ai fini della
determinazione dei provvedimenti da adottare nell'interesse dei figli,
rimanendo ferma l'applicazione dell'articolo 96 del codice di procedura civile.
Il genitore cui sono affidati i figli in via esclusiva, salva diversa
disposizione del giudice, ha l'esercizio esclusivo della responsabilità
genitoriale su di essi; egli deve attenersi alle condizioni determinate dal
giudice, favorendo e garantendo in ogni modo la frequentazione dei figli minori
con l'altro genitore, a meno che ciò sia stato espressamente limitato dal
giudice con provvedimento motivato. Salvo che non sia diversamente stabilito,
le decisioni di maggiore interesse per i figli sono comunque adottate da
entrambi i genitori. Il genitore cui i figli non sono affidati ha il diritto ed
il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione e può ricorrere al
giudice quando ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli al
loro interesse.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->3.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il giudice, nel caso
di temporanea impossibilità di affidare il minore ai suoi genitori dispone
l'affidamento familiare in altro nucleo familiare, anche d'ufficio, e per un
tempo non superiore ai due anni, preferendo in ogni caso nuclei familiari di
parenti o comunque, in mancanza di questi, di famiglie residenti nel medesimo
territorio del minore. A tal fine copia del
provvedimento di affidamento è trasmessa a cura del pubblico ministero al
giudice tutelare. Deve in ogni caso essere garantito al minore alla
bi-genitorialità disponendo tempi adeguati di frequentazione con ciascun
genitore, salvo che ciò sia motivatamente ritenuto come assolutamente contrario
all'interesse del minore. Deve altresì essere posta in essere ogni misura
idonea e opportuna per il recupero della capacità genitoriale dei genitori del
minore, favorendo il reinserimento immediato in famiglia non appena possibile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
13<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica all'art. 337 quinquies del codice
civile)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 14.2pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l7 level1 lfo6; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L’articolo
337-quinquies del codice civile è sostituito dal seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 36.0pt; mso-border-shadow: yes; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -36.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
“Articolo
337-quinquies (Revisione delle disposizioni concernenti l'affidamento dei figli
- conflittualità genitoriale - mediatore e coordinatore genitoriale)<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->I genitori hanno
diritto di chiedere in ogni tempo la revisione delle disposizioni concernenti
l'affidamento dei figli, la revisione dei piani genitoriali, il ricalcolo dei
tempi di frequentazione con la prole e l'attribuzione dell'esercizio della
responsabilità genitoriale su di essi e delle eventuali disposizioni relative
alla misura e alla modalità del contributo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il giudice, nei casi
di conflittualità tra le parti, invita nuovamente i genitori ad intraprendere
un percorso di mediazione familiare per la risoluzione condivisa delle
controversie. Qualora le parti accettino, il giudice sospende il procedimento
per non più di sei mesi e rimette le parti avanti il mediatore familiare,
sorteggiandone il nome tra due scelti dalle parti in caso di disaccordo. Qualora
la mediazione riesca, il giudice esamina il piano genitoriale redatto dalle
parti con l'aiuto del mediatore e lo recepisce nel proprio provvedimento ove
non ritenuto contrario al superiore interesse del minore. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->3.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->In caso di rifiuto o
di fallimento della mediazione il giudice, qualora la conflittualità persista,
propone alle parti la nomina di un coordinatore genitoriale, con il compito di
facilitare le parti nel dialogo e nella relazione genitoriale, nell’interesse
dei figli minori. Il mediatore può sentire le parti separatamente e
congiuntamente. Le parti possono anche attribuire al coordinatore genitoriale
il potere di assumere decisioni limitatamente a specifici ambiti e sostenerle
nell’attuazione del piano genitoriale. Le eventuali modifiche al piano
genitoriale concordate in coordinazione dovranno essere sottoposte al giudice
per il tramite dei legali delle parti. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->4.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Gli oneri della
coordinazione genitoriale sono ripartiti tra i genitori nella misura del 50%,
salvo diverso accordo tra le parti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->5.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Qualora le parti
rifiutino di intraprendere la mediazione o la coordinazione genitoriale il
giudice decide della questione applicando i principi di cui al comma 1 del
presente articolo e di cui all’ultima parte del comma 2 dell’art. 337 ter.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
14<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica all'art. 337 sexies del codice
civile)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l3 level1 lfo8; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L’articolo 337-sexies
del codice civile è sostituito dal seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
“Articolo 337-sexies. (Residenza
presso la casa familiare e prescrizioni in tema di residenza)<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Fermo il doppio
domicilio dei minori presso ciascuno dei genitori secondo quanto stabilito dal
comma 5. dell’art. 337 ter, il giudice può stabilire nell'interesse dei figli
minori che questi mantengano la residenza nella casa familiare, indicando in
caso di disaccordo quale dei due genitori potrà continuare a risiedervi.
Quest’ultimo è comunque tenuto a versare al proprietario dell'immobile un
indennizzo pari al canone di locazione computato sulla base dei correnti prezzi
di mercato. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Le questioni relative alla
proprietà o alla locazione della casa familiare sono risolte in base alle norme
vigenti in materia di proprietà e comunione. Non può continuare a risedere
nella casa familiare il genitore che non ne sia proprietario o titolare di
specifico diritto di usufrutto, uso, abitazione, comodato o locazione e che non
abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o conviva more uxorio
o contragga nuovo matrimonio. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->3.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->In presenza di figli
minori, ciascuno dei genitori è obbligato a comunicare all'altro, almeno trenta
giorni prima, l'intenzione di cambiare la propria residenza o domicilio. La
mancata comunicazione obbliga al risarcimento del danno eventualmente
verificatosi a carico dell'altro genitore o dei figli per la difficoltà di
reperire il soggetto. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->4.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->In ogni caso il
trasferimento del minore, il suo cambiamento di residenza e la sua iscrizione
ad un istituto scolastico sono sempre soggetti al preventivo consenso scritto
di entrambi i genitori, ovvero alla decisione del giudice tutelare in caso di
mancato accordo. Qualsiasi trasferimento del minore non autorizzato in via
preventiva da entrambi i genitori o dal giudice deve esser ritenuto contrario
al suo superiore interesse e privo di ogni efficacia giuridica. È compito delle
autorità di pubblica sicurezza, su segnalazione di uno dei genitori, adoperarsi
per ricondurre immediatamente il minore alla sua residenza qualora sia stato
allontanato senza il consenso di entrambi i genitori o l’ordine del giudice.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
15<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica all'art. 337 septies del codice
civile)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l22 level1 lfo21; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L’articolo 337-septies
del codice civile è sostituito dal seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
“Articolo 337-septies (Disposizioni
in favore dei figli maggiorenni)<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->I genitori possono
concordare con il figlio maggiorenne non ancora autosufficiente economicamente
un piano genitoriale con le forme di cui al comma 6 dell’art. 337 ter. Il
giudice, valutate le circostanze, può disporre in favore dei figli maggiorenni
non indipendenti economicamente e su loro richiesta il pagamento di un assegno
periodico a carico di entrambi i genitori. Tale assegno, è versato da entrambi
i genitori direttamente all'avente diritto, fermi per il figlio gli obblighi di
cui all'art. 315-bis.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Ai figli maggiorenni
portatori di disabilità grave si applicano integralmente le disposizioni
previste in favore dei figli minori.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->3.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Fatto salvo quanto
previsto al precedente comma, nei confronti dei figli maggiorenni cessa ogni
obbligo di mantenimento al compimento del venticinquesimo anno di età ovvero
qualora la mancanza di una loro occupazione o impiego lavorativo sia dipesa da
negligenza o rifiuto ingiustificato di opportunità di lavoro offerte ovvero si
dimostri la colpevole inerzia nel<span style="background: white; color: #444444;"> prorogare il proprio percorso di studi senza alcun
effettivo rendimento</span>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
16<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica all'art. 337 octies del codice
civile)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l13 level1 lfo22; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L’articolo 337-octies
del codice civile è sostituito dal seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
“Articolo 337-octies Poteri del
giudice e ascolto del minore<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Prima dell'emanazione,
anche in via provvisoria, dei provvedimenti di cui all'articolo 337-ter, il
giudice può assumere, ad istanza di parte o d'ufficio, mezzi di prova. Il
giudice dispone, inoltre, l'ascolto del figlio minore che abbia compiuto gli
anni dodici e anche di età inferiore ove capace di discernimento. Nei
procedimenti in cui si omologa o si prende atto di un accordo dei genitori,
relativo alle condizioni di affidamento dei figli, il giudice non procede
all'ascolto se in contrasto con l'interesse del minore o manifestamente
superfluo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 14.2pt; text-indent: -14.2pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L'ascolto del minore
deve essere sempre svolto alla presenza del giudice e di un esperto da lui
designato. L'ascolto deve essere videoregistrato. Le parti possono assistere in
locale separato collegato mediante video e possono presentare domande per mezzo
del giudice. Sono vietate le domande manifestamente in grado di suscitare
conflitti di lealtà da parte del minore verso uno dei genitori."<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
17<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifica all'art. 342 bis del codice
civile)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%; margin-bottom: 4.8pt;">
All’articolo 342-bis del codice civile (Ordini di protezione contro gli
abusi familiari) dopo il comma 1, è aggiunto il seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
"Quando in
fase di separazione dei genitori o dopo essa la condotta di un genitore è causa
di grave pregiudizio ai diritti relazionali del figlio minore e degli altri
familiari, ostacolando il mantenimento di un rapporto equilibrato e
continuativo con l’altro genitore e la conservazione rapporti significativi con
gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale, il giudice, su
istanza di parte, può adottare con decreto uno o più dei
provvedimenti di cui agli artt. 342 ter e 342 quater. I provvedimenti di
cui a quest'ultimo articolo possono essere applicati - nell'esclusivo interesse
del minore - anche quando - pur in assenza di evidenti condotte di uno dei
genitori - il figlio minore manifesti comunque rifiuto, alienazione o
estraniazione con riguardo ad uno di essi."<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
18<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Introduzione dell'art. 342-quater del
codice civile)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
Dopo l’articolo
342-ter è inserito il seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 115%;">
“Art. 342-quater
<i><o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Con il decreto di cui
all’articolo 342-bis il giudice ordina al genitore che ha tenuto la condotta
pregiudizievole per il minore la cessazione della stessa condotta; può inoltre
disporre con provvedimento d’urgenza la limitazione o sospensione della sua responsabilità
genitoriale. Il giudice può applicare in tali casi anche di ufficio e <i>inaudita altera parte</i> uno dei
provvedimenti contenuti nell’art. 709 ter c.p.c.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il Giudice, nei casi
di cui all’art. 342 bis, può in ogni caso disporre l'inversione della residenza
abituale del figlio minore presso l'altro genitore oppure limitare i tempi di
permanenza del minore presso il genitore inadempiente, ovvero il collocamento
provvisorio del minore presso apposita struttura specializzata previa redazione
da parte dei Servizi Sociali o degli operatori della struttura di uno specifico
programma per il pieno recupero della bigenitorialità del minore, nonché
dell’indicazione del responsabile dell’attuazione di tale programma. Con il
medesimo decreto il giudice determina le modalità di attuazione. Ove sorgano
difficoltà o contestazioni in ordine all'esecuzione, lo stesso giudice provvede
con decreto ad emanare i provvedimenti più opportuni per tutelare i diritti
delle persone interessate, ivi compresi quelli di cui agli artt. 337-ter e
337-quater."<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
19<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifiche all’art. 151 del codice civile)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L’articolo 151 comma 2
del codice civile è abrogato.<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
ART.
20<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: center;">
<i>(Modifiche all'art. 6</i> del decreto-legge
12 settembre 2014, n. 132<i>)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 18pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Dopo il comma 3
dell'art. 6 del decreto-legge 162/2014 convertito dalla legge 10 novembre 2014,
n. 162, è aggiunto il seguente: "3-bis. Le parti e i rispettivi legali
devono in ogni caso applicare le disposizioni di cui agli artt. 337- ter e
seguenti del codice civile".<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
ART. 21<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<i>(Abrogazione dell’art. 570 bis CP)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin-left: 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L’articolo 570 bis del
codice penale è abrogato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: 3.3pt;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: 3.3pt; text-align: center;">
ART. 22<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: 3.3pt; text-align: center;">
<i>(Modifiche all'art. 4
della legge 1 dicembre 1970, n. 898)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin-left: 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L’art. 4 della legge 1
dicembre 1979 n. 898 è sostituito dal seguente:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: 3.3pt;">
"Articolo 4.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->I genitori di prole
minorenne che vogliano presentare ricorso per lo scioglimento o la cessazione
degli effetti civili del matrimonio devono a pena di improcedibilità iniziare
un percorso di mediazione familiare. I genitori debbono redigere, eventualmente
con l'aiuto del mediatore familiare e dei rispettivi legali, un piano
genitoriale secondo quanto previsto dall'art. 337 ter del Codice Civile. In
ogni caso il mediatore familiare deve rilasciare ai coniugi un’attestazione,
sottoscritta dai coniugi medesimi, in cui dà atto che gli stessi hanno tentato
la mediazione e del relativo esito»;<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->2.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->La domanda per
ottenere lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio si
propone al tribunale del luogo in cui il coniuge convenuto ha residenza o domicilio.
Qualora il coniuge convenuto sia residente all'estero o risulti irreperibile,
la domanda si propone al tribunale del luogo di residenza o di domicilio del
ricorrente e, se anche questi è residente all'estero, a qualunque tribunale
della Repubblica. La domanda congiunta può essere proposta al tribunale del
luogo di residenza o di domicilio dell'uno o dell'altro coniuge.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->3.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->La domanda si propone
con ricorso, che deve contenere l'esposizione dei fatti e degli elementi di
diritto sui quali la domanda di scioglimento del matrimonio o di cessazione
degli effetti civili dello stesso è fondata. Qualora la coppia abbia figli
minori, la domanda deve contenere a pena di inammissibilità una proposta di
piano genitoriale redatto secondo i criteri di cui all’art. 337-ter del Codice
Civile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->4.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Del ricorso il
cancelliere dà comunicazione all'ufficiale dello stato civile del luogo dove il
matrimonio fu trascritto per l'annotazione in calce all'atto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->5.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il presidente del
tribunale, nei cinque giorni successivi al deposito in cancelleria, fissa con
decreto la data di comparizione dei coniugi davanti a sé, che deve avvenire
entro quaranta giorni dal deposito del ricorso, il termine per la notificazione
del ricorso e del decreto ed il termine entro cui il coniuge convenuto può depositare
memoria difensiva e documenti. Il presidente nomina un curatore speciale quando
il convenuto è malato di mente o legalmente incapace.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->6.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Al ricorso e alla
prima memoria difensiva sono allegate le ultime tre dichiarazioni dei redditi
rispettivamente presentate. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->7.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->I coniugi devono
comparire davanti al presidente del tribunale personalmente, salvo gravi e
comprovati motivi, e con l'assistenza di un difensore. Se il ricorrente non si
presenta o rinuncia, la domanda non ha effetto. Se non si presenta il coniuge
convenuto, il presidente può fissare un nuovo giorno per la comparizione,
ordinando che la notificazione del ricorso e del decreto gli sia rinnovata.
All'udienza di comparizione, il presidente deve sentire i coniugi prima
separatamente poi congiuntamente, e tenta preliminarmente di conciliarli. Se i
coniugi si conciliano, il presidente fa redigere processo verbale della
conciliazione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->8.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Se la conciliazione
non riesce, il presidente informa le parti della possibilità di avvalersi della
mediazione familiare. Nei procedimenti con figli minorenni il presidente
verifica anche d’ufficio che le parti abbiano iniziato un percorso di
mediazione familiare. In caso contrario rinvia il procedimento per un termine
massimo di due mesi e ordina alle parti di rivolgersi ad un mediatore
familiare. I genitori debbono redigere, eventualmente con l’aiuto del mediatore
familiare e dei rispettivi legali, un piano genitoriale come previsto dall’art.
337 ter del Codice Civile. In ogni caso il mediatore familiare deve rilasciare
ai coniugi un’attestazione, sottoscritta dai coniugi medesimi, in cui dà atto
che gli stessi hanno tentato la mediazione e del relativo esito. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->9.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Il presidente
all’esito, sentiti i coniugi e i rispettivi difensori nonché disposto l'ascolto
del figlio minore che abbia compiuto gli anni dodici nei casi e con le modalità
di cui all’art. 337 octies del Codice Civile, esamina i rispettivi piani
genitoriali e assume con ordinanza i provvedimenti temporanei e urgenti che
reputa opportuni nell'interesse dei coniugi e della prole secondo quanto
previsto dagli articoli 337 ter e seguenti del Codice Civile, accogliendo le
rispettive proposte ove convergenti e non contrarie all’interesse della prole e
motivando le proprie decisioni ove ritenga di discostarsi dalle indicazioni
dell’uno o dell’altro genitore in ordine al piano genitoriale. Se uno dei
genitori non compare ovvero non presenta un proprio piano genitoriale, il
presidente accoglie nell’ordinanza le proposte indicate dall’altro, ove congrue
e non contrarie all’interesse della prole.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->10.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Con la medesima
ordinanza il presidente, nomina il giudice istruttore e fissa l'udienza di
comparizione e trattazione dinanzi a questo. Nello stesso modo il presidente
provvede, se il coniuge convenuto non compare, sentito il ricorrente e il suo
difensore. L'ordinanza del presidente può essere revocata o modificata dal
giudice istruttore. Si applica l'articolo 189 delle disposizioni di attuazione
del codice di procedura civile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->11.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Tra la data
dell'ordinanza, ovvero tra la data entro cui la stessa deve essere notificata
al convenuto non comparso, e quella dell'udienza di comparizione e trattazione
devono intercorrere i termini di cui all'articolo 163-bis del codice di
procedura civile ridotti a metà.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->12.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Con l'ordinanza di cui
al comma 9, il presidente assegna altresì termine al ricorrente per il deposito
in cancelleria di memoria integrativa, che deve avere il contenuto di cui
all'articolo 163, terzo comma, numeri 2), 3), 4), 5) e 6), del codice di
procedura civile e termine al convenuto per la costituzione in giudizio ai
sensi degli articoli 166 e 167, primo e secondo comma, dello stesso codice
nonché per la proposizione delle eccezioni processuali e di merito che non
siano rilevabili d'ufficio. L'ordinanza deve contenere l'avvertimento al
convenuto che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di
cui all'articolo 167 del codice di procedura civile e che oltre il termine
stesso non potranno più essere proposte le eccezioni processuali e di merito
non rilevabili d'ufficio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->13.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->All'udienza davanti al
giudice istruttore si applicano le disposizioni di cui agli articoli 180 e 183,
commi primo, secondo, quarto, quinto, sesto e settimo, del codice di procedura
civile. Si applica altresì l'articolo 184 del medesimo codice.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->14.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Nel caso in cui il
processo debba continuare per la determinazione dell'assegno, il tribunale
emette sentenza non definitiva relativa allo scioglimento o alla cessazione
degli effetti civili del matrimonio. Avverso tale sentenza è ammesso solo
appello immediato. Appena formatosi il giudicato, si applica la previsione di
cui all'articolo 10.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->15.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Quando vi sia stata la
sentenza non definitiva, il tribunale, emettendo la sentenza che dispone
l'obbligo della somministrazione dell'assegno, può disporre che tale obbligo
produca effetti fin dal momento della domanda.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->16.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Per la parte relativa
ai provvedimenti di natura economica la sentenza di primo grado è
provvisoriamente esecutiva.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->17.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->L'appello è deciso in
camera di consiglio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin-left: 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->18.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->La domanda congiunta
dei coniugi di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del
matrimonio, è proposta con ricorso al Presidente del Tribunale. I genitori di
figli minori devono a pena di nullità indicare nel ricorso il piano genitoriale
concordato secondo quanto previsto dal comma 3 e dall’art. 337 ter del Codice
Civile. Il presidente, ove riscontri che i coniugi non hanno svolto in
precedenza il tentativo di conciliazione di cui al comma 7, tenta
preliminarmente di conciliarli anche avvalendosi della collaborazione di
esperti e di consulenti familiari. Se la conciliazione riesce il presidente fa
redigere verbale di conciliazione. Se la conciliazione non riesce il
presidente, sentiti i coniugi, verificata l'esistenza dei presupposti di legge
e valutata la rispondenza delle condizioni all'interesse dei figli, rimette gli
atti al collegio che provvede in camera di consiglio con sentenza. Qualora il
tribunale ravvisi che le condizioni relative ai figli sono in contrasto con gli
interessi degli stessi, si applica la procedura di cui ai commi 8 e 9."<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: 3.3pt; text-align: center;">
ART. 23<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: 3.3pt; text-align: center;">
<i>(Disposizioni
transitorie)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Le disposizioni di cui
alla presente legge si applicano anche ai procedimenti pendenti alla data di
entrata in vigore della medesima.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; line-height: 115%; margin-left: 7.1pt; text-indent: -36pt;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: 3.3pt; text-align: center;">
ART. 24<o:p></o:p></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-left: 3.3pt; text-align: center;">
<i>(Clausola di invarianza
finanziaria)<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 21.3pt; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]-->1.<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; line-height: normal;">
</span><!--[endif]-->Dall’attuazione della
presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della
finanza pubblica.<o:p></o:p></div>
<!--EndFragment--><br />
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="border: none; line-height: 150%; margin-left: 21.3pt; mso-add-space: auto; mso-border-shadow: yes; mso-list: l24 level1 lfo23; mso-padding-alt: 31.0pt 31.0pt 31.0pt 31.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: black;"><span style="mso-list: Ignore;">2.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="color: black;">Le amministrazioni
interessate svolgono le attività previste dalla presente legge con le risorse
umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<span style="font-size: small;">
</span><style><font size="3">
<!--
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