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Affido Materialmente condiviso: una necessità

Written By Redazione on mercoledì 20 giugno 2018 | 10:02


Appello al Governo
La Società Civile è in attesa da quasi due decenni che si compia finalmente la transizione da un modello separativo “di fatto” monogenitoriale a una modalità di risoluzione del matrimonio o delle altre unioni affettive, in presenza di figli minorenni, fondata su un affido concretamente condiviso, con tempi paritari di frequentazione e accudimento - anche a contenuto economico - diretto.
La tensione civile verso una più compiuta Giustizia Separativa è stata più volte registrata dal Parlamento che ha prodotto numerosi Disegni di Legge senza riuscire a portare a termine, fino a oggi, l’auspicata Riforma che il Paese attende.
La formalistica applicazione della legge 54/2006 sull'affido condiviso ha dato luogo a una divaricazione tra volontà del legislatore e prassi giudiziaria, rischiando di mettere in dubbio la certezza del diritto in un settore così delicato come il diritto di famiglia.
Allo stesso tempo non mancano, tra gli stessi Magistrati, sostenuti dalla migliore dottrina, coloro che avvertono le perniciose conseguenze di un sistema separativo antistorico, privo di aderenza allo spirito dei tempi e alle mutate sensibilità sociali e che ha generato un enorme contenzioso che rischia di paralizzare l'amministrazione della giustizia.
Si registra nel nostro Paese una domanda insoddisfatta di Uguaglianza Genitoriale, resa più urgente dall’evidenza - come mostrano le ricerche scientifiche internazionali sul tema - che i figli minorenni delle coppie separate hanno una maggiore probabilità di sviluppare problematiche psicologiche e comportamentali quando non possono frequentate il papà e la mamma in modo paritario e ricevere da essi cure e attenzioni in uguale misura come previsto dal modello di custodia condivisa.
Il punto programmatico sul Diritto di Famiglia del Contratto di Governo è perfettamente aderente alle aspettative maturate da milioni di papà e di mamme e rappresenta la soluzione alla “questione familiare”: Colibrì, con questo “Appello al Governo” auspica la sua piena realizzazione e sostengono all'azione di riforma intrapresa.

Poniamo l’accento anche sul senso di “responsabilità” col quale vorremmo lasciare ai nostri figli un futuro migliore che farà crescere la società con maggiore coinvolgimento e rinnovata sensibilità riducendo pure il gap col resto d’Europa e lasciandosi alle spalle la vaghezza di una legge come la 54/2006 che proprio per la sua formulazione è già stata abbandonata da vari paesi, prima del nostro.

Molteplici Associazioni e Movimenti popolari, convengono nel ritenere imprescindibile che la nuova legge preveda:

1) Affido con tempi paritetici, in subordine mai meno di 12 giorni/mese con relativo pernottamento dei figli presso uno dei due genitori. Fatti salvi diversi accordi fra le parti ed i casi comprovati di: violenza, abuso, trascuratezza, indisponibilità di un genitore o inadeguatezza logistica.
Con previsione di ampi spazi di compensazione dei tempi nelle festività scolastiche se l’obiettivo della pariteticità frequentativa durante l’anno non è altrimenti raggiungibile.
2) Mantenimento Diretto quale conseguenza del Piano Genitoriale” che ha la capacità di mettere insieme, i tempi, le relazioni ed il piano economico.

3)        Indicazione precisa nelle sentenze, delle cause di eventuale esclusione da un affido Materialmente
Condiviso dell’uno o l’altro genitore.

- Colibrì Coordinamento Interassociativo
- Mantenimento Diretto Movimento 
-A.N.F.I. Associazione Nazionale Avvocati Familiaristi Italiani
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