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Giustizia Minorile: -Ecco cosa deve cambiare-

Written By Redazione on domenica 18 novembre 2012 | 22:29



Parte dalla Liguria la richiesta più completa ed esaustiva circa il cambiamento che deve compiere la giustizia italiana che gravita sui temi relativi alle separazioni. Il documento diffuso in questi giorni dall'Associazione Papà Separati Liguria, a Genova, prende forma in una raccolta firme con un documento per punti, ben dettagliati che deve fare riflettere tutti.

Un elenco preciso di richieste e
sostanziali riforme giudiziarie promosse dalla cittadinanza composta da genitori separati, uomini e donne, perchè nonostante l'associazione si chiami "papà separati" vede fra gli associati moltissime donne.
I molteplici problemi legati al -non accesso ai figli-, o alle sofferenze dovute a procedure vecchie e punitive, dopo la separazione coniugale o di fatto dei due genitori, si riflettono senza pietà su tutti, soprattutto sui bambini, ed è il caso di dirlo, soprattutto sulla genitorialità responsabile e disponibile, a totale scapito di quell'infanzia che dovrebbe essere tutelata o che l'attuale "giustizia" dichiara di tutelare negli tribunali minorili
 


La raccolta firme vede fra i firmatari anche il magistrato Giancarlo Caselli, e prosegue con l'intento di sensibilizzare la cittadinanza in una regione con il 40% dei matrimoni che hanno vita breve e terminano dopo poco tempo, ma, come si comprende bene dal senso della protesta, non vede affatto genitori disinteressati nel voler proseguire ad essere figure di riferimento per i propri figli, nonostante la separazione fra adulti, anzi...tutto lascia pensare il contrario.
 

La società civile deve interrogarsi se è giusto che i genitori ed i figli paghino il prezzo della separazione o se è ora di cominciare a guardare con occhi nuovi al futuro, un futuro possibile sostengono le associazioni, all'unica condizione che la relazione primaria figli-genitori venga rispettata e che le pari opportunità diventino una parola con un senso compiuto e non altro.
La società si muove col suo passo, indipendentemente da chiunque intenda imbrigliarla, questa è la consapevolezza di un numero crescente di persone che intravvede una sorta di giustizialismo negli attuali regimi che caratterizzano la giustizia italiana, spesso lontana, spesso incurante, spesso sganciata dalla realtà e molto più ancorata a schemi che paiono non calzare più con gli stili di vita di circa 8/10 milioni di italiani nel 2012. 

Chiediamo

- La concreta applicazione dellaffido condiviso, rispettando il dettato dal Legislatore, il voto del Parlamento e la volontà popolare, non le resistenze di chi non riesce ad abbandonare il solco dellaffido esclusivo
-  L'approvazione del ddl 957, affido condiviso bis, senza emendamenti alcuni
- L'adeguamento della normativa sulla responsabilità civile dei magistrati, nel senso di una diretta e concreta punibilità in caso di negazione di giustizia, con o senza dolo e/o colpa grave
-  Un concreto ridimensionamento del ruolo e dei poteri dei servizi sociali
-  La garanzia del Diritto alla difesa, attraverso la videoregistrazione delle audizioni dei componenti delle famiglie prese in carico
- Il contraddittorio tra genitori in ogni sede giudiziaria, non consentendo mai lassunzione di decisioniinaudita altera partein materia di affidamento dei figli
- Il riconoscimento dell'incompatibilità tra ruolo di CTU e quello di CTP e la relativa creazione di albi appositi distinti
- Una effettiva turnazione per la nomina dei CTU, venga effettuata all'interno dell'elenco di operatori disponibile in ogni tribunale, e che tale elenco sia facilmente accessibile al pubblico
-  L'abolizione delle competenze civili dei tribunali minorili
- La costituzione di un Tribunale specializzato in materia di Famiglia, con alta formazione dei suoi operatori, per evitare la parcellizzazione fra giudici ordinari, minorili, onorari e tutelari;
- La necessità di accordi concepiti in un contesto privo di attriti, pertanto prevedere la legittimità dei patti pre-matrimoniali
- La riforma del Gratuito Patrocinio, rendendolo accessibile in base al reddito disponibile dei richiedenti, e non più in base al reddito nominale
- La riduzione dei tempi che attualmente intercorrono tra separazione e cessazione degli effetti civili del matrimonio attraverso la riforma della legge L. n. 898/1970 (c.d. legge sul divorzio), per consentire a coloro che vogliano lo scioglimento del vincolo coniugale di potervi accedere direttamente senza lobbligo della separazione legale
- L'immediata, cessazione degli effetti civili del matrimonio già dalla prima udienza, per le separazioni non consensuali.
-  L'esenzione dal pagamento di tasse come ICI, IMU o quant'altro fosse in essere al momento della separazione e di spese straordinarie condominiali nel caso di immobile libero da vincoli e di proprietà al 100% del genitore non convivente
-  L'obbligo di vendita salvo diversi accordi fra le parti, nel caso di immobile libero da vincoli e di proprietà al 50% di entrambi i coniugi
- L'abolizione delle udienze presidenziali totalmente inutili e stringate cosi come avvengono con una media di durata variabile dai cinque ad un massimo di dieci minuti.
- L'invio alla mediazione familiare e l'invito/obbligo a tornare con un accordo già stilato e un programma di permanenza e frequentazione con i figli solo in base alle esigenze lavorative e una relazione degli stessi mediatori al giudice
- Che il comportamento ostativo di uno dei coniugi nei confronti dell'altro e venga configurato come una violazione dei diritti del minore e di conseguenza un maltrattamento al minore stesso (PAS, impedimento alle frequentazioni dei figli con l'altro genitore)
- L'introduzione nei provvedimenti del mantenimento direttoper partedei figli da subito (come già indicato dalla L.54/2006, eppure mai applicato)  salvo diverso accordo tra le parti
- In alternativa che l'assegno di mantenimento sia calcolato in base a quanto denaro netto dello stipendio (detratte le spese vive: luce, gas, acqua, affitto di un'immobile) rimane nell'effettiva disponibilità della persona
- Riforma del sistema degli Assegni Familiari ad oggi regolati teoricamente in un modo e poi, però, applicati in tutt'altro modo (cioè scorretto) in quanto impropriamente resi aderenti alla distorsione originata dallaprassialterata dei tribunali.
- L'introduzione di tempi di visita per i rami genitoriali che normalmente sono esclusi dai provvedimenti , nonni, zii
- Adeguate sanzioni per chi fabbrica false accuse e per gli eventuali professionisti che fomentano gli animi e/o che agiscono scorrettamente nel corso delle separazioni/divorzi
- Che l'assegno di mantenimento sia versato all'altro coniuge solo per uno (1) anno dalla separazione prorogabile solo per una volta per altri 6 mesi
- La riforma del sistema ISEE che vede penalizzati i genitori non affidatari e/o non collocatari.
- L'inserimento nei programmi scolastici del concetto di bigenitorialità, come diritto dei minori e dovere degli adulti.
- La doppia firma in tutti i documenti relativi ai figli in caso di separazione.
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