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Written By Redazione on martedì 30 settembre 2014 | 06:00

Doppia lingua ITA + ENG


I DIRITTI DEI FIGLI DI SEPARATI ARRIVANO ALL’ONU
RIGHTS OF SEPARATED COUPLES CHILDREN  ARRIVE IN UNITED NATIONS
 
Si è tenuto lo scorso settembre presso il prestigioso Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra l’evento “Digital Media and Children’s  Rights”. La piattaforma COLIBRI’ attraverso il pediatra italiano Vittorio Vezzetti (aiutato nella preparazione dell’evento da Giancarlo la Face dell’associazione GESEFI di Torino) ha potuto brevemente esporre alcune criticità riscontrabili nei sistemi separativi a livello internazionale. In particolare è stata evidenziata la mancanza di omogeneità nei provvedimenti: a volte basta varcare un confine perché i minori siano trattati ingiustificatamente in modo completamente diverso con conseguenze importanti sulla salute. La ricerca “European children and the divorce of their parents: a question of right to health  è stata anche pubblicata sul sito dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani al link http://www.ohchr.org/Documents/HRBodies/CRC/Discussions/2014/Colibri.pdf
Al link http://www.ohchr.org/Documents/HRBodies/CRC/Discussions/2014/Colibri.doc si trovano invece le raccomandazioni di COLIBRI’ all’Alto Commissario e al link http://www.ohchr.org/EN/HRBodies/CRC/Pages/Discussion2014Contributions.aspx    i contributi scritti pervenuti.

English text
On last september by the prestigious “Palais des Nations”in Geneva there was the event “Digital media and Children’s Rights”. European platform COLIBRI’ through italian Paediatrician Vittorio Vezzetti (supported in event preparation by Giancarlo Laface, from association GESEFI of Turin) could shortly expose some troubles detectable in the divorces at international level. Above all has been highlighted the lack of homogeneity in the sentences: it is sometimes simply a case of crossing a border for children to be unjustifiably treated in a totally different way with huge consequences  on children health. The research “European children and the divorce of their parents: a question of right to health” has also been published on ONU OHCHR website: see http://www.ohchr.org/Documents/HRBodies/CRC/Discussions/2014/Colibri.pdf
Here you can download the recommendations of COLIBRI’ to High Commissioner for Children’s Rights: http://www.ohchr.org/EN/HRBodies/CRC/Pages/Discussion2014Contributions.aspx    while from here you can download all written contributions: http://www.ohchr.org/EN/HRBodies/CRC/Pages/Discussion2014Contributions.aspx 



La redazione

Rassegna Stampa del Convegno sull'affido dei minori-5/2/2013

Written By Redazione on lunedì 11 febbraio 2013 | 00:44

 
 Roma, Convegno Colibrì 5 Febbraio 2013 <Il migliore affido Minorile> Senato della Repubblica
Un successo in piena regola, un parterre di relatori di grande livello, con relazioni interessanti ed attualissime che hanno contribuito a dare evidenza alle più recenti ricerche in ambito di affido minorile, utili ad analizzare un panorama, quello italiano, che stenta ad attualizzarsi e a  confrontarsi con le nazioni che hanno molta più esperienza in questo ambito. Necessita nuova consapevolezza, proprio la stessa che gli studi e ricerche internazionali presentate hanno mostrato, illustrando quanto in altri paesi con una cultura dell'affido minorile ben più avanzata della nostra ha messo in evidenza.
I temi trattati hanno costituito un terreno di fertile curiosità per i presenti e autorevole esposizione da parte dei relatori. Un evento che è stato accolto con attenzione dagli operatori del settore e dai media, come si evidenzia sotto nell'elencazione interattiva. Studi mirati ed evidenze medico-scentifiche avvalorano una tesi che di già il buonsenso vorrebbe fosse normalità: -I figli necessitano della cura di entrambi i genitori, anche e soprattutto, dopo la separazione- L'affido dei minori, nel nostro paese deve necessariamente cominciare a vivere una seconda e più attuale stagione,
in tutti i settori di competenza, dal Sociale, alla Giustizia alla Politica.

Questa è la ricca raccolta di ciò che la stampa ha prodotto nelle giornate successive
Articoli - Video- Radio 

http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/affido-condiviso-meno-separazioni.aspx

RADIO:
Emittente Radio Maria (Audio link)

VIDEO:
Foto montaggio Convegno 5/2/2013 Affido dei Minori
(Parte1di3). Convegno Colibrì-5/2/2013-Dr.Vezzetti.m4v

(Parte2di3) Convegno Colibrì-5/2/2013- Dr.Vezzetti.m4v

(Parte3di3) Convegno Colibrì-5/2/2013- Dr.Vezzetti.m4v
Convegno Colibrì-5/2/2013- Avv.Marcello Adriano Mazzola.m4v
http://youtu.be/CmpZS5RRquI
Convegno Colibrì-5/2/2013 Giudice Morcavallo (1° parte)
http://youtu.be/jvYiqErUHp0
Convegno Colibrì-5/2/2013 Giudice Morcavallo (2° parte)
http://youtu.be/LIkQFli7TiE
Convegno Colibrì-5/2/2013 Dr Paolo Barcucci Psicologo
http://youtu.be/00luZtbWotE
Convegno Colibrì-5/2/2013 Avv. Carlo Ioppoli Presidente ANFI
http://youtu.be/KCXSnITxI0E
 per problemi tecnici non sono stati prodotti video di tutti i relatori 


Roberto Castelli
Responsabile Pubbliche Relazioni & Comunicazione di "Colibrì"
Info@colibri-italia.it

5 Febbraio, Convegno e II° Tavolo tecnico Colibrì - A.N.F.I.

Written By Redazione on domenica 13 gennaio 2013 | 04:03



5 Febbraio, Convegno e II° Tavolo tecnico Colibrì-A.N.F.I.
<Affrontare la Crisi della Famiglia nel nome dei Figli>


Scaricare l'invito al link sottostante:
Importante, attenersi alle indicazioni per l'abbigliamento e le modalità di accreditamento.
www.rc-comunicazione.it/images/gs/InvitoConvegno5-2-2013.pdf


Programma in definizione, alcune presenze da confermare:


Ore 9,00 >  Accrediti

Ore 9,30 -9,40 >  Dr. Massimo Rosselli del Turco
Presidente di “Aiutiamo le Famiglie A.Le F.” e portavoce parlamentare di Colibrì
Apertura lavori

Ore 9,40 – 9,50 > Dr.ssa Alessandra Gallone
Senatrice Alessandra Gallone, Capogruppo Fratelli d'Italia-Centrodestra Nazionale
Saluti del Senato e presentazione del Convegno
 09.50 – 10,00  > Dr. Osvaldo Baldacci
Capo Ufficio Stampa del Presidente On. Rocco Buttiglione
Saluti del Presidente Buttiglione
Ore 10,00 -10,40 > Dr. Vittorio Vezzetti
Resp. Scientifico di Colibrì, Presentazione del Documento
“L’interesse del minore nelle differenti strutture familiari”
I°articolo medico-scientifico italiano in tema di domiciliazione dei figli di coppie separat


10,40 – 11,00 > Dr. Vincenzo Spadafora
Garante Nazionale dell’Infanzia e l’Adolescenza
I rapporti del Garante con le Associazioni per la tutela dei minori

11,00 – 11,20 > Dott. Giuseppe Di Mauro,
Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale
Prevenire il disagio attraverso la bigenitorialità

11,40 – 12,00 > Dr.ssa Edda  Samory
(Presidente dell’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali
L’assistente sociale nelle separazioni, nuove disposizioni
e orientamenti dell’Ordine


12,00 – 12,20 > Dr. Massimo Rosselli del Turco
Rappresentante Parlamentare di Colibrì
Programma dei Lavori di Colibrì per il 2013

12,20 – 12,40 > Prof. Matteo Villanova Docente Università di Roma3 Titolo da definire

12,40 – 13,00 > Dr. Giuseppe Luigi Palma
Presidente del Collegio nazionale Ordine Psicologi
Evoluzione del pensiero degli psicologi in tema di domiciliazione

13,00   > Presentazione della Senatrice Gallone
del libro sui separati “Nel nome dei Figli” del Dott.Vittorio Vezzetti,
invitata Sen. Emanuela Baio, correlatrice l.54/06.


Pausa Pranzo  13,15 - 14,00

14,00 - 14,20 > Dr. Francesco Morcavallo
Giudice al Tribunale dei Minorenni di Bologna
Due focolari: dalla famiglia-istituzione alla tutela degli affetti

14,20 - 14,40 > 14,20 - 14,40 > Avv. Carlo Ioppoli
Presidente dell’Associazione Avvocati Familiaristi Italiani
Mediazione familiare e processo civile

A seguire dibattito fino alle 17,00

Quale giustizia al Tribunale dei Minori di Bologna ?

Written By Redazione on martedì 11 dicembre 2012 | 03:00


Quando di allarmante c'è la "prassi" allora occorre capire, indagare, approfondire, riferire, cogliere il senso più ampio che regola la giustizia secondo procedure spesso non più in linea con il mandato: -Fare Giustizia-. Soprattutto se sono in essere prassi non funzionali alla salvaguardia e realizzazione dell’interesse dei minori e delle loro famiglie.

Quello che accade al tribunale dei Minorenni di Bologna, che è anche il tribunale regionale, probabilmente accade anche in altre città ma questo non deve distogliere l'attenzione da questa analisi.  Pare si rappresenti una forma di amministrazione della giustizia svelta, codificata, spesso delegata a terzi, nella fattispecie i Servizi Sociali, una serie di procedure che offrono spunti di riflessione e mostrano agli  osservatori più attenti, che possono esservi fondati dubbi sulla gestione a Bologna, della giustizia minorile, soprattutto in ambito figli e separazioni, e, anche se questo meccanismo pare rodato, non pare questa essere la giustificazione con la quale porsi a garanzia dei minori.
Inutile dire che da lungo tempo le associazioni lamentano le prassi dei TdM al punto di indire  ripetutamente manifestazioni proprio davanti alle loro sedi in tutto il paese. Ma quello che vogliamo fare ora è concentare l'attenzione su ciò che fa davvero male alla giustizia e ai cittadini.

Colibrì insieme all' Associazione Genitori Sottratti, presente ed attiva proprio nella regione Emilia Romagna, fa sua l'iniziativa di rivolgersi al Consiglio Superiore della Magistratura e al Ministero di Giustizia immediatamente a seguito ad una analoga operazione compiuta dall' Associazione ANFI, Associazione Nazionale Familiaristi italiani, sposandone totalmente i punti elencati in un documento recapitato al CSM e non solo.

Affinchè le nostra comunicazione inviata a: Consiglio Superiore della Magistratura Prima e Quarta Commissione, Procura Generale c/o Corte di Cassazione ,  Consiglio Giudiziario Del Distretto di Bologna, Ministero della Giustizia , non divenga lettera morta, abbiamo pensato di affiancarla da una ulteriore iniziativa: una petizione On-line, coi medesimi contenuti delle raccomandate spedite ai vari ministeri e luoghi istituzionali di giustizia.

Petizione che richiede le firme della popolazione, allo scopo di ottenere sensibilità diffusa e condivisa sul tema. La petizione è verificabile  al seguente indirizzo web: http://www.petizionepubblica.it/?pi=P2012N33253  

Segue testo della petizione:


In qualità di cittadini consapevoli del peso che l’azione della Tutela Minori ha nel nostro paese ci rivolgiamo a:
- Consiglio Superiore della Magistratura Prima e Quarta Commissione,
- Procura Generale c/o Corte di Cassazione
- Consiglio Giudiziario Del Distretto di Bologna,
- Ministero della Giustizia


per rappresentare come presso il Tribunale per i Minorenni dell’Emilia-Romagna, sono in essere prassi non funzionali alla salvaguardia e realizzazione dell’interesse dei minori e delle loro famiglie.
Le vicende che con sempre maggiore consistenza e frequenza, rappresentano le inascoltate istanze dei genitori non sono più ascrivibili alla categoria dei casi isolati ma disegnano una vera e propria linea di condotta avversa tanto alla attuazione del “giusto processo”, quanto a quella di norme di rango nazionale e sovranazionale sui fondamentali diritti della persona (artt. 3, 30 Cost., 1 della L. n. 184 del 1983 e dagli artt. 6 e 8 della Convenzione CEDU).


Così, e a titolo esemplificativo si indica:
 
1) il procedimento, in particolare quello relativi all’affidamento etero-familiare - è caratterizzato da una lunga serie di decreti provvisori, non reclamabili. Essi non sono funzionali al riavvicinamento del minore alla famiglia di origine e anzi determinano l’ allungamento del giudizio ed il formalizzarsi di una situazione di distacco tra minore e famiglia di origine tale da produrre da questo lato una vera e propria alienazione parentale, e da quello del giudizio la condizione di non ritorno funzionale a disporre la adottabilità del minore, quale “male minore” date le circostanze.
2) la motivazione dei decreti è spesso sintetica e lacunosa;
 
3) vengono disposti allontanamenti dei minori dalla famiglia d'origine con limitazione della potestà genitoriale sulla base di un decreto provvisorio ed urgente assunto inaudita altera parte, non preceduto da un’istruttoria scrupolosa, volta alla verifica dei requisiti stabiliti dall’art. 333 c.c.
Spesso, il decreto è motivato in modo del tutto sintetico; In esso viene autorizzato l’uso della forza pubblica; I genitori non ne sanno nulla, fino a quando viene loro notificato (nei casi migliori) il provvedimento; L’ascolto dei genitori, da parte del giudice avviene soltanto a distanza di mesi, e quasi mai dopo l'audizione viene modificato qualcosa.

 
4)  il Tribunale Minorile recepisce in modo acritico le informazioni/relazioni dei Servizi non prendendo in considerazione i rilievi critici formulati dai difensori
 
5) I decreti spesso demandano ai Servizi sociali compiti e funzioni a carattere decisorio, tali da comportare il rischio evidente di confusione di ruoli, e di abdicazione del giudice rispetto all’esercizio della funzione giurisdizionale.
In questo contesto, abbiamo recentemente appreso della avvenuta notifica al Dr. Francesco Morcavallo, giudice svolgente le proprie funzioni presso il Tribunale per i Minorenni dell’Emilia-Romagna, di un provvedimento del CSM con cui gli si contesta la cd. “incompatibilità ambientale”.
Sono ben note la preparazione e competenza in materia del dr. Morcavallo, il quale ha dimostrato di sapere e volere operare nel profondo rispetto delle regole e delle leggi poste a presidio del benessere del minore e dei propri congiunti.
Se pertanto di “incompatibilità ambientale” si deve parlare essa riteniamo sia quella esistente tra il sistema poco sopra descritto ed i principi di giustizia dell’ordinamento. Rispetto a tale stato di cose il Giudice Morcavallo è di certo in minoranza, ma non per questo in difetto e non comprendiamo come proprio quel giudice che con ogni sua forza si adopera per ricondurre l’attività del T.M. di Bologna nell’alveo della legalità, debba essere punito, invece che sostenuto.
Per questa ragione chiediamo accoratamente alle autorità in indirizzo ed in primis al CSM di voler approfondire la conoscenza della realtà descritta.
Chiediamo, di rimeditare la considerazione riservata al giudice dr. Francesco Morcavallo, così da mantenere nell’esercizio delle funzioni minorili giudicanti il magistrato che allo stato, applica scrupolosamente le garanzie costituzionali connesse ai principi del giusto processo, ciò che consentirà ai cittadini e agli operatori del diritto di continuare a nutrire fiducia nel ripristino di una piena funzionalità e legittimità dell’esercizio della giurisdizione minorile nel distretto di Bologna.


Gabriele Bartolucci
Vice Presidente Ass. di Volontariato Genitori Sottratti Em. Romagna

Roberto Castelli
Resp. P. R. e Comunicazione del Coordinamento Interassociativo COLIBRI'


Ad oggi, si riconoscono in Colibrì le associazioni ed i movimenti:
Ass. Genitori Sottratti Em. Romagna, Ass. per le Nuove famiglie Cagliari, Movimento femminile per la parità genitoriale, Ass. Nonne e nonni penalizzati dalle separazioni, Ass.Genitori separati e Figli Torino, Ass. Aiutiamo le famiglie Roma, Ass. Genitori Separati Novi Ligure, Ass. Figlipersempre nazionale: Trentino Alto Adige-Lombardia-Lazio, Ass. Papà separati Torino, Ass. Papà separati & figli Torino, Ass. Papà separati Asti, Ass. Papà separati Liguria, Ass. Papà separati Roma, Movimento Papageno (Svizzera), Associazione Donne2 (Svizzera), Ass. I Comme Identitè I.C.I. (Francia)

Lettera aperta alle forze dell'ordine

Written By Redazione on sabato 20 ottobre 2012 | 07:17


In merito ai fatti recentemente occorsi a Cittadella e la vicenda del minore portato via da scuola che, non del tutto imprevedibilmente, si stanno replicando in altri contesti e regioni, vorremmo esprimere il nostro appoggio alle forze dell’Ordine. Siamo consapevoli che siete chiamati ad un lavoro difficile, reso ancora più complicato dal fatto che svolgerlo significa anche essere mandati allo sbaraglio non come “uomini in divisa” ma – soprattutto - come persone. Persone dotate di cuore e di convincimenti personali a proposito di questioni delicate, ma anche consapevoli e informati sulla complessità dei fatti e delle motivazioni che spingono ad un agire che può apparire eccessivo. In effetti, il metodo è parso sproporzionato perché applicato ad un bambino. 

Ma oltre a questo ci è arrivata anche la sensazione che siate stati lasciati soli ed impreparati davanti all’aggressività dei media e delle evidenti strumentalizzazioni di alcuni soggetti che, forse, con scaltro opportunismo, individuano nel vostro operato il capro espiatorio per non fare luce sulla questione delle separazioni conflittuali dei coniugi con figli. La legge attuale (54/2006) – benché migliorabile (DDL 957 ora in esame al Senato) – non è deprecabile: deprecabile invece è il fatto che venga puntualmente disattesa per “consuetudine”, per “prassi”, per “interpretazione”. Il sistema è farraginoso, lento e pigro; impastoia il vostro operato e, soprattutto, ingabbia per anni la vita ed i sentimenti delle persone (adulti e bambini) perché non si è in grado – o, forse, non si vuole – adeguarsi alla società contemporanea e cominciare a considerare tutti PERSONE UGUALI, preferendo tutelare gli uni più degli altri in virtù di una logica obsoleta inquinata da pregiudizi sessisti. Far rispettare la legge è necessario. 

Purtroppo qualcuno sta tentando di far passar il messaggio che esistono 2 tipi di legge: una ammissibile e una che non lo è perché contraria alle "abitudini" consolidate. Da qui al reclamare leggi diverse a seconda del sesso, dell’etnia, dello stato sociale, della religione, delle abitudini alimentari… il passo è più breve di quanto non si pensi. Le persone dovrebbero essere tutte uguali, vi dovrebbe essere la certezza del Diritto e della Pena, ma questo ormai sembra solo un retaggio risorgimentale. Un retaggio ipocritamente sbandierato per festeggiare il 150° dell’Unità d'Italia, ma non per ricordare che tutti i cittadini (uomini, donne, madri e padri) sono, o meglio, dovrebbero stare, agli occhi della Giustizia, sullo stesso piano e ugualmente perseguibili, se sbagliano. La Giustizia è rappresentata bendata Perché la Giustizia “vede” con gli occhi della Mente e non deve farsi influenzare dalle apparenze. A qualcuno invece piacerebbe una Giustizia accecata, e magari asservita ai media. 

Chiediamo che, alle Forze dell'Ordine, siano forniti strumenti per agire con competenza e opportunità ed umanità e tutta la professionalità dovuta in casi come quello di Cittadella, ma anche che le Forze dell'Ordine non debbano pagare i costi di una giurisprudenza così arroccata in una torre d’avorio da sembrare di aver abdicato al suo primo dovere: la tutela del cittadino. Alla resa dei conti cosa abbiamo? Un bambino di 10 anni che per META' della sua vita ha visto che una legge, una norma, una sentenza, quindi, una REGOLA può essere aggirata, ostacolata, contrastata. Un bambino che porterà con sè questa eredità: per applicare la Legge occorre la forza; per eluderla basta agire con furbizia, urlare, piangere e occupare i palinsesti televisivi.

La redazione di Colibrì